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Visualizzazione dei post da febbraio, 2023

Vangelo del 28 febbraio 2023

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Ma liberaci dal male Mt 6,7-15 "In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe»". Parole dette e ripetute che invece di logorarsi danno sempre più luce: il Padre nostro, la preghiera che Gesù ha voluto lasciare come dono ai suoi amici, è sint

Salmo del 27 febbraio 2023

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Più dolci del miele Sal 19 (18), 10-11 "10 Il timore del Signore è puro, rimane per sempre; i giudizi del Signore sono fedeli, sono tutti giusti, 11 più preziosi dell'oro, di molto oro fino, più dolci del miele e di un favo stillante". Il Salmo 19 è un inno alla meravigliosa creazione e alla bellezza della Parola. Due punti di riferimento per ogni credente, due "libri" che aprono alla contemplazione del volto del Signore. La gloria di Dio è scritta nei cieli in un linguaggio che supera ogni voce e la sua sapienza è trasmessa come nutrimento nelle Parole della Scrittura ispirata. "Il timore del Signore è puro, rimane per sempre". Un versetto che esalta la fede, questo infatti intende il credente biblico per "timore del Signore". La fede che apre all'esperienza di Dio è un rapporto di fiducia che non segue la logica umana del profitto e della convenienza. È pura perché è dono proveniente da lui. E questo timore è il contrario della paura p

Vangelo di domenica 26 febbraio 2023

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Alla fine ebbe fame Mt 4, 1-11 "In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di' che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: "Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio"». Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: "Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra"». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: "Non metterai alla prova il Signore Dio tuo"». Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti a

Salmo del 25 febbraio 2023

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  Porgi l'orecchio Sal 86 (85),5-6 "5 Tu sei buono, Signore, e perdoni, sei pieno di misericordia con chi t'invoca. 6 Porgi l'orecchio, Signore, alla mia preghiera e sii attento alla voce delle mie suppliche". Chi meglio di un peccatore perdonato può parlare di Dio? Colui che passa dalla lacerazione intima, relazionale, sociale che il peccato comporta, scopre il Signore, considerato lontano e invisibile, come amico, fratello e Padre. L'esperienza del perdono divino riapre la via ad una vita che non vedeva più speranze, rimette in percorsi di bene che risanano ferite profonde. Il salmo 86 canta questa'esperienza guidandoci con la fede: una soluzione ai guai della vita c'è, una luce può farsi strada nei cuori immensi nelle tenebre. "Tu sei buono, Signore, e perdoni". È una certezza fondata sulla fede, sulla fiducia in Dio sorgente di ogni bene. È buono e perdona: così è Dio secondo la testimonianza biblica. Il perdono è la concretizzaz

Salmo del 24 febbraio 2023

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Non disprezzi  Salmo 51 (50), 18-19 "18 Tu non gradisci il sacrificio; se offro olocausti, tu non li accetti. 19 Uno spirito contrito è sacrificio a Dio; un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi". Il salmo 51 lo ritroviamo spesso nella preghiera di questo tempo di speranza che caratterizza il cammino in preparazione alla Pasqua. È il salmo che canta la misericordia del Signore che guarda al nostro peccato come un medico guarda ad una malattia da curare. Chi prega non è un uomo che si reputa irreprensibile: è un peccatore che, nonostante abbia coscienza del suo essere nel male, non smette di avere lo sguardo rivolto al suo bene, al suo Dio, che ha conosciuto come il compassionevole, il vicino a tutte le piaghe del cuore spezzato. È il Salmo dell'invocazione che ognuno di noi può  far suo. Non c'è peccato che possa recidere il legame col Misericordioso. "Tu non gradisci il sacrificio; se offro olocausti, tu non li accetti". Cosa chiede

Vangelo del 23 febbraio 2023

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Prenda la sua croce Lc 9,22-25 "In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell'uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno». Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?»". I discepoli in cammino dietro a Gesù vengono introdotti gradatamente sul mistero della croce che salva, della morte che porta alla vita, della Pasqua che distrugge il distacco e la solitudine. Gli annunci della passione rivelano la profonda consapevolezza che Gesù ha della sua missione e di ciò che lo attende a Gerusalemme. E' necessario coinvolgere in questa volontà che viene dal Padre i suoi discepoli, perché arriv

Prima lettura del 22 febbraio 2023 - Mercoledì delle ceneri

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Pronto a ravvedersi Gl 2, 12-18 "Così dice il Signore: «Ritornate a me con tutto il cuore, con digiuni, con pianti e lamenti. Laceratevi il cuore e non le vesti, ritornate al Signore, vostro Dio, perché egli è misericordioso e pietoso, lento all'ira, di grande amore, pronto a ravvedersi riguardo al male». Chi sa che non cambi e si ravveda e lasci dietro a sé una benedizione? Offerta e libazione per il Signore, vostro Dio. Suonate il corno in Sion, proclamate un solenne digiuno, convocate una riunione sacra. Radunate il popolo, indite un'assemblea solenne, chiamate i vecchi, riunite i fanciulli, i bambini lattanti; esca lo sposo dalla sua camera e la sposa dal suo talamo. Tra il vestibolo e l'altare piangano i sacerdoti, ministri del Signore, e dicano: «Perdona, Signore, al tuo popolo e non esporre la tua eredità al ludibrio e alla derisione delle genti». Perché si dovrebbe dire fra i popoli: «Dov'è il loro Dio?». Il Signore si mostra geloso per la sua terra e si mu