Salmo del 15 settembre 2025

Alle tue mani affido il mio spirito
Sal 31 (30),5-6

"5 Scioglimi dal laccio che mi hanno teso,

perché sei tu la mia difesa.

6 Alle tue mani affido il mio spirito;
tu mi hai riscattato, Signore, Dio fedele".

Il 31 è un Salmo che offre un ricchissimo spazio alla preghiera personale. Ogni versetto è immediatamente trasformabile in un movimento del cuore di chi lo prega, facendone un efficace mantra da ripetersi durante la giornata come se fosse una caramella da sciogliere e assaporare lentamente. 
Sono parole che offrono un modo nuovo di guardare alla propria vita. Toccare il fondo e risalire facendosi condurre dalla fiducia è il percorso umano e spirituale di questo Salmo.
Il Signore non è lontano: vede, ascolta il grido, conosce le sofferenze, scende a liberare, fa uscire dalla schiavitù.
Tutte azioni in discesa, dal cielo alla terra, preannuncio di Incarnazione e di cieli che si aprono per far piovere su di noi il Santo (cfr. Is 45,8).

"Scioglimi dal laccio che mi hanno teso,
perché sei tu la mia difesa".

Il salmista è prima di tutto certo di essere ascoltato. Se non si è certi dall'attenzione empatica, della premura di qualcuno, non gli si rivolge neanche una richiesta, specialmente se in essa si ripone tutta l'angoscia di un problema.
Il Signore ascolta perché fedele al suo nome; non è un idolo di pietra inerme, ma è Padre vivo!
In trappola ma senza perdere la speranza, il salmista si rivolge a chi può liberarlo, certo che la sua è una forza al di sopra di ogni altro potere e può risollevare la vita. 
Il Signore è vera difesa di oppressi e prigionieri, di chi subisce lo strapotere di questo mondo, degli incatenati a pesi e schiavitù che non lasciano respiro.

"Alle tue mani affido il mio spirito;
tu mi hai riscattato, Signore, Dio fedele".

Il salmista lo sa per esperienza: al Signore ci si può affidare senza paura di sbagliare, ci si può buttare tra le sue braccia senza paracadute. Dio è fedele, riscatta, libera, sostiene. 
Nelle sue mani il nostro spirito è al sicuro.
Troppi spettatori passivi delle nostre angosce ci potrebbero far credere che non ci possa essere una soluzione alla nostra solitudine. 
Ma il Signore non è uno spettatore passivo, che ci lascia perdere. 
Colui che ha creato per amore cielo e terra, che si è scelto un popolo per liberarlo, che è Padre e pastore di ogni vita, se ne prende cura sempre. 
Guidati dalla fede del salmista impariamo anche noi ad affidarci, a riporre quei pesi insostenibili nelle mani di colui che li prende su di sé e li rimuove.
Il riscatto per la nostra morte è stato già pagato dal Figlio sulla croce. Liberati dal gioco del male possiamo camminare nella gioia, sicuri che la Pasqua sia la nostra meta.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Eb 5,7-9
Commento del 15/09/2022

Salmo 31 (30),16-17
Commento del 26/12/2023


Vangelo di Gv 19,25-34
Commento del 20/05/2024

Commenti

  1. "Alle tue mani affido il mio spirito".
    Lo ha pregato Gesù morente.
    Lo pregherò ad ogni risveglio.
    Lo pregherò prima di ogni sonno.
    Lo pregherò oggi.
    Nella gioia, nella paura, nella fatica, nella pace, ripeto:
    "Alle tue mani affido il mio spirito".

    RispondiElimina
  2. In te, Signore, mi sono rifugiato,
    mai sarò deluso.
    La TUA ala protettiva non è sempre percepibile da me....
    TU invece,"sei ",si ci sei anche oggi!
    Ti affido i miei passi di oggi,le mie pre---occupazioni,quello a cui tengo molto!
    Amen

    RispondiElimina
  3. Signore sei mio sostegno, mia roccia e mia fortezza
    Sei presente nella vita notte e giorno, tu mi sei accanto e procedi ogni mio fasso.
    Alle tue mani affido il mio spirito tu mi hai riscattato Signore Dio Fedele 🙏🙏

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Perché un blog con questo titolo?!

Prima lettura del 31 ottobre 2019

Salmo 23 per il mio papà

Vangelo del 12 gennaio 2019

Vangelo dei domenica 13 gennaio 2019