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Prima lettura del 17 settembre 2025

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Grande è il mistero 1Tm 3,14-16 "Figlio mio, ti scrivo tutto questo nella speranza di venire presto da te; ma se dovessi tardare, voglio che tu sappia come comportarti nella casa di Dio, che è la Chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità . Non vi è alcun dubbio che grande è il mistero della vera religiosità: egli fu manifestato in carne umana e riconosciuto giusto nello Spirito, fu visto dagli angeli e annunciato fra le genti, fu creduto nel mondo ed elevato nella gloria". La Chiesa, comunità e casa comune di Dio e dei fratelli: questa la feconda immagine che Paolo ci offre per la nostra fede incarnata e vissuta quotidianamente. Troppo spesso ci capita di vivere da discepoli come se fossimo in una struttura, prigionieri della burocrazia. Quante cose invece evoca l'immagine della casa, abitata e fecondata dalla paternità divina! Paolo scrive al suo discepolo Timoteo che sente la responsabilità del dover condurre la comunità a lui affidata dal Signore. Non è u...

Salmo del 16 settembre 2025

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Non lo posso sopportare   Sal 101 (100),3-5 "3 Non sopporterò davanti ai miei occhi azioni malvagie, detesto chi compie delitti: non mi starà vicino. 4 Lontano da me il cuore perverso, il malvagio non lo voglio conoscere. 5 Chi calunnia in segreto il suo prossimo io lo ridurrò al silenzio; chi ha occhio altero e cuore superbo non lo potrò sopportare". Il Salmo 101 celebra amore e giustizia, segni inconfondibili della presenza del Signore in mezzo al popolo. Essere capaci di vedere e gestire la propria vita e il benessere dei fratelli alla luce dell'amore e della giustizia, è il massimo della sapienza. Per questa via è ovvio tenersi alla larga da chi agisce per solo tornaconto, che lede i diritti degli altri con violenze e soprusi.   Sullo sfondo del Salmo si intravede il Messia, l'unico vero Re che realizzerà con fedeltà il progetto del Padre a favore dell'umanità intera.  "Non sopporterò davanti ai miei occhi azioni malvagie, detesto chi compie delitti: non...

Salmo del 15 settembre 2025

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Alle tue mani affido il mio spirito Sal 31 (30),5-6 "5 Scioglimi dal laccio che mi hanno teso, perché sei tu la mia difesa. 6 Alle tue mani affido il mio spirito; tu mi hai riscattato, Signore, Dio fedele". Il 31 è un Salmo che offre un ricchissimo spazio alla preghiera personale. Ogni versetto è immediatamente trasformabile in un movimento del cuore di chi lo prega, facendone un efficace mantra da ripetersi durante la giornata come se fosse una caramella da sciogliere e assaporare lentamente.  Sono parole che offrono un modo nuovo di guardare alla propria vita. Toccare il fondo e risalire facendosi condurre dalla fiducia è il percorso umano e spirituale di questo Salmo. Il Signore non è lontano: vede, ascolta il grido, conosce le sofferenze, scende a liberare, fa uscire dalla schiavitù. Tutte azioni in discesa, dal cielo alla terra, preannuncio di Incarnazione e di cieli che si aprono per far piovere su di noi il Santo (cfr. Is 45,8). "Scioglimi dal laccio che mi hanno ...

Seconda lettura del 14 settembre 2025

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Ogni lingua proclami Fil 2,6-11 "Cristo Gesù,  pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre". Paolo ci consegna un prezioso inno della comunità cristiana delle origini.  Il tema è l'abbassamento del Cristo, vero apice della divinità che non rimane relegata lontana dall'umanità guardando distaccata dai cieli. Da questa volontà per noi stupefacente che non rifiuta nulla di noi, arrivando alla morte infamante come un malfattore, il Cristo ci ha rivelato ciò che il Padre desidera, la sua benevolenza che non ...

Vangelo del 13 settembre 2025

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Le fondamenta sulla roccia  Lc 6,43-49 "In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda. Perché mi invocate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico? Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia. Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene. Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il...

Prima lettura del 12 settembre 2025

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A colui che mi ha reso forte 1Tm 1,1-2.12-14 "Paolo, apostolo di Cristo Gesù per comando di Dio nostro salvatore e di Cristo Gesù nostra speranza, a Timòteo, vero figlio mio nella fede: grazia, misericordia e pace da Dio Padre e da Cristo Gesù Signore nostro. Rendo grazie a colui che mi ha reso forte, Cristo Gesù Signore nostro, perché mi ha giudicato degno di fiducia mettendo al suo servizio me, che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi è stata usata misericordia, perché agivo per ignoranza, lontano dalla fede, e così la grazia del Signore nostro ha sovrabbondato insieme alla fede e alla carità che è in Cristo Gesù". Paolo scrive a Timoteo definendolo "figlio mio nella fede" . Il suo nome in greco significa "colui che onora Dio" ed è il primo vescovo di Efeso. L'apostolo lo ha avuto compagno nei suoi viaggi missionari e ora lo riconosce come autorevole capo della comunità. Gli scrive per confortarlo e incoraggiarlo nel suo s...

Prima lettura dell'11 settembre 2025

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  La parola di Cristo abiti tra voi Col 3,12-17 "Fratelli, scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità, sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli uni gli altri, se qualcuno avesse di che lamentarsi nei riguardi di un altro. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. Ma sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che le unisce in modo perfetto. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E rendete grazie! La parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza. Con ogni sapienza istruitevi e ammonitevi a vicenda con salmi, inni e canti ispirati, con gratitudine, cantando a Dio nei vostri cuori. E qualunque cosa facciate, in parole e in opere, tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie per mezzo di lui a Dio Padre". Le esortazioni di Paolo, ai fedeli delle comunità fondate da lui, ci riempiono sempre di gioia, ci port...