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Visualizzazione dei post con l'etichetta Commento di Romani 4

Prima lettura del 23 ottobre 2023

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Capace di portarlo a compimento Rm 4,20-25 "Fratelli, di fronte alla promessa di Dio, Abramo non esitò per incredulità, ma si rafforzò nella fede e diede gloria a Dio, pienamente convinto che quanto egli aveva promesso era anche capace di portarlo a compimento. Ecco perché gli fu accreditato come giustizia. E non soltanto per lui è stato scritto che gli fu accreditato, ma anche per noi, ai quali deve essere accreditato: a noi che crediamo in colui che ha risuscitato dai morti Gesù nostro Signore, il quale è stato consegnato alla morte a causa delle nostre colpe ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione". Uno dei temi principali della lettera ai Romani è la fede. Abramo, per Paolo e per 3 religioni monoteiste, è l'esempio più alto di fede. Nella lettera ai convertiti di Roma, l'apostolo condivide con la comunità nascente il ruolo fondamentale del patriarca, che, nella sua vita, rende visibile una compagnia incarnata, il cammino inedito, guidato da una voce e...

Seconda lettura del 20 marzo 2023

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Perché sia secondo la grazia Rm 4,13.16-18.22 "Fratelli, non in virtù della Legge fu data ad Abramo, o alla sua discendenza, la promessa di diventare erede del mondo, ma in virtù della giustizia che viene dalla fede. Eredi dunque si diventa in virtù della fede, perché sia secondo la grazia, e in tal modo la promessa sia sicura per tutta la discendenza: non soltanto per quella che deriva dalla Legge, ma anche per quella che deriva dalla fede di Abramo, il quale è padre di tutti noi - come sta scritto: «Ti ho costituito padre di molti popoli» - davanti al Dio nel quale credette, che dà vita ai morti e chiama all'esistenza le cose che non esistono. Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza, e così divenne padre di molti popoli, come gli era stato detto: «Così sarà la tua discendenza». Ecco perché gli fu accreditato come giustizia". La festa di Giuseppe di Nazareth, spostata ad oggi per dare risalto ad un credente così importante della storia biblica, offre all...

Prima lettura del 15 ottobre 2021

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  I peccati sono stati ricoperti Rm 4, 1-8 "Fratelli, che diremo di Abramo, nostro progenitore secondo la carne? Che cosa ha ottenuto? Se infatti Abramo è stato giustificato per le opere, ha di che gloriarsi, ma non davanti a Dio. Ora, che cosa dice la Scrittura? Abramo credette a Dio e ciò gli fu accreditato come giustizia. A chi lavora, il salario non viene calcolato come dono, ma come debito; a chi invece non lavora, ma crede in Colui che giustifica l’empio, la sua fede gli viene accreditata come giustizia. Così anche Davide proclama beato l’uomo a cui Dio accredita la giustizia indipendentemente dalle opere: «Beati quelli le cui iniquità sono state perdonate e i peccati sono stati ricoperti; beato l’uomo al quale il Signore non mette in conto il peccato!»" La Bibbia interpreta se stessa, fa l'esegesi dei suoi stessi brani, mettendoli insieme affinché l'insegnamento si amplifichi. Per questo motivo spesso nella Parola di Dio troviamo citazioni di altri libri biblic...