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Salmo del 31 dicembre 2022

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Acclamino tutti Sal 96 (95), 11-13 "11 Gioiscano i cieli, esulti la terra, risuoni il mare e quanto racchiude; 12 sia in festa la campagna e quanto contiene, acclamino tutti gli alberi della foresta 13 davanti al Signore che viene". Il Signore è re di cielo e terra, tutto è opera delle sue mani, tutto è suo. È questa la fede che sta dietro ai Salmi; la lode prorompe con gli occhi rivolti al creato e il cuore al Creatore. L'ultimo giorno dell'anno la liturgia ci spinge alla lode e non è per la superficialità di chi non vede il dramma personale e comunitario, ma per fede, di chi sa di essere nelle mani del Signore, sempre. E in quelle stesse mani ripone i fratelli, con le sofferenze e le gioie, le fatiche e le meraviglie di ogni giorno. "Gioiscano i cieli, esulti la terra, risuoni il mare e quanto racchiude". Quando una gioia e una scoperta sono grandi e incontenibili, è spontaneo farne partecipi chi si ama. Il credente che loda invita tutta la creazione a uni

Prima lettura del 30 dicembre 2022

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Rinnoverà la tua casa Sir 3, 3-7. 14-17a "Il Signore ha glorificato il padre al di sopra dei figli e ha stabilito il diritto della madre sulla prole. Chi onora il padre espìa i peccati e li eviterà e la sua preghiera quotidiana sarà esaudita. Chi onora sua madre è come chi accumula tesori. Chi onora il padre avrà gioia dai propri figli e sarà esaudito nel giorno della sua preghiera. Chi glorifica il padre vivrà a lungo, chi obbedisce al Signore darà consolazione alla madre. Figlio, soccorri tuo padre nella vecchiaia, non contristarlo durante la sua vita. Sii indulgente, anche se perde il senno, e non disprezzarlo, mentre tu sei nel pieno vigore. L’opera buona verso il padre non sarà dimenticata, otterrà il perdono dei peccati, rinnoverà la tua casa". Il libro del Siracide è un testo sapienziale, in cui un maestro dà istruzioni ad un discepolo; è un'educazione paterna che si prende cura del figlio da crescere nell'amore per la vita, per gli altri, per Dio. E' il me

Salmo del 29 dicembre 2022

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Dite le sue meraviglie Salmo 96 (95),2-3 "2 Cantate al Signore, benedite il suo nome, annunciate di giorno in giorno la sua salvezza. 3 In mezzo alle genti narrate la sua gloria, a tutti i popoli dite le sue meraviglie". Potremmo dire che questo è un Salmo missionario, cioè recitato e pregato stando idealmente al centro di un'adunanza di genti e popoli pagani. Sempre, secondo i Salmi il culto al Dio vivente si vive con autenticità nei luoghi più diversi: Israele, Gerusalemme, il Tempio, ma anche la natura, il creato e quindi in mezzo alle creature tutte, compresi i pagani. Ciò non è scontato, non è immediato nella fede d'Israele, ma nel corso dei secoli la riflessione biblica approda al Dio unico, creatore e salvatore universale. A lui va lode da ogni luogo, per ogni tempo e da ogni cuore. "Cantate al Signore, benedite il suo nome". Quando leggo "Nome" nella Scrittura lo vedo in maiuscolo perché indica il Signore, il Nome per eccellenza, al di sop

Prima lettura del 28 dicembre 2022

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Abbiamo un Paràclito 1Gv 1, 5- 2, 2 "Figlioli miei, questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che noi vi annunciamo: Dio è luce e in lui non c'è tenebra alcuna. Se diciamo di essere in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, siamo bugiardi e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, il Figlio suo, ci purifica da ogni peccato. Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto tanto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. Se diciamo di non avere peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi. Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli

Vangelo del 27 dicembre 2022

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Che le nostre mani toccarono 1Gv 1, 1-4 "Figlioli miei, quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita - la vita infatti si manifestò, noi l'abbiamo veduta e di ciò diamo testimonianza e vi annunciamo la vita eterna, che era presso il Padre e che si manifestò a noi -, quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. E la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo. Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia piena". La prima lettera di Giovanni è una vera sintesi del Vangelo a partire dall'affermazione più sintetica e vera: "Dio è amore" (1Gv 4, 16). Tutta la riflessione di Giovanni ruota attorno a questa fede che nasce da Gesù e dal suo Vangelo. Ogni cosa della nostra vita va misurata su questa fede. Gesù ci ha raccontato l'amore

Prima lettura del 26 dicembre 2022 - Santo Stefano

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Alla sapienza e allo Spirito At 6, 8-10. 12; 7, 54-60 "In quei giorni, Stefano, pieno di grazia e di potenza, faceva grandi prodigi e segni tra il popolo. Allora alcuni della sinagoga detta dei Liberti, dei Cirenei, degli Alessandrini e di quelli della Cilìcia e dell'Asia, si alzarono a discutere con Stefano, ma non riuscivano a resistere alla sapienza e allo Spirito con cui egli parlava. E così sollevarono il popolo, gli anziani e gli scribi, gli piombarono addosso, lo catturarono e lo condussero davanti al Sinedrio. Tutti quelli che sedevano nel Sinedrio, [udendo le sue parole,] erano furibondi in cuor loro e digrignavano i denti contro Stefano. Ma egli, pieno di Spirito Santo, fissando il cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla destra di Dio e disse: «Ecco, contemplo i cieli aperti e il Figlio dell'uomo che sta alla destra di Dio». Allora, gridando a gran voce, si turarono gli orecchi e si scagliarono tutti insieme contro di lui, lo trascinarono fuori della