Salmo dell'11 febbraio 2023
"1 Signore, tu sei stato per noi un rifugio
di generazione in generazione.
2 Prima che nascessero i monti
e la terra e il mondo fossero generati,
da sempre e per sempre tu sei, o Dio".
Il Salmo 90 è una meditazione sulla caducità della vita umana: l'uomo è come l'erba, presto secca, i suoi giorni sembrano volare via in fretta. Tutta la storia umana è vista in questa prospettiva anche drammatica, se vogliamo, ma un fattore ne cambia le sorti.
Il Signore diventa il ribaltatore di una realtà insopportabile, forza per i deboli, rifugio per chi si sente nudo e disperso, vera speranza nella nostra fragilità. È da stolti fidarsi delle nostre povere forze, è saggio confidare nel suo aiuto e nella sua prossimità amorevole.
"Signore, tu sei stato per noi un rifugio
di generazione in generazione".
Un'unica intensa espressione che dice tutta la vicinanza di Dio che si è susseguita in modi diversi ma con un solo scopo: proteggere dal male.
È il Signore il rifugio sicuro nelle grandi battaglie della storia.
Lo scudo, la tenda, la dimora, il grembo, il pascolo: tutte figure per dire l'affidabilità di braccia che accolgono sempre.
La fedeltà di Dio ha reso possibile questa esperienza a tutte le generazioni che sono discese da Abramo in poi.
Tutto passa e cambia, tutto scorre ma l'Amen della nostra vita rimane intatto, la roccia stabile nel deserto della vita è lui.
"Prima che nascessero i monti
e la terra e il mondo fossero generati".
C'è un prima di noi che ci precede, ci sorpassa, ci fa da culla. È una benedizione accoglierla ma diventa una catena al piede se ci sentiamo invece i fautori della nostra vita, se ci reputiamo quelli che finalmente hanno capito tutto e non hanno bisogno di nessuno.
Dalla Genesi in poi l'annuncio rivela la dipendenza e la fragilità della nostra esistenza che ha un inizio non deciso da noi, che si trova in mondo preparato che magari non ci piace.
Non siamo eterni, non gestiamo la storia. Nuda realtà che ci fa scendere dal piedistallo dell'idolo che guarda caso ha la nostra faccia!
"Da sempre e per sempre tu sei, o Dio".
Ancora prima di Abramo e della storia di Israele, ancora prima dello spuntare di qualsiasi vita, il Signore è!
Non riusciamo quasi ad immaginare una simile verità. L'autore biblico, nella preghiera, nelle notti spaventose del cuore, lo scopre come l'alba senza tramonto, il dono d'amore senza fine che spunta a rischiarare l'orizzonte.
Il Signore è da sempre. È lui la sorgente di ogni cosa. È bello sentire la sua presenza solida, da sempre e per sempre.
L'annuncio è grandioso ed è quello che ci fa alzare lo sguardo dalla nostra piccolezza scomoda e rifiutata per tuffarci in colui che da sempre e per sempre ci vuole per sé!
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Gn 3,9-15.20
Commento del 08/12/2021
Salmo 90 (89)
Commento del 01/05/2020
Vangelo di Mc 8,1-10
Commento del 12/02/2022
"Da sempre e per sempre
RispondiEliminatu sei, o Dio".
È la Buona Notizia.
È parola di luce.
È invito alla gioia.
"Da sempre e per sempre
tu sei, o Dio".
Dio è ogni inizio.
Dio è ogni fine.
Dio è il mio oggi.
"Da sempre e per sempre
tu sei, o Dio".
Da sempre Tu sei.
Per sempre Tu sei.
Alleluia.
"Da sempre e per sempre
tu sei, o Dio".
Insegnaci a contare i nostri giorni
RispondiEliminaE acquisteremo un cuore saggio.
Si
Non sono eterno,ma proiettato nell'eterno TUO
da sempre pensato,prima che nascesse ALTRO,TU hai pensato all'uomo,a me!
La saggezza è fagocitare questo avvenimento straordinario e viverlo.
Amen