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Visualizzazione dei post da novembre, 2023

Prima lettura del 30 novembre 2023

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E' corsa la loro voce Rm 10,9-18 "Fratello, se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza. Dice infatti la Scrittura: «Chiunque crede in lui non sarà deluso». Poiché non c’è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti: «Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato». Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? Come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? Come ne sentiranno parlare senza qualcuno che lo annunci? E come lo annunceranno, se non sono stati inviati? Come sta scritto: «Quanto sono belli i piedi di coloro che recano un lieto annuncio di bene!». Ma non tutti hanno obbedito al Vangelo. Lo dice Isaìa: «Signore, chi ha creduto dopo averci ascoltato

Prima lettura del 29 novembre 2023

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Ha tracciato quello scritto Dn 5,1-6.13-14.16-17.23-28 "In quei giorni, il re Baldassàr imbandì un grande banchetto a mille dei suoi dignitari e insieme con loro si diede a bere vino. Quando Baldassàr ebbe molto bevuto, comandò che fossero portati i vasi d’oro e d’argento che Nabucodònosor, suo padre, aveva asportato dal tempio di Gerusalemme, perché vi bevessero il re e i suoi dignitari, le sue mogli e le sue concubine. Furono quindi portati i vasi d’oro, che erano stati asportati dal tempio di Dio a Gerusalemme, e il re, i suoi dignitari, le sue mogli e le sue concubine li usarono per bere; mentre bevevano il vino, lodavano gli dèi d’oro, d’argento, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra. In quel momento apparvero le dita di una mano d’uomo, che si misero a scrivere sull’intonaco della parete del palazzo reale, di fronte al candelabro, e il re vide il palmo di quella mano che scriveva. Allora il re cambiò colore: spaventosi pensieri lo assalirono, le giunture dei suoi fianch

Salmo del 28 novembre 2023

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Benedite, cieli, il Signore Dn 3,57-59 "57 Benedite, opere tutte del Signore, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli. 58 Benedite, angeli del Signore, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli. 59 Benedite, cieli, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli". Al centro del secondo capitolo del libro del profeta Daniele c'è un sogno fatto da Nabucodonosor, il terribile re di Babilonia. Nessuno riesce ad interpretare questo che per il re era diventato un incubo, tranne Daniele, un ebreo deportato a Babilonia che comincia a farsi notare per la sua sapienza.  È un giovane che vive in esilio ma non ha dimenticato le tradizioni religiose dei padri ed è reso forte dalla sua relazione col Dio vivente.  Nabucodonosor riconosce la grandezza di Daniele e gli concede momentaneamente dei privilegi.  Nel capitolo terzo però la situazione si ribalta. Davanti al rifiuto di Daniele e dei suoi compagni (chiamati in babilonese Sadrac, Mesac e Abdènego) di adorare un idolo, il r

Vangelo del 27 novembre 2023

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Gettava due monetine Lc 21,1-4 "In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio. Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere»". Il Vangelo testimonia con insistenza l'amore, l'attenzione e il rispetto di Gesù per le vite dei poveri. Dio non disprezza niente di ciò che ha creato ed è sempre dalla parte dei più deboli. Nessun povero, ammalato, emarginato, è tornato dall'incontro con Gesù senza essere stato rigenerato, consolato, risollevato.  La pagina di Luca che meditiamo ci mostra Gesù che sottolinea la lezione di generosità da parte di una povera vedova, da chi è stata separata dal marito e, nonostante la sua indigenza, dimostra attaccamento e fiducia nel Sign

Seconda lettura di domenica 26 novembre 2023

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  Egli consegnerà il regno 1Cor 15,20-26.28 "Fratelli, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita. Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza. È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L'ultimo nemico a essere annientato sarà la morte. E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anch'egli, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti". Il capitolo 15 della prima lettera ai Corinzi è prezioso per la sua teologia della risurrezione annunciata ad un gruppo di fedeli. Una pagin

Prima lettura del 25 novembre 2023

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M uoio nella più profonda tristezza 1Mac 6,1-13   "In quei giorni, mentre il re Antioco percorreva le regioni settentrionali, sentì che c’era in Persia la città di Elimàide, famosa per ricchezza, argento e oro; che c’era un tempio ricchissimo, dove si trovavano armature d’oro, corazze e armi, lasciate là da Alessandro, figlio di Filippo, il re macèdone che aveva regnato per primo sui Greci. Allora vi si recò e cercava di impadronirsi della città e di depredarla, ma non vi riuscì, perché il suo piano fu risaputo dagli abitanti della città, che si opposero a lui con le armi; egli fu messo in fuga e dovette ritirarsi con grande tristezza e tornare a Babilonia. Venne poi un messaggero in Persia ad annunziargli che erano state sconfitte le truppe inviate contro Giuda. Lisia si era mosso con un esercito tra i più agguerriti, ma era stato messo in fuga dai nemici, i quali si erano rinforzati con armi e truppe e ingenti spoglie, tolte alle truppe che avevano sconfitto, e inoltre avevano