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Visualizzazione dei post con l'etichetta Commento di Romani 11

Prima lettura del 4 novembre 2023

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Dio non ha ripudiato Rm 11,1-2a.11-12.25-29 "Fratelli, Dio ha forse ripudiato il suo popolo? Impossibile! Anch'io infatti sono Israelita, della discendenza di Abramo, della tribù di Beniamino. Dio non ha ripudiato il suo popolo, che egli ha scelto fin da principio. Ora io dico: forse inciamparono per cadere per sempre? Certamente no. Ma a causa della loro caduta la salvezza è giunta alle genti, per suscitare la loro gelosia. Se la loro caduta è stata ricchezza per il mondo e il loro fallimento ricchezza per le genti, quanto più la loro totalità! Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, questo mistero, perché non siate presuntuosi: l'ostinazione di una parte d'Israele è in atto fino a quando non saranno entrate tutte quante le genti. Allora tutto Israele sarà salvato, come sta scritto: «Da Sion uscirà il liberatore, egli toglierà l'empietà da Giacobbe. Sarà questa la mia alleanza con loro quando distruggerò i loro peccati». Quanto al Vangelo, essi sono nemici, pe...

Seconda lettura di domenica 20 agosto 2023

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Una vita dai morti Rm 11,13-15. 29-32 "Fratelli, a voi, genti, ecco che cosa dico: come apostolo delle genti, io faccio onore al mio ministero, nella speranza di suscitare la gelosia di quelli del mio sangue e di salvarne alcuni. Se infatti il loro essere rifiutati è stata una riconciliazione del mondo, che cosa sarà la loro riammissione se non una vita dai morti? Infatti i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili! Come voi un tempo siete stati disobbedienti a Dio e ora avete ottenuto misericordia a motivo della loro disobbedienza, così anch'essi ora sono diventati disobbedienti a motivo della misericordia da voi ricevuta, perché anch'essi ottengano misericordia. Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso tutti!" Paolo, ebreo osservante, sconvolge la sua vita e quella di chi si appoggiava a lui per fermare l'ondata "eretica" di questi nuovi cristiani, intraprendendo un cammino di revisione e discernimento su tu...

Seconda lettura di domenica 23 agosto 2020

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A lui la gloria Rm 11, 33-36 "O profondità della ricchezza, della sapienza e della conoscenza di Dio! Quanto insondabili sono i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie! Infatti, chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore? O chi mai è stato suo consigliere? O chi gli ha dato qualcosa per primo tanto da riceverne il contraccambio? Poiché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui la gloria nei secoli. Amen". Stupore contemplativo caratterizza questa breve preghiera di Paolo, al termine dei primi undici capitoli della lettera ai Romani. L'apostolo ha ripercorso tutta l'opera del Signore tra gli ebrei e i pagani, mettendo in luce la sua misericordia e la spropositata compassione per ogni uomo, a qualsiasi luogo e religione appartenga. La stessa vita di Paolo è innestata in questa grande storia d'amore, sintesi e unione tra l'ebraismo e tutte le altre nazioni che non conoscevano le Scritture Scrivendo Paolo ha annunciato a se stesso: ora...

Prima lettura del 4 novembre 2019

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I doni di Dio sono irrevocabili Rm 11, 29-36 "Fratelli, i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili! Come voi un tempo siete stati disobbedienti a Dio e ora avete ottenuto misericordia a motivo della loro disobbedienza, così anch’essi ora sono diventati disobbedienti a motivo della misericordia da voi ricevuta, perché anch’essi ottengano misericordia. Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso tutti! O profondità della ricchezza, della sapienza e della conoscenza di Dio! Quanto insondabili sono i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie! Infatti, chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore? O chi mai è stato suo consigliere? O chi gli ha dato qualcosa per primo tanto da riceverne il contraccambio? Poiché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui la gloria nei secoli. Amen". Paolo dedica i capitoli 9-11 della lettera ai Romani ad una lunga riflessione sul mistero di Israele, popolo dell'attesa che, paradoss...