Prima lettura del 4 settembre 2025

 
Vi ha reso capaci 
Col 1,9-14
 
"Fratelli, dal giorno in cui ne fummo informati, non cessiamo di pregare per voi e di chiedere che abbiate piena conoscenza della sua volontà, con ogni sapienza e intelligenza spirituale, perché possiate comportarvi in maniera degna del Signore, per piacergli in tutto, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio. 
Resi forti di ogni fortezza secondo la potenza della sua gloria, per essere perseveranti e magnanimi in tutto, ringraziate con gioia il Padre che vi ha resi capaci di partecipare alla sorte dei santi nella luce. 
È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre
e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore,
per mezzo del quale abbiamo la redenzione,
il perdono dei peccati".


Conoscenza, speranza, intelligenza spirituale e fortezza, sono i doni che Paolo chiede nella preghiera per i cristiani di Colossi. Doni necessari perché diventi sempre di più una comunità mossa dallo Spirito di Cristo risorto. È il Signore che è sorgente di ogni cosa, anche del cammino dei credenti che crescono e progrediscono nell'amore. 
Una comunità che chiede al Signore forza e sapienza non si ripiega su se stessa né si lascia vincere dallo scoraggiamento. 
Pregare non è semplicemente fare la lista delle cose da chiedere, ma esprimere e coltivare fiducia vera, lasciando che il Signore operi in noi. 

"Resi forti di ogni fortezza secondo la potenza della sua gloria".
È una comunità concreta quella che Paolo ha nel cuore mentre scrive la lettera, bisognosa di fortezza davanti le prove della vita, di sicurezza in mezzo alla tempesta della persecuzione solo il Signore può dare. Non esiste nessuna tattica per vivere così, nessun lasciapassare esclusivo. Si deve solo aprire la propria fragilità all'opera misericordiosa e paterna del Signore. 

"Per essere perseveranti e magnanimi in tutto".
Le difficoltà, le avversità, sono intralci, ci costringono a fermate brusche ed è difficile rimettersi in moto. Il rischio è di restare imprigionati, per difesa, sentendosi protetti nel proprio piccolo mondo. 
Troppi sono i cristiani da sacrestia, molto meno i missionari e gli evangelizzatori.
Il Signore dona perseveranza e larghezza d'animo per camminare su una via che non abbiamo scelto noi, ma che ci fa scoprire chi siamo nella gratuità e nel dono reciproco.

"Ringraziate con gioia il Padre che vi ha resi capaci di partecipare alla sorte dei santi nella luce".
Che meravigliosa meta si apre davanti alla fede e alla speranza dei Colossesi! Partecipare alla sorte dei santi nella luce è il dono supremo, quello che desideriamo anche se ci sembra impossibile raggiungere.
La fedeltà del Signore non ci lascia soli nel cammino, mette ali al nostro cuore, fa della nostra povertà la porta stretta ma possibile che ci apre all'immenso orizzonte del per sempre.
Non bisogna distogliere gli occhi da una meta così luminosa, per non perdere la speranza e la forza nella fatica quotidiana. 
Siamo già resi capaci di Dio: è il dono che la Pasqua di Cristo ha fatto irrompere nel mondo.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Col 1, 9-14
Commento del 07/09/2023

Salmo 98 (97),3b-4
Commento del 18/05/2023

Vangelo di Lc 5,1-11
Commento del 03/09/2020

Commenti

  1. "Per essere perseveranti e magnanimi in tutto".
    Perseveranza e magnanimità,
    due doni che chiedo
    ogni giorno.
    Restare in cammino,
    avere un cuore grande,
    largo, accogliente,
    è ciò che desidero ogni giorno,
    ad ogni incontro con gli altri.
    Donami perseveranza.
    Donami magnanimità.

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  2. Piena conoscenza della SUA volontà.
    A questo devo mirare
    Questo devo vivere,la TUA volontà
    Amen

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