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Visualizzazione dei post da marzo, 2025

Prima lettura del 31 marzo 2025

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Pianteranno vigne Is 65,17-21 "Così dice il Signore: «Ecco, io creo nuovi cieli e nuova terra; non si ricorderà più il passato, non verrà più in mente, poiché si godrà e si gioirà sempre di quello che sto per creare, poiché creo Gerusalemme per la gioia, e il suo popolo per il gaudio. Io esulterò di Gerusalemme, godrò del mio popolo. Non si udranno più in essa voci di pianto, grida di angoscia. Non ci sarà più un bimbo che viva solo pochi giorni, né un vecchio che dei suoi giorni non giunga alla pienezza, poiché il più giovane morirà a cento anni e chi non raggiunge i cento anni sarà considerato maledetto. Fabbricheranno case e le abiteranno, pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto»". La Scrittura ha un punto fermo da annunciare: il nostro Dio è sempre coinvolto nelle nostre vite, ci cerca, ci aspetta, fa festa con noi, come un fidanzato nei confronti dell'amata. È questa l'immagine che emerge nello splendido libro del profeta Isaia, vero Vangelo contenuto nell...

Vangelo di domenica 30 marzo 2025

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Uscì a supplicarlo Lc 15,1-3.11-32 "In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui ...

Prima lettura del 29 marzo 2025

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La rugiada che all’alba svanisce Os 6,1-6 "«Venite, ritorniamo al Signore: egli ci ha straziato ed egli ci guarirà. Egli ci ha percosso ed egli ci fascerà. Dopo due giorni ci ridarà la vita e il terzo ci farà rialzare, e noi vivremo alla sua presenza. Affrettiamoci a conoscere il Signore, la sua venuta è sicura come l’aurora. Verrà a noi come la pioggia d’autunno, come la pioggia di primavera che feconda la terra». Che dovrò fare per te, Èfraim, che dovrò fare per te, Giuda? Il vostro amore è come una nube del mattino, come la rugiada che all’alba svanisce. Per questo li ho abbattuti per mezzo dei profeti, li ho uccisi con le parole della mia bocca e il mio giudizio sorge come la luce: poiché voglio l’amore e non il sacrificio, la conoscenza di Dio più degli olocàusti". "Voglio l’amore" è l'accorata richiesta alla fine di questo brano che il Signore rivolge al suo popolo per mezzo del suo profeta, Osea. Tradizioni, formalismi, regole, soddisfano il nostro ego m...

Salmo del 28 marzo 2025

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Ti ho dato risposta Sal 81 (80),6-8 "6 Un linguaggio mai inteso io sento: 7 "Ho liberato dal peso la sua spalla, le sue mani hanno deposto la cesta. 8 Hai gridato a me nell’angoscia e io ti ho liberato; nascosto nei tuoni ti ho dato risposta". Il Salmo 81 è un esercizio di preghiera sulla memoria dei fatti dell'Esodo, tempo fondante della sapienza d'Israele. Salmo di festa per celebrare il Signore che libera il suo popolo e lo conduce verso una terra nuova. Ma di nuovo non c'è solo una patria, ma un terreno inedito in cui incontrarsi, tra il Signore che parla e il popolo attento ad un messaggio diverso dal precedente. Il comandamento che chiama il popolo all'ascolto, "Ascolta, popolo mio" (v. 9) sta al cuore dell'esperienza spirituale d'Israele (cfr. Dt 6,4). Senza ascolto la fede non nasce, non cresce, non diventa fiducia nel Signore e docilità alla sua volontà di salvezza. La preghiera passa anche per il fallimento di questa esperienz...

Salmo del 27 marzo 2025

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Acclamiamo la rocccia Sal 95 (94),1-3 "1 Venite, cantiamo al Signore, acclamiamo la roccia della nostra salvezza. 2 Accostiamoci a lui per rendergli grazie, a lui acclamiamo con canti di gioia. 3 Perché grande Dio è il Signore, grande re sopra tutti gli dèi". Il 95 è un Salmo che invita tutti al canto, al ringraziamento, alla lode. Non è un movimento ovvio nella nostra vita: và imparato da ognuno di noi alla scuola della Parola. Non è ovvio perché troppi sono gli intralci nel cammino, continue le tentazioni di lasciarsi andare o fermare dalla durezza del cuore. La preghiera gira intorno al ricordo di un episodio dell'Esodo quando il popolo mormorava contro Dio e Mosè, scoraggiato dall'asprezza del deserto. In fondo ciò che provavano era poca fiducia nell'intervento provvidente del Signore. Affidarsi solo alle proprie forze ha questo grave contraccolpo: quando non reggiamo alle difficoltà tutto crolla e sembra che non ci sia nessuno che possa tirarci fuori dalle ma...