Prima lettura del 14 dicembre 2022
L’ha plasmata perché fosse abitata
Is 45, 6b-8.18.21b-25
"«Io sono il Signore, non ce n’è altri.
Io formo la luce e creo le tenebre,
faccio il bene e provoco la sciagura;
io, il Signore, compio tutto questo.
Stillate, cieli, dall’alto
e le nubi facciano piovere la giustizia;
si apra la terra e produca la salvezza
e germogli insieme la giustizia.
Io, il Signore, ho creato tutto questo».
Poiché così dice il Signore,
che ha creato i cieli,
egli, il Dio che ha plasmato
e fatto la terra e l’ha resa stabile,
non l’ha creata vuota,
ma l’ha plasmata perché fosse abitata:
«Io sono il Signore, non ce n’è altri.
Non sono forse io, il Signore?
Fuori di me non c’è altro dio;
un dio giusto e salvatore
non c’è all’infuori di me.
Volgetevi a me e sarete salvi,
voi tutti confini della terra,
perché io sono Dio, non ce n’è altri.
Lo giuro su me stesso,
dalla mia bocca esce la giustizia,
una parola che non torna indietro:
davanti a me si piegherà ogni ginocchio,
per me giurerà ogni lingua».
Si dirà: «Solo nel Signore
si trovano giustizia e potenza!».
Verso di lui verranno, coperti di vergogna,
quanti ardevano d’ira contro di lui.
Dal Signore otterrà giustizia e gloria
tutta la stirpe d’Israele".
Israele, dopo la fuga dall'Egitto, inizia a conoscere un Dio diverso, potente sugli eventi atmosferici avversi, dominatore del deserto e dei vulcani, autorevole sul mare e sul fuoco. È Dio di un popolo e Dio dell'universo, unico Signore del cielo e della terra.
Questa è la fede di Abramo che la sua discendenza spirituale approfondisce e radica nella sua memoria e nella sua esistenza.
Isaia è un catechista formidabile nel ricordare ai credenti la cura con cui il Signore fa ogni cosa a favore dell'umanità e della creazione intera.
"Il Dio che ha plasmato
e fatto la terra e l’ha resa stabile,
non l’ha creata vuota,
ma l’ha plasmata perché fosse abitata".
Poche pennellate e il profeta ci mostra le meraviglie della creazione così come escono dalle mani del Creatore.
Con l'attenzione e l'estro di un artigiano ha plasmato la terra e l'ha trasformata da luogo inospitale e invivibile ad un giardino straordinario.
"L’ha plasmata perché fosse abitata": questo il motivo per Isaia della creazione! Il fine della terra creata sono animali, persone, creature che devono popolarla e dimorarvi. Mi sembra importante una sottolineatura del genere, non ovvia se si sente da più parti che l'uomo sia un usurpatore di risorse e di possibilità tolte ad altre creature. Abitare la terra per l'umanità è completare l'opera di chi l'ha voluta così bella e accogliente.
"Io sono il Signore, non ce n’è altri.
Non sono forse io, il Signore?"
La preghiera fondamentale di Israele, lo "shemà", ricorda che "il Signore è uno", ed ogni giorno gli ebrei ripetono e ascoltano queste parole con fede.
Tutto è opera delle sue mani. Tutto da lui prende vita. Nessun altro dio esiste e partecipa all'opera dell'Unico.
La domanda ci interpella: abbiamo un altro Signore al di fuori di lui? Ci siamo forse fatto un idolo nel progresso, nella ricchezza, nelle possibilità umane? Domande a cui dare risposte sempre più intime e peronali.
"Fuori di me non c’è altro dio;
un dio giusto e salvatore
non c’è all’infuori di me".
E se non bastasse la sua potenza creatrice, il Signore si è mostrato anche e soprattutto come Salvatore universale.
Gli idoli cadono, le illusioni svaniscono perché la salvezza non è nelle cose che ci procuriamo, non è nelle forze che crediamo di avere per sempre, ma in un Padre, che accompagna, accudisce, si fa prossimo e compagno di viaggio.
L'esperienza dell'esodo ebraico divenga il nostro modo di camminare, affidandoci al Creatore e Salvatore.
Dalla sua stessa Parola attingiamo questa certezza che aiuta il nostro cuore ad accogliere la salvezza e a rallegrarsi nell'unico suo bene.
In nessun altro si può sperare di trovare una vita definitiva.
Il Creatore del cielo e della terra viene incontro a noi con la sua giustezza, la paterna sollecitudine che rende possibile la vita dal suo nascere in questa terra, dono prezioso e stupendo, primizia di dimora, fino all'approdo nei cieli, nella casa definitiva ed eterna, preparata per dividerla con noi.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Is 45, 6-8.18.21-25
Commento del 15/12/2021
Salmo 85 (84), 9 - 14
Commento 07/12/2020
Vangelo di Lc 7, 19-23
Commento del 16/12/2020
La domanda ci interpella: abbiamo un altro Signore al di fuori di lui? Ci siamo forse fatto un idolo nel progresso, nella ricchezza, nelle possibilità umane? Domande a cui dare risposte sempre più intime e peronali.
"Fuori di me non c’è altro dio;
un dio giusto e salvatore
non c’è all’infuori di me".
E se non bastasse la sua potenza creatrice, il Signore si è mostrato anche e soprattutto come Salvatore universale.
Gli idoli cadono, le illusioni svaniscono perché la salvezza non è nelle cose che ci procuriamo, non è nelle forze che crediamo di avere per sempre, ma in un Padre, che accompagna, accudisce, si fa prossimo e compagno di viaggio.
L'esperienza dell'esodo ebraico divenga il nostro modo di camminare, affidandoci al Creatore e Salvatore.
Dalla sua stessa Parola attingiamo questa certezza che aiuta il nostro cuore ad accogliere la salvezza e a rallegrarsi nell'unico suo bene.
In nessun altro si può sperare di trovare una vita definitiva.
Il Creatore del cielo e della terra viene incontro a noi con la sua giustezza, la paterna sollecitudine che rende possibile la vita dal suo nascere in questa terra, dono prezioso e stupendo, primizia di dimora, fino all'approdo nei cieli, nella casa definitiva ed eterna, preparata per dividerla con noi.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Is 45, 6-8.18.21-25
Commento del 15/12/2021
Salmo 85 (84), 9 - 14
Commento 07/12/2020
Vangelo di Lc 7, 19-23
Commento del 16/12/2020
"Io sono il Signore, non ce n’è altri.
RispondiEliminaNon sono forse io, il Signore?"
Tu l'Uno.
Tu l'Unico.
Tu tutto in tutti.
"Io sono il Signore, non ce n’è altri.
Non sono forse io, il Signore?"
Solo te chiamo Signore.
Solo in te riconosco
la mia sorgente.
Solo tu il mio approdo.
"Io sono il Signore, non ce n’è altri.
Non sono forse io, il Signore?"
"Fuori di me non c’è altro dio!
RispondiEliminaSi
Cosa trovo all'infuori di TE,tutto ma non TE
Tutto assieme,mescolato,caotico...sistemato frettolosamente
TU invece plasmi e determini,decidi per il meglio
Fallo anche per me,sempre!
Amen