Seconda lettura di domenica 2 marzo 2025
«La morte è stata inghiottita nella vittoria.
Dov'è, o morte, la tua vittoria?
Dov'è, o morte, il tuo pungiglione?»
Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la Legge. Siano rese grazie a Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo!
Perciò, fratelli miei carissimi, rimanete saldi e irremovibili, progredendo sempre più nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore".
L'annuncio del Vangelo raggiunge il suo culmine nella vittoria di Gesù sulla morte. La sua resurrezione è il cuore della nostra fede. La nostra resurrezione è il cuore della nostra speranza.
Nella prima lettera ai fratelli di Corinto, Paolo si sofferma su alcune errate visioni di queste verità fondamentali e ne approfitta per ribadire ancora una volta la gioia che sgorga dalla resurrezione dai morti.
Dal suo cuore sgorga un inno di vittoria e di ringraziamento a Dio per le meraviglie che ha operato nella Pasqua di Gesù. Nella vita, nella morte e nella risurrezione di Gesù si sono realizzate le antiche Scritture, le parole dei profeti trovano finalmente la loro evidenza.
Il peccato, la morte e tutto ciò che toglie vita all'umanità, sono stati distrutti, annientati dal sepolcro vuoto e glorioso di Gesù.
"Si compirà la parola della Scrittura".
L'apostolo conosce bene tutta la Scrittura ed è sempre attento a sottolineare che tutto si compie secondo le profezie in essa custodite.
La realizzazione della salvezza è un evento pensato, progettato amorevolmente, che il Padre ha messo a punto nella sua infinita misericordia e che la storia di Gesù ha portato a compimento.
"La morte è stata inghiottita nella vittoria.
Dov'è, o morte, la tua vittoria?
Dov'è, o morte, il tuo pungiglione?".
E' così grandioso questo annuncio che Paolo prorompe in un canto pasquale, costituito da due citazioni tratte da Is 25,8 e Os 13,14.
Non si può tenere per sé il credere all'incredibile, non si può tacere un evento che ha fatto lo sgambetto all'ovvietà dell'esistenza, interrompendone l'inevitabile abisso della morte!
Vita e morte non sono alla pari, la vita vince 1a zero, la morte è sconfitta per sempre da questa falla nella sua corazza invincibile.
Quasi in uno sberleffo di sfida, si chiede alla morte dove sia finita la sua potenza.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Sir 27,5-8
Commento del 27/02/2022
Salmo 92 (91),2-4
Commento del 16/06/2024
Seconda lettura di 1Cor 15,54-58
Commento del 03/03/2019
Vangelo di Lc 6,39-42
Commento del 09/09/2022
"Si compirà la parola
RispondiEliminadella Scrittura".
Promessa che apre
a grande consolazione.
Il Signore è il regista.
Tutto è nelle sue mani.
La Scrittura profetica
ne è testimone.
"Si compirà la parola
della Scrittura".
🙏🙏🙏
Elimina🙏🏻🙏🏻🙏🏻
EliminaRimanete saldi e irremovibili.
RispondiEliminaSi
Il percorso d'avvicinamento a TE è lungo,laborioso,ma fa fare salti di gioia.
Grazie anche per i gg.che mi fai vivere nella TUA verità.