Prima lettura del 23 ottobre 2023
Capace di portarlo a compimento
Rm 4,20-25
"Fratelli, di fronte alla promessa di Dio, Abramo non esitò per incredulità, ma si rafforzò nella fede e diede gloria a Dio, pienamente convinto che quanto egli aveva promesso era anche capace di portarlo a compimento. Ecco perché gli fu accreditato come giustizia.
E non soltanto per lui è stato scritto che gli fu accreditato, ma anche per noi, ai quali deve essere accreditato: a noi che crediamo in colui che ha risuscitato dai morti Gesù nostro Signore, il quale è stato consegnato alla morte a causa delle nostre colpe ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione".
Uno dei temi principali della lettera ai Romani è la fede.
Abramo, per Paolo e per 3 religioni monoteiste, è l'esempio più alto di fede.
Nella lettera ai convertiti di Roma, l'apostolo condivide con la comunità nascente il ruolo fondamentale del patriarca, che, nella sua vita, rende visibile una compagnia incarnata, il cammino inedito, guidato da una voce e da una presenza.
"Fratelli, di fronte alla promessa di Dio, Abramo non esitò per incredulità".
Abramo è uomo dell'ascolto. Ascolta la voce che lo guida, ascolta ciò che parla da sempre e che parlando crea. E davanti a ciò che sente non esita, dà fiducia a ciò che gli risuona dentro e che lo capisce nel profondo, si fida della promessa di un figlio e di una terra da ereditare.
Si incammina prestando attenzione e dando credito all'impossibile per lui che lo conduce al suo desiderio, alla sua vocazione.
L'incredulità è vinta da una promessa di identità rinata, di figliolanza che investe prima di tutto Abramo, figlio di un Padre, figlio egli stesso di una promessa eterna.
"Ma si rafforzò nella fede e diede gloria a Dio".
Il patriarca di tutti impara a conoscere Dio che si è reso presente nella sua vita; per questo ci è di esempio.
Impariamo dalla sua storia, non certo immune dal peccato, che "la gloria di Dio è l'uomo vivente" (Ireneo di Lione), così com'è perché Dio lo ama.
Andare avanti insieme, il Signore e ognuno di noi, nelle angosce, nei traballamenti che ci fanno girare la testa dalla paura, nelle notte insonni e senza speranza nel futuro, crea la nostra fede, accresce la fiducia, trova fondamento la speranza. Questo rende gloria a Dio, questa docilità ad una mano guidante è il desiderio che prova il Padre in cerca di ogni suo figlio.
"Pienamente convinto che quanto egli aveva promesso era anche capace di portarlo a compimento".
Meravigliosa convinzione che identifica la fede di Abramo e che descrive quell'intuizione che forse non ha prove, ma che sentiamo dentro e che diventa la nostra forza.
Abramo sarà il primo a scoprire che il Signore non aspetta fede incondizionata: inizia lui a fidarsi della sua creatura e sceglie di camminargli vicino.
Si incammina prestando attenzione e dando credito all'impossibile per lui che lo conduce al suo desiderio, alla sua vocazione.
L'incredulità è vinta da una promessa di identità rinata, di figliolanza che investe prima di tutto Abramo, figlio di un Padre, figlio egli stesso di una promessa eterna.
"Ma si rafforzò nella fede e diede gloria a Dio".
Il patriarca di tutti impara a conoscere Dio che si è reso presente nella sua vita; per questo ci è di esempio.
Impariamo dalla sua storia, non certo immune dal peccato, che "la gloria di Dio è l'uomo vivente" (Ireneo di Lione), così com'è perché Dio lo ama.
Andare avanti insieme, il Signore e ognuno di noi, nelle angosce, nei traballamenti che ci fanno girare la testa dalla paura, nelle notte insonni e senza speranza nel futuro, crea la nostra fede, accresce la fiducia, trova fondamento la speranza. Questo rende gloria a Dio, questa docilità ad una mano guidante è il desiderio che prova il Padre in cerca di ogni suo figlio.
"Pienamente convinto che quanto egli aveva promesso era anche capace di portarlo a compimento".
Meravigliosa convinzione che identifica la fede di Abramo e che descrive quell'intuizione che forse non ha prove, ma che sentiamo dentro e che diventa la nostra forza.
Abramo sarà il primo a scoprire che il Signore non aspetta fede incondizionata: inizia lui a fidarsi della sua creatura e sceglie di camminargli vicino.
Il patriarca, come ognuno di noi è certo che il Signore è capace di portare a compimento quello che desidera. Ma la scoperta che ci ha lasciato è che il Padre non vuole fare tutto questo da solo con passi divini; il suo sogno, la sua volontà è farlo con noi. Insieme, con passi di figli.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Rm 4,20-25
Commento del 21/10/2019
Salmo da Lc 1,69-71
Commento del 06/10/2022
Vangelo di Lc 12,13-21
Commento del 31/07/2022
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Rm 4,20-25
Commento del 21/10/2019
Salmo da Lc 1,69-71
Commento del 06/10/2022
Vangelo di Lc 12,13-21
Commento del 31/07/2022
"Pienamente convinto che quanto egli aveva promesso era anche capace di portarlo a compimento".
RispondiEliminaIl Signore è fedele.
Il Signore ama sino alla fine e oltre.
Tutto ciò che vuole lo compie.
"Pienamente convinto che quanto egli aveva promesso era anche capace di portarlo a compimento".
Come Abramo, spero in lui.
Come Abramo, ho fiducia in lui.
Il Signore porta ogni cosa al compimento, alla pienezza.
"Pienamente convinto che quanto egli aveva promesso era anche capace di portarlo a compimento".
"Ma si rafforzò nella fede e diede gloria a Dio".
RispondiEliminaTU sai che devo essere MARCATO a vista
Non mi lasciare
So di TE,So di me!
Stai con me
Così sia