Prima lettura del 18 novembre 2023

Preservati sani e salvi
Sap 18,14-16; 19, 6-9

"Mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose,
e la notte era a metà del suo rapido corso,
la tua parola onnipotente dal cielo, dal tuo trono regale,
guerriero implacabile, si lanciò in mezzo a quella terra di sterminio,
portando, come spada affilata, il tuo decreto irrevocabile
e, fermatasi, riempì tutto di morte;
toccava il cielo e aveva i piedi sulla terra.
Tutto il creato fu modellato di nuovo
nella propria natura come prima,
obbedendo ai tuoi comandi,
perché i tuoi figli fossero preservati sani e salvi.
Si vide la nube coprire d’ombra l’accampamento,
terra asciutta emergere dove prima c’era acqua:
il Mar Rosso divenne una strada senza ostacoli
e flutti violenti una pianura piena d’erba;
coloro che la tua mano proteggeva
passarono con tutto il popolo,
contemplando meravigliosi prodigi.
Furono condotti al pascolo come cavalli
e saltellarono come agnelli esultanti,
celebrando te, Signore, che li avevi liberati".


Notte, oscurità, tenebre, possono essere luogo di rivelazione. È quasi una sfida trovare una simile ispirazione all'interno della Bibbia, libro di luce, di alba che sorge scacciando progressivamente il buio della notte.
Il libro della Sapienza osa gettare lo sguardo in quello che la Genesi lascia intravedere, con lo spirito che plana sull'abisso senza luce (cfr. Gn 1,1), dominandolo e iniziando una fecondazione che non avrà più fine.
Anche i Salmi ribadiscono questa presenza dove Dio sembrerebbe negato:
"nemmeno le tenebre per te sono oscure,
e la notte è chiara come il giorno;
per te le tenebre sono come luce (Sal 138,12).

Nel profondo della notte la Parola di Dio si getta nella mischia delle vicende umane, si fa carne, storia nostra, entra con la sua spada affilata nella lotta quotidiana vincendo per le nostre vite.

"Tutto il creato fu modellato di nuovo
nella propria natura come prima"

Ogni cosa assiste ad una potenza amplificata come un'onda e la notte si fa testimone della Buona Notizia: "Nulla è impossibile a Dio"! (Lc 1,37).
La presenza e l'azione del Creatore donano nuova vita al creato che ha bisogno di essere rinnovato continuamente.
È una creazione in divenire, continua, quotidiana, presente, che tiene tutto in vita, in attesa del compimento finale.
Chi l'ha modellata all'inizio continua a farlo perché la sua forma cresca sino alla perfezione.

"Obbedendo ai tuoi comandi".
L'imperfezione per noi è la normalità; desideriamo la perfezione ma in effetti non ne saremmo capaci di portarne, nel presente, la grandezza. Così il progredire verso il Padre è impercettibile ai nostri occhi. Lentamente e pietosamente, tutto si trasforma in un rinnovamento interiore secondo il progetto del suo massimo ingegnere.
Nessuna pagina biblica immagina la crescita spirituale, di tutta la creazione, al di fuori dell'obbedienza alla Parola di Dio.
Obbedire è ascoltare ("ab audire" in latino, ascoltare da qualcuno), opera necessaria per far nascere e crescere la certezza che Dio parlando ci crea.
Obbedendo alla voce del Signore si "rischia" di vedere realizzato il sogno di salvezza che lui ha per noi.

"Perché i tuoi figli fossero preservati sani e salvi".
È questo il motivo che sta dietro ad ogni gesto del Signore: vuole che tutti gli essere umani siano salvi! (cfr. 1Tm 2, 4).
Attraversare questa vita per giungere tra le braccia del Padre è un percorso rischioso per noi, difficile da intraprendere perché la notte, l'inconosciuto, il mistero, ci fanno paura.
Ma la Scrittura è chiara: lavorare nella notte, preparare l'alba senza tramonto, preservare i figli e salvarli dalla morte, è il lavoro continuo del Padre.
E' lui che opera sempre (cfr. Gv 5,17), è lui che ci porta al compimento definitivo nella nostra dimora:
"la gloria di Dio la illumina
e la sua lampada è l'Agnello" (Ap 21,21-23).

Possiamo incamminarci con questa certezza, obbedendo a ciò che abbiamo udito. Il Padre penserà a farci procedere, "p
reservati sani e salvi".


Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Sap 18,14-16; 19, 6-9
Commento del 16/12/2019

Salmo 105 (104),1-3
Commento del 06/11/2022

Vangelo di Lc 18,1-8
Commento del 14/11/2020


Commenti

  1. "Perché i tuoi figli fossero
    preservati sani e salvi".
    Ecco il "perché" divino.
    Il motivo di ogni Parola
    e gesto del mio Dio.
    Dio è Padre, noi figli.
    Dio è medico, noi ammalati.
    Dio è salvatore, noi insalvabili.
    "Perché i tuoi figli fossero
    preservati sani e salvi".
    Questo muove Dio.
    Questo lo porta nella mia vita.
    Questo è la mia gioia.
    "Perché i tuoi figli fossero
    preservati sani e salvi".
    È così il mio Dio.

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  2. terra asciutta emergere dove prima c’era acqua

    QUESTO ed altro ancora fai per tutti
    La speranza è forte,non delude,perchè ci sei sempre;coi TUOI tempi di manifestarti,ma ci sei sempre!
    Non abbandoni l'orfano,la vedova.me,tutti.
    Amen

    RispondiElimina

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