Vangelo del 9 dicembre 2025

 

Così è volontà del Padre 

Mt 18,12-14

"In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita?

In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite.

Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda»". 

Quando il Maestro deve parlare dell'amore esagerato del Padre ricorre al paradosso, perché solo esagerando si riesce a sfiorare l'immensità della sua misericordia. 

Quale pazzo lascia novantanove pecore per cercarne una? Nessun uomo preoccupato del profitto e dei suoi affari. Il Signore ha altri criteri. 

Ognuno singolarmente è prezioso come la pupilla dei suoi occhi (cfr. Dt 32,10) e ognuno vale tutto il suo bene. È questo l'insegnamento che la parabola ci mostra. L'allegria di questo sconsiderato pastore che nasce per una sola pecora come se fosse l'unica è l'allegria del Padre per ognuno dei suoi figli e delle sue figlie. 

"Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli ".

Secoli di ricerca, ipotesi religiose tra le più disparate, teorie che delineassero in tutto la volontà di Dio, ma era necessario che il Verbo la rivelasse in sé per poterla conoscere!

Cristo "è l'immagine del Dio invisibile" (Col 1,15), l'unico che ci può rivelare quale sia il suo progetto totale e definitivo. E lo fa con Parole che ci rivelano la sua benevolenza, lo fa con fatti concreti che mostrano la potenza divina a favore dell'uomo, sempre.

La sua è volontà di bene. Dio è salvatore, è liberatore, è amore. 

"Che neanche uno di questi piccoli si perda". 

Ecco il cuore del Vangelo, la forza dell'insegnamento di Gesù. Il Padre non vuole la perdizione, la condanna e la decimazione dell'umanità.

Forse siamo noi che a volte invochiamo una volontà distruttiva, ma grazie a Gesù sappiamo, che nel Padre non è mai esistita.

Tutto fa il Signore pur di avere i figli salvi, e quando ci riesce la sua felicità è piena! 

Non ci ha creato per la morte. Non si arrende davanti alla nostra morte. 

Gesù è l'annunciatore  di questo paradosso d'amore che rischia e ci rimette sempre per portare in salvo ognuno dei suoi piccoli. Nella sua carne, che lo accomuna a noi, mostra che la volontà di bene si è realizzata definitivamente per tutti. 

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Is 40,1-11 

Commento del 10/12/2024

Salmo 96 (95),11-13 

Commento del 31/12/2022

Vangelo di Mt 18,12-14 

Commento del 12/12/2023