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Visualizzazione dei post con l'etichetta Commento del Salmo 49 (48)

Prima lettura del 23 maggio 2024

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La via di chi confida in se stesso Sal 49 (48),14-15 14 Questa è la via di chi confida in se stesso, la fine di chi si compiace dei propri discorsi. 15 Come pecore sono destinati agli inferi, sarà loro pastore la morte; scenderanno a precipizio nel sepolcro, svanirà di loro ogni traccia, gli inferi saranno la loro dimora". Fiducia nelle proprie forze o fiducia in Dio? Il Salmo 49 nella sua meditazione sapienziale sulla morte, non facile da meditare, ci porta ad un bivio, ad una verifica del nostro procedere. La vita non dipende dai beni che si possiedono e quindi non è totalmente nelle nostre mani. Giacomo scrive nella sua lettera: "Non sapete quale sarà domani la vostra vita! Siete come vapore che appare per un istante e poi scompare. Dovreste dire invece: «Se il Signore vorrà, vivremo e faremo questo o quello»" (Gc 4,14-15). "Questa è la via di chi confida in se stesso, la fine di chi si compiace dei propri discorsi". Presunzione e illusione vanno di pari pa...

Salmo del 22 maggio 2024

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Perché dovrò temere? Sal 49 (48),6-7 "6 Perché dovrò temere nei giorni del male, quando mi circonda la malizia di quelli che mi fanno inciampare? 7 Essi confidano nella loro forza, si vantano della loro grande ricchezza. Il Salmo 49 è una meditazione sapienziale sul dramma che attraversa la vita e sembra farla naufragare davanti al male. I potenti e i ricchi si illudono di poter scampare alla loro fine; sono stolti e ottusi davanti ai grandi interrogativi della vita. Invece la fede accende una luce nel cuore credente e, anche la prospettiva della morte, acquista un significato se ci si affida a chi può strappare dal sepolcro (v. 16). Dio è Signore della vita, sarà lui a prendersi cura anche del nostro passaggio da questo mondo. "Perché dovrò temere nei giorni del male, quando mi circonda la malizia di quelli che mi fanno inciampare?" Una domanda coraggiosa che riesce a farsi chi ha fiducia in qualcuno su cui appoggiarsi nelle tenebre. Le avversità della vita, il contrast...

Salmo del 22 settembre 2023

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L'uomo non può riscattare se stesso Sal 49 (48), 8-10 "8 Certo, l'uomo non può riscattare se stesso né pagare a Dio il proprio prezzo. 9 Troppo caro sarebbe il riscatto di una vita: non sarà mai sufficiente 10 per vivere senza fine e non vedere la fossa". Il Salmo 49 è una meditazione sulla morte di un credente che spera, ama, prega. In un cuore così la morte genera lode. Difficile per noi soffermarci sulla morte, ma il Salmo esplora in preghiera la sua voracità, "dal quale nullo omo vivente può scampare", direbbe il santo di Assisi. Tutte le ricchezze di questo mondo non basterebbero per scampare dal disfacimento, dalle separazioni, da tutto ciò che ci ha legato in terra. Ma è il Signore, nella sua misericordia, a non permettere che i suoi figli siano prigionieri per sempre dei legacci mortali. La fede arriva ad affermare: "Certo, Dio riscatterà la mia vita, mi strapperà dalla mano degli inferi" (v. 16). Dio, Amante della nostra vita, non permette...