Prima lettura dell'1 marzo 2025

A sua immagine li formò
Sir 17,1-13

"Il Signore creò l'uomo dalla terra
e ad essa di nuovo lo fece tornare.
Egli assegnò loro giorni contati e un tempo definito,
dando loro potere su quanto essa contiene.
Li rivestì di una forza pari alla sua
e a sua immagine li formò.
In ogni vivente infuse il timore dell’uomo,
perché dominasse sulle bestie e sugli uccelli.
Discernimento, lingua, occhi,
orecchi e cuore diede loro per pensare.
Li riempì di scienza e d’intelligenza
e mostrò loro sia il bene che il male.
Pose il timore di sé nei loro cuori,
per mostrare loro la grandezza delle sue opere,
e permise loro di gloriarsi nei secoli delle sue meraviglie.
Loderanno il suo santo nome
per narrare la grandezza delle sue opere.
Pose davanti a loro la scienza
e diede loro in eredità la legge della vita.
Stabilì con loro un’alleanza eterna
e fece loro conoscere i suoi decreti.
I loro occhi videro la grandezza della sua gloria,
i loro orecchi sentirono la sua voce maestosa.
Disse loro: «Guardatevi da ogni ingiustizia!»
e a ciascuno ordinò di prendersi cura del prossimo.
Le loro vie sono sempre davanti a lui,
non restano nascoste ai suoi occhi".


Il libro del Siracide abbraccia tantissimi temi su cui la liturgia ci fa riflettere in questi giorni. Nel brano che meditiamo oggi si impegna in una bella meditazione sul racconto della creazione dell' uomo e della donna contenuto nelle prime pagine del libro della Genesi. Qui tutto esalta la generosità del Signore che ha arricchito di doni preziosi l'umanità, che ai suoi occhi "era cosa molto buona" (Gn 1,31). Per questo non la perde mai di vista, la sostiene con ogni mezzo e stringe con essa un'alleanza privilegiata.
La Scrittura ci lascia un messaggio altamente positivo sulla natura e la missione dell'uomo e della donna nel mondo. Se così non ci sembra, meditare la Parola diventa ancora più necessario.

"Il Signore creò l'uomo dalla terra
e ad essa di nuovo lo fece tornare".

Dalla terra alla terra è il percorso dell'umanità che il Signore progetta e realizza con tanta attenzione. La terra è costitutiva dell'uomo e della donna. Per quanto ce ne vorremmo liberare, la nostra carnalità, l'essere terrestri, ci costituisce profondamente, pur abitati dallo spirito che il Creatore ha soffiato nelle nostre narici (cfr. Gn 2,7).
il Siracide parte dalla verità sulla persona, richiama l'umiltà delle sue origini per poi costruire e rivelare la vera ricchezza di ognuno.

"Egli assegnò loro giorni contati e un tempo definito,
dando loro potere su quanto essa contiene".

Tempo limitato e potere: sembrano una contraddizione in termini!
Limite e potere in realtà dicono in sintesi i due estremi in cui si svolge ogni esistenza.
I giorni contati ci fanno tanta paura, ma sono un limite alle malattie, alla decadenza, al degrado fisico, quindi una benedizione.
Il potere di tutto ciò che è sulla terra richiama l'impegno e la responsabilità, ma anche il dono immenso del creato affidato alle cure dell'umanità (cfr. Gn 2,15).

"Li rivestì di una forza pari alla sua
e a sua immagine li formò".

Questa ultima pennellata richiama la profonda nobiltà della creatura umana, che pur fatta di terra, porta in sé l'immagine del suo creatore (cfr. Gn 1,27), come un figlio porta quella del padre.
Una forza divina abita ogni uomo e ogni donna, contenuta in un fragile manufatto d'argilla, "polvere del suolo" (Gn 2,7), come ci ricorda Paolo nelle sue lettere:
"Noi però abbiamo questo tesoro in vasi di creta, affinché appaia che questa straordinaria potenza appartiene a Dio, e non viene da noi" (2Cor 4,7).
Contenitori di divinità, portatori in noi della scintilla divina: siamo con la nostra vita, con lo Spirito che ci abita, testimoni viventi della potenza che il Padre ha profuso in tutto l'universo.
L'insegnamento era iniziato con la prospettiva della morte fisica ma con questo versetto si apre la porta alla Vita di Dio. 
Sono Parole così grandiose che ci portano alla lode e alla riconoscenza, a desiderare che in ogni uomo e in ogni donna possa rivelarsi in pienezza la gloria di Dio.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Salmo 103 (102),17-18
Commento del 29/04/2024

Vangelo di Mc 10,13-16
Commento del 02/03/2019

Commenti

  1. "Li rivestì di una forza pari alla sua
    e a sua immagine li formò".
    Grazie per quello che mi doni,ogni momento.
    Sempre grato!

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  2. "Il Signore creò l'uomo dalla terra
    e ad essa di nuovo lo fece tornare".
    Dalla terra alla terra,
    per l' uomo fatto di terra.
    Creati per la vita, fragili,
    piccoli, limitati.
    Da non dimenticare.
    Da ricordare com gratitudine
    e umiltà.

    RispondiElimina

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