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Visualizzazione dei post da novembre, 2025

Vangelo di domenica 30 novembre 2025

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Vegliate dunque  Mt 24,37-44   "In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata. Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo». Umiltà è ciò che ci occorre per cogliere i segni della presenza del Signore.  Attenzi...

Salmo del 29 novembre 2025

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Benedite, servi del Signore Salmo da Dn 3,82-85 "82 Benedite, figli dell'uomo, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli. 83 Benedite, figli d'Israele, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli. 84 Benedite, sacerdoti del Signore, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli. 85 Benedite, servi del Signore, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli". Ci siamo già soffermati su questo meraviglioso cantico racchiuso nel libro di Daniele, che nella prima parte è un invito a tutte le creature di manifestare la benedizione per la gloria di cui il Signore le ha rivestite. E' una corale immensa che coinvolge tutte le opere delle sue mani, che non lascia nessuno indietro e non guarda con occhi del giudizio ciò che invece spesso noi colpevolizziamo. Così luce e tenebre, freddo e caldo, creature belle e mostri marini, tutti sono chiamati a raccolta insieme a lodare e benedire per la grazia di esistere in armonia e completamento. Dopo la natura in questi versett...

Vangelo del 28 novembre 2025

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Le mie parole non passeranno Lc 21,29-33 "In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino. In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno»". Vedere, guardare, osservare sono le parole d'ordine che Gesù rivolge agli appassionati del Regno che in ogni fatto cercano le tracce del Signore che passa. E' una grande avventura di scoperta e meraviglia quella a cui il Maestro ci chiama, sempre sorprendente e mai obsoleta. Gesù nelle sue parabole prende spesso ad esempio la vita contadina che ha occhi attenti e profetici nel guardare la natura.  Il fico con le sue foglioline tenere parla a chi si sofferma ad ammirarlo. Tutto può essere rivelazione a chi ...

Vangelo del 27 novembre 2025

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Risollevatevi e alzate il capo Lc 21,20-28 "In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti. Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le poten...

Salmo del 26 novembre 2025

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Benedite, fuoco e calore, il Signore Dn 3,64-66 "64 Benedite, piogge e rugiade, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli. 65 Benedite, o venti tutti, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli. 66 Benedite, fuoco e calore, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli". La saggezza divina si manifesta nel pieno di una terribile storia di esilio e di morte: è quello che ci racconta il libro di Daniele. Dei giovani israeliti prima vengono impiegati in un ruolo importante nella corte del re e poi vengono messi a morte per non essersi piegati alle imposizioni babilonesi.  Quello che meditiamo è un frammento del canto dei giovani nella fornace in cui sono stati buttati per farli morire. Davanti alla richiesta del re di venerare un idolo, Daniele e i suoi compagni rifiutano scatenando la sua ira. E' una sfida a Dio quella del re: non crede che siano favoriti e che verranno liberati da una mano potente.  I ragazzi indomiti, ricchi di fede in mezzo alle fiamme, pregano lo...

Vangelo del 25 novembre 2025

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Non sarà lasciata pietra su pietra Lc 21,5-11 "In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine». Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo". Distinguere tra apparenza e realtà, tra ciò che passa e ciò che resta, è segno di maturità umana, di disc...

Prima lettura del 24 novembre 2025

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Dieci volte superiori Dn 1,1-6.8-20   "L’anno terzo del regno di Ioiakìm, re di Giuda, Nabucodònosor, re di Babilonia, marciò su Gerusalemme e la cinse d’assedio. Il Signore diede Ioiakìm, re di Giuda, nelle sue mani, insieme con una parte degli arredi del tempio di Dio, ed egli li trasportò nel paese di Sinar, nel tempio del suo dio, e li depositò nel tesoro del tempio del suo dio. Il re ordinò ad Asfenàz, capo dei suoi funzionari di corte, di condurgli giovani israeliti di stirpe regale o di famiglia nobile, senza difetti, di bell’aspetto, dotati di ogni sapienza, istruiti, intelligenti e tali da poter stare nella reggia, e di insegnare loro la scrittura e la lingua dei Caldèi. Il re assegnò loro una razione giornaliera delle sue vivande e del vino che egli beveva; dovevano essere educati per tre anni, al termine dei quali sarebbero entrati al servizio del re. Fra loro vi erano alcuni Giudei: Daniele, Ananìa, Misaèle e Azarìa. Ma Daniele decise in cuor suo di non contaminarsi co...