Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta Commento di Filippesi 2

Seconda lettura del 14 settembre 2025

Immagine
Ogni lingua proclami Fil 2,6-11 "Cristo Gesù,  pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre". Paolo ci consegna un prezioso inno della comunità cristiana delle origini.  Il tema è l'abbassamento del Cristo, vero apice della divinità che non rimane relegata lontana dall'umanità guardando distaccata dai cieli. Da questa volontà per noi stupefacente che non rifiuta nulla di noi, arrivando alla morte infamante come un malfattore, il Cristo ci ha rivelato ciò che il Padre desidera, la sua benevolenza che non ...

Prima lettura del 6 novembre 2024

Immagine
Suscita in voi il volere e l’operare Fil 2,12-18 "Miei cari, voi che siete stati sempre obbedienti, non solo quando ero presente ma molto più ora che sono lontano, dedicatevi alla vostra salvezza con rispetto e timore. È Dio infatti che suscita in voi il volere e l’operare secondo il suo disegno d’amore. Fate tutto senza mormorare e senza esitare, per essere irreprensibili e puri, figli di Dio innocenti in mezzo a una generazione malvagia e perversa. In mezzo a loro voi risplendete come astri nel mondo, tenendo salda la parola di vita. Così nel giorno di Cristo io potrò vantarmi di non aver corso invano, né invano aver faticato. Ma, anche se io devo essere versato sul sacrificio e sull’offerta della vostra fede, sono contento e ne godo con tutti voi. Allo stesso modo anche voi godetene e rallegratevi con me". Nell'inno che la liturgia ci ha fatto meditare ieri, Paolo esorta i suoi fratelli ad avere "gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù" (Fil 2,5) e og...

Prima lettura del 5 novembre 2024

Immagine
Gli stessi sentimenti di Cristo Fil 2,5-11 "Fratelli, abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù: egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre". Dell'antica città della Macedonia, Filippi, se ne parla negli Atti degli Apostoli (16,12-40), come della prima comunità cristiana nata in Europa. Paolo passa da Filippi il 51 d. C. in seguito ad una visione, nella quale un macedone gli diceva: "Passa in Macedonia e aiutaci" . La prima convertita dalla predicazione di Paolo è una donna di nom...

Prima lettura del 31 ottobre 2022

Immagine
Gli altri superiori a se stesso Fil 2, 1-4 "Fratelli, se c’è qualche consolazione in Cristo, se c’è qualche conforto, frutto della carità, se c’è qualche comunione di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione, rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire e con la stessa carità, rimanendo unanimi e concordi. Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso. Ciascuno non cerchi l’interesse proprio, ma anche quello degli altri". Il ricordo del Messia orienta e illumina le parole e le opere dei discepoli. Paolo, guardando al Cristo, trova i criteri per dare risposta ai nuovi problemi che la comunità vive. Tante sono le preoccupazioni paterne che l'apostolo prende su di sé, ma trova sempre l'esortazione giusta per rinsaldare l'unione e l'amore vicendevole. "Non fate nulla per rivalità o vanagloria". Questo è un richiamo sempre opportuno per ogni discepolo. Tutto ...

Prima lettura del 4 novembre 2020

Immagine
Sempre obbedienti Fil 2,12-18 "Miei cari, voi che siete stati sempre obbedienti, non solo quando ero presente ma molto più ora che sono lontano, dedicatevi alla vostra salvezza con rispetto e timore. È Dio infatti che suscita in voi il volere e l’operare secondo il suo disegno d’amore. Fate tutto senza mormorare e senza esitare, per essere irreprensibili e puri, figli di Dio innocenti in mezzo a una generazione malvagia e perversa. In mezzo a loro voi risplendete come astri nel mondo, tenendo salda la parola di vita. Così nel giorno di Cristo io potrò vantarmi di non aver corso invano, né invano aver faticato. Ma, anche se io devo essere versato sul sacrificio e sull’offerta della vostra fede, sono contento e ne godo con tutti voi. Allo stesso modo anche voi godetene e rallegratevi con me". Ascoltiamo Paolo, padre e pastore della comunità nata dalla sua predicazione, che si prende cura di chi ama anche da lontano tramite il suo scritto. Le tensioni, le divisioni e i problemi ...

Prima lettura del 14 settembre 2019

Immagine
Per questo Dio lo esaltò Fil 2,6-11 "Cristo Gesù, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre." Eccoci davanti ad un inno, perla preziosa della fede dei primi discepoli. Paolo ricorda come i primi credenti si sostenessero a vicenda nella fede, e li esorta: "istruitevi e ammonitevi a vicenda con salmi, inni e canti ispirati" (Col 3,16). Sono componimenti poetici che trasmettono comprensioni che altre composizioni letterarie non riescono ad esprimere. Le lettere di Paolo ce ne hanno trasmessi t...