Salmo del 6 novembre 2025
Contemplare la Bellezza
Sal 27 (26),4
"4 Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario".
Grido di aiuto e testimonianza di fiducia: sono le due anime del Salmo 27. Nel pericolo si può perdere la rotta ma il salmista sa a chi rivolgersi senza rimanere né spiazzato nel cammino, né deluso dall'amore fedele di Dio.
Nessun avversario è temibile se affrontato nel nome del Signore. Egli si fa difesa e sostegno, forza vera che sostiene chi si trova nel bisogno.
La voce dell'orante troverà orecchie attente e riparo in colui che ha compassione del debole e del povero.
"Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco".
È il desiderio per eccellenza che abita nel cuore di ogni uomo: stare per sempre col Signore. La preghiera esprime in milioni di modi questo desiderio, che mette in ricerca il nostro cuore, "inquieto finché non riposa in te" (Sant'Agostino).
Tutta la vita è ricerca della comunione con colui che è sorgente della pace vera.
"Abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita".
Il salmista chiede fiducioso di condividere la dimora col suo Signore. E' una richiesta ardita per un ebreo che sapeva di avere un Dio inconoscibile e Santo, quindi separato. Eppure egli parla con l'ardire dell'innamorato perché sente che la presenza dell'Amato è già nell'oggi paradiso, comunione, unione sponsale, vita eterna.
Tutto dice vicinanza, beatitudine, riposo, approdo. Abitare nella stessa casa, condividere l'eternità con lui, è l'orizzonte di ogni vivente.
"Per contemplare la bellezza" dice tutto il nostro bisogno, il nostro appagamento e il progetto del Padre che ci ha fatti per questo.
San Francesco nelle "Lodi di Dio" indica per due volte il Signore come "bellezza".
È lui la Bellezza per eccellenza e ogni bellezza di questo mondo rimanda alla sua immagine riflessa nelle creature.
"Tutti i giorni della mia vita".
Il futuro che la profezia della Parola ci annuncia e a cui il cuore credente tende è il "per sempre".
In ogni preghiera c'è desiderio e profumo di eternità, nel profondo sentiamo che siamo fatti per la vita e niente, neanche la morte, ci può strappare dalle sue mani (cfr. Rm 8,38-39).
In ogni preghiera c'è desiderio e profumo di eternità, nel profondo sentiamo che siamo fatti per la vita e niente, neanche la morte, ci può strappare dalle sue mani (cfr. Rm 8,38-39).
"E ammirare il suo santuario".
La dimora tanto desiderata diventa tempio, la presenza ha il volto della Gloria, Dio stesso è il santuario in mezzo a noi (cfr. Ap 21,22).
In Cristo non c'è più separazione tra sacro e profano. I nostri occhi sono fatti per contemplare la Bellezza in una liturgia eterna, senza fine!
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Rm 14,7-9
Commento del 17/09/2023
Salmo 27 (26),1
Commento del 25/03/2024
Commento del 25/03/2024
Vangelo di Lc 15,1-10
Commento del 07/11/2024

"Una cosa ho chiesto al Signore,
RispondiEliminaquesta sola io cerco".
Si può dire in tanti modi.
È il Desiderio di ogni vita.
È la speranza di tutti noi.
Stare per sempre con il Signore !
RispondiElimina"E ammirare il suo santuario".
Il bello,il buono che c'è in me,è il SUO Santuario.
Fammelo ricordare
TI porto al fratello
Non porto me stesso
Amen