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Prima lettura di domenica 9 marzo 2025

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Prenderà la cesta Dt 26,4-10 "Mosè parlò al popolo e disse: «Il sacerdote prenderà la cesta dalle tue mani e la deporrà davanti all’altare del Signore, tuo Dio, e tu pronuncerai queste parole davanti al Signore, tuo Dio: “Mio padre era un Araméo errante; scese in Egitto, vi stette come un forestiero con poca gente e vi diventò una nazione grande, forte e numerosa. Gli Egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono e ci imposero una dura schiavitù. Allora gridammo al Signore, al Dio dei nostri padri, e il Signore ascoltò la nostra voce, vide la nostra umiliazione, la nostra miseria e la nostra oppressione; il Signore ci fece uscire dall’Egitto con mano potente e con braccio teso, La fede in Dio è il grande tema di tutta la Bibbia. La pagina del Deuteronomio che meditiamo racconta un modo pratico, che segue lo scandire delle stagioni, per affidarsi a Colui che provvede e sostiene la fecondità e la vita dei figli. La riconoscenza nasce dalla memoria del suo intervento che si protrae dalla ...

Vangelo dell'08 marzo 2025

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Insieme ai pubblicani e ai peccatori Lc 5,27-32 "In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì. Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla numerosa di pubblicani e d’altra gente, che erano con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano»". Il Vangelo è un tesoro raccolto per noi di gesti e parole di Gesù e dei suoi discepoli, perché diventino il nostro modo di essere credenti oggi. Gesù vede, si ferma, chiama; il discepolo ascolta, si alza, segue. Inizia così una vita in continuo cammino verso il Maestro e di uscita da meccanismi e chiusure che ci allontanano dal bene che il Signore ...

Prima lettura del 7 marzo 2025

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Dichiara al mio popolo i suoi delitti Is 58,1-9a "Così dice il Signore: «Grida a squarciagola, non avere riguardo; alza la voce come il corno, dichiara al mio popolo i suoi delitti, alla casa di Giacobbe i suoi peccati. Mi cercano ogni giorno, bramano di conoscere le mie vie, come un popolo che pratichi la giustizia e non abbia abbandonato il diritto del suo Dio; mi chiedono giudizi giusti, bramano la vicinanza di Dio: "Perché digiunare, se tu non lo vedi, mortificarci, se tu non lo sai?". Ecco, nel giorno del vostro digiuno curate i vostri affari, angariate tutti i vostri operai. Ecco, voi digiunate fra litigi e alterchi e colpendo con pugni iniqui. Non digiunate più come fate oggi, così da fare udire in alto il vostro chiasso. È forse come questo il digiuno che bramo, il giorno in cui l'uomo si mortifica? Piegare come un giunco il proprio capo, usare sacco e cenere per letto, forse questo vorresti chiamare digiuno e giorno gradito al Signore? Non è piuttosto questo...

Prima lettura del 6 marzo 2025

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Nel paese in cui state per entrare Dt 30,15-20 "Mosè parlò al popolo e disse: «Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male. Oggi, perciò, io ti comando di amare il Signore, tuo Dio, di camminare per le sue vie, di osservare i suoi comandi, le sue leggi e le sue norme, perché tu viva e ti moltiplichi e il Signore, tuo Dio, ti benedica nella terra in cui tu stai per entrare per prenderne possesso. Ma se il tuo cuore si volge indietro e se tu non ascolti e ti lasci trascinare a prostrarti davanti ad altri dèi e a servirli, oggi io vi dichiaro che certo perirete, che non avrete vita lunga nel paese in cui state per entrare per prenderne possesso, attraversando il Giordano. Prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra: io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione. Scegli dunque la vita, perché viva tu e la tua discendenza, amando il Signore, tuo Dio, obbedendo alla sua voce e tenendoti unito a lui, poiché è lui la tu...

Seconda lettura del 5 marzo 2025 - Mercoledì delle Ceneri

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Ecco ora il momento favorevole 2Cor 5,20-6,2 "Fratelli, noi, in nome di Cristo, siamo ambasciatori: per mezzo nostro è Dio stesso che esorta. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio. Poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio. Egli dice infatti: «Al momento favorevole ti ho esaudito e nel giorno della salvezza ti ho soccorso». Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!" La riconciliazione dell'umanità è volontà del Signore, suo desiderio che verrà, da lui, portato certamente a compimento. Tutta la Scrittura e tutta l'opera di Cristo è finalizzata alla riconciliazione. Questa è la trama e il fine della storia della salvezza. I profeti sono i missionari di questa necessità di Dio, inviati ad annunciala e ad esortare gli uomini affinché l'acc...

Salmo del 4 marzo 2025

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Io sono Dio, il tuo Dio! Sal 50 (49),7-10 "7 «Ascolta, popolo mio, voglio parlare, testimonierò contro di te, Israele! Io sono Dio, il tuo Dio! 8 Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici, i tuoi olocausti mi stanno sempre davanti. 9 Non prenderò vitelli dalla tua casa né capri dai tuoi ovili. 10 Sono mie tutte le bestie della foresta, animali a migliaia sui monti". Fallimento, delusione, peccato: hanno anche loro un loro canto animato dalla fede. I Salmi 50 e 51 mettono sulle nostre labbra le parole più difficili, quelle che faticano ad esprimersi nell'ora della prova e dello scoraggiamento. Davanti a tante mancanze facciamo fatica a chiedere perdono e ad accoglierlo, ma la Scrittura ci aiuta anche in questo. Nel nostro Salmo per far prendere coscienza al popolo del suo peccato si imbandisce un piccolo processo in cui il Signore non fa il giudice ma mostra le sue ragioni da parte lesa. Mostrando l'assurdità di un comportamento mortale, chiede giustizia, ma non per lui, ...