Prima lettura del 5 dicembre 2025


Udranno in quel giorno
Is 29,17-24

"Così dice il Signore Dio:
«Certo, ancora un po’
e il Libano si cambierà in un frutteto
e il frutteto sarà considerato una selva.
Udranno in quel giorno i sordi le parole del libro;
liberati dall’oscurità e dalle tenebre,
gli occhi dei ciechi vedranno.
Gli umili si rallegreranno di nuovo nel Signore,
i più poveri gioiranno nel Santo d’Israele.
Perché il tiranno non sarà più, sparirà l’arrogante,
saranno eliminati quanti tramano iniquità,
quanti con la parola rendono colpevoli gli altri,
quanti alla porta tendono tranelli al giudice
e rovinano il giusto per un nulla.
Pertanto, dice alla casa di Giacobbe il Signore,
che riscattò Abramo:
“D’ora in poi Giacobbe non dovrà più arrossire,
il suo viso non impallidirà più,
poiché vedendo i suoi figli l’opera delle mie mani tra loro,
santificheranno il mio nome,
santificheranno il Santo di Giacobbe
e temeranno il Dio d’Israele.
Gli spiriti traviati apprenderanno la sapienza,
quelli che mormorano impareranno la lezione”».

La promessa del Signore che i profeti rilanciano continuamente è un dono all'umanità. Dalla Parola del Signore tutto nasce, come ci ricorda il libro della Genesi nelle sue prime pagine. La Parola è la nostra compagna nel cammino di avvento, è la nostra forza nella fatica quotidiana, il sostegno quando tutto sembra vacillare e franare. 
Isaia ha parole di consolazione, ha la forza della speranza che lo abita e sa condividerla con coloro a cui rivolge l'annuncio. 
Egli ha sempre davanti un Signore che libera e salva, che apre la strada alla gratitudine e alla benedizione. Questo annuncia con forza e gli eventi difficilissimi che attraversa con il popolo dell'Israele biblico, non minano la sua fiducia.
Il Signore lavora al suo piano di salvezza ogni giorno e ogni cosa, ogni evento delle nostre vite va in questa direzione. 

"Così dice il Signore Dio".
Ci conforta e sostiene questa caparbietà del Signore a parlarci continuamente! La Parola donata è segno indiscusso di una attenzione che non ci lascia mai, di un insegnamento e di un sostegno che, provvidente, risuona in ogni luogo e in ogni tempo.
È Parola divina, cioè Parola fedele, affidabile, che merita fiducia. Il Signore parla e feconda col seme creativo le nostre orecchie, fa nascere vita dove prima c'era aridità, arriva con ogni bene dove il male si era radicato. 
I profeti rendono presente questo dono immenso che è la Parola di Dio e, mentre l'annunciano, si compie ciò che risuona. 

"Certo, ancora un po’
e il Libano si cambierà in un frutteto
e il frutteto sarà considerato una selva".
Segni di fecondità crescente nella natura mostrano il cambiamento che sta avvenendo nella realtà. La rigogliosità di piante del bosco e di alberi da frutto ricordano un ritrovato Eden, irrigato da 4 fiumi, piantato con cura dal giardiniere Dio che ha pensato ad ogni cosa affinché diventi culla accogliente per l'umanità. 
Addirittura tutte le piante saranno alberi buoni da mangiare: sembra il sogno di ogni contadino che deve lottare contro le piante infestanti per far crescere qualcosa che porti  nutrimento a lui e alla sua famiglia!
E' un'immagine che guarda con un occhio nuovo al passato e annuncia la nuova promessa di cieli nuovi e terra nuova nel Regno.

"Udranno in quel giorno i sordi le parole del libro".
Qualcosa di mai udito prima si sentirà riecheggiare dal libro delle opere di Dio per l'uomo. Più che una lingua straniera, è la lingua madre dimenticata, sconosciuta ai "sordi" della casa d'Israele.
È l'ascolto che è nuovo, perché la Parola buca, si fa una breccia nelle nostre orecchie disabituate alla voce di Dio, penetra anche dove noi non vorremmo che entrasse e spalanca una finestra di comunicazione che rompe le nostre ristrettezze uditive e la paura degli altri, così necessari, eppure così temuti.
Questo libro sarà comprensibile a chi non ha aperto le orecchie secondo il comando del Deuteronomio (cfr. Dt 6,4-9), a coloro che non conoscono un annuncio salvifico proclamato e scritto per tutti. Chi si sente escluso lo scoprirà come realtà che li precede e li aveva già chiamati per nome.

"Liberati dall’oscurità e dalle tenebre,
gli occhi dei ciechi vedranno".
La luce è vita. Gli occhi di tutti la cercano, i cuori di ognuno la desiderano. Chi ci libera dall'oscurità ci si fa scoprire liberi dalla morte. C'è una cecità che ci colpisce tutti e impedisce al nostro occhio interiore di vedere le meraviglie di Dio. Il Signore è il medico  alla nostra sordità e alla nostra cecità, la nostra medicina giusta, colui che porta a guarigione e tiapre alla meriviglia della vita. 

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Is 29,17-24
Commento del 02/12/2022

Salmo 27 (26),4
Commento del 06/11/2025

Vangelo di Mt 9,27-31
Commento del 06/12/2024

Commenti

  1. Gli occhi dei ciechi vedranno!
    So cosa sentono e non vedono,i ciechi veri;quelli che anatomicamente non hanno possibilità.
    Ma non ho vissuto ciò che fanno...abbracciano e come lo fanno.......(p.s. ho difficoltà nella visione netta,ma vedo...)
    Anche a livello spirituale donami il TERZO occhio,quello essenziale,perchè veda secondo la TUA visione!
    Amen

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  2. O Signore , la mia fede in Te segue la scia del Tuo profumo che lasci nel vento.i il Tuo profumo d amore, di dolcezza, di forza che ogni giorno mi dai , la fede in Te Signore ,mi fa vedere Meraviglie!

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  3. "Udranno in quel giorno i sordi le parole del libro".
    Guarisci la mia sordità.
    Donami capacità di ascolto.
    Fa che il Libro della tua Parola
    arrivi al mio cuore,
    alla mia mente, alla mia vita.
    Guarisci la mia sordità.

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