Seconda lettura di domenica 26 novembre 2023

 
Egli consegnerà il regno
1Cor 15,20-26.28

"Fratelli, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti.

Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita.

Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza.

È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L'ultimo nemico a essere annientato sarà la morte.

E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anch'egli, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti".


Il capitolo 15 della prima lettera ai Corinzi è prezioso per la sua teologia della risurrezione annunciata ad un gruppo di fedeli. Una pagina unica in tutto il Nuovo Testamento, in genere abbastanza sintetico nell'annuncio della nuova vita in Cristo Gesù, cuore dell'annuncio cristiano. 

La chiarezza con cui Paolo afferma che con lui anche noi, fratelli suoi e figli dell'unico Padre, siamo coinvolti e partecipi della sua stessa resurrezione, è davvero rivoluzionaria. Cristo risorto è primizia, non unico quindi, morto e risorto ad una vita che supera i limiti, la sofferenza, il dolore, il disfacimento, la paura del non essere più.

L'umanità è vista come raccolto di primizie portate a Dio, destinata ad essere dono, gradito e santificato come il Figlio.

Liberata dal potere della morte, seguirà la stessa sorte del Risorto come frutto di un Amore che ha accolto tutto di noi.


"Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita".

Da Adamo la morte, da Cristo la vita: così riflette Paolo sul tema più importante della nostra esistenza. Morte e vita sembrano contrapposte, ma da Adamo il cammino è sempre stato verso la Vita che è Cristo.

Tramite il peccato l'uomo fatto di terra, l'Adamo, ha aperto la porte alla morte e al suo potere.

Per mezzo del suo amore al Padre e ai fratelli, Cristo spoglia di ogni potere la morte e sottrae l'umanità alla sua schiavitù. Come siamo stati eredi di Adamo per la morte, così ora lo siamo molto di più eredi di Cristo per la vita. 


"Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo".

C'è un ordine per Paolo nel cammino della risurrezione: prima Cristo, che ha inaugurato una nuova esistenza che la morte non può fermare e, alla sua venuta, al suo ritorno, quelli che gli appartengono, che lui ha conquistato mediante la sua morte in croce. Paolo ci tiene a fare notare che la nostra risurrezione è frutto della risurrezione di Cristo. 

A lui dobbiamo un tale dono che si è riversato su tutti grazie all'Amore che lega lui a noi e al Padre. 


"Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza".

La fine della storia è anche il fine della storia, non un epilogo disastroso che la nostra immaginazione si è costruito a partire  dalla paura, ma una vittoria che coinvolgerà propio tutto e tutti.

Tutto rimesso nelle mani del Padre, tutto ricapitolato nel Creatore, senza che nessun altro potere danneggi i figli di Dio.

Questo è l'annuncio di speranza certa che i cristiani possono e devono regalare al mondo.

Il nostro Signore è operatore di vita per sempre e custodirà ogni figlio tra le sue mani.


Link di approfondimento alla liturgia del giorno:


Prima lettura di Ez 34,11-12.15-17

Commento del 22/11/2020


Salmo 23 (22)

Commento del 22/03/2020


Seconda lettura di 1Cor 15,20-26

Commento del 15/08/2022


Vangelo di Mt 25,31-46

Commento del 07/03/2022


Commenti

  1. "Prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo".
    In cammino
    sulla via della risurrezione,
    è solo felicità
    accogliere queste parole.
    Cristo primizia di vita,
    noi il suo raccolto,
    chiamati ancora alla vita.
    Sento ancora il fuoco di Pasqua.
    Vedo ora la luce
    della notte di veglia.
    Ascolto ancora il gioioso annuncio.
    "Prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo".

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  2. per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti.
    Si
    Quello che è taciuto ,con Gesù libero,vero;viene alla LUCE
    La morte non ha l'ultima parola,non è l'ultima cosa che accade nel percorso di vita DI UN essere vivente.
    Il VERO non muore.....
    Noi se siamo di Cristo,siamo veri..capaci di fare i "cristi",donarci gratis a chiunque"
    Così facendo risorgiamo a vita nuova,a comportamenti nuovi.
    Amen

    RispondiElimina

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