Vangelo del 12 gennaio 2019

Spirito, acqua e sangue
1 Gv 5,5ss

La prima lettura della liturgia di oggi, tratta dalla prima lettera di Giovanni, è elaborata ma molto avvincente!
Soffermandosi ad ascoltare ogni rigo apre una miriade di risonanze a chi è familiare col Vangelo di Giovanni.... Grande sintesi in cui riecheggia il Prologo e la Gloria della Croce!
" 5 E chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio? 6 Egli è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con l'acqua soltanto, ma con l'acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che dà testimonianza, perché lo Spirito è la verità. 7 Poiché tre sono quelli che danno testimonianza: 8 lo Spirito, l'acqua e il sangue, e questi tre sono concordi. 9 Se accettiamo la testimonianza degli uomini, la testimonianza di Dio è superiore: e questa è la testimonianza di Dio, che egli ha dato riguardo al proprio Figlio. 10 Chi crede nel Figlio di Dio, ha questa testimonianza in sé. "

Salta agli occhi la presenza di 3 testimoni che non ci sembra trovare insieme nel N.T.
Va' ricordato che una prova nei tribunali ebraici era valida solo se c'erano almeno due o tre testimoni a comprovarla.
Qui il contesto è quello di un giudizio, tema costante in Giovanni che nei 7 segni del suo Vangelo, svela, come in un'indagine da avvocato minuzioso, l'identità del preannunciato Logos. Chi è il Figlio? Chi testimonia per lui?
E tre testimoni vengono evocati in aula, di fronte a chi assiste all'arringa: lo Spirito, l'acqua e il sangue. Ma non sono nuovi per noi!
Nel quarto Vangelo non sono proprio loro i doni che il Figlio dà, fino in fondo?!
Solo in Giovanni è detto che Gesù "emise lo Spirito" nell'ora più alta della Gloria. (Gv 19,30).
E ancora solo nel suo Vangelo si dice che dal suo costato trafitto, "subito sgorgarono sangue ed acqua" (Gv 19,34).
Tutto ci ha donato sulla Croce, il Figlio non ha trattenuto niente per sé!
Venuto per dare la vita e darla in abbondanza (Gv10,10) quella è l'ora in cui il dono è visibile a chiunque alzi lo sguardo sul trafitto. (Gv 19,37)
I doni testimoniano tutti insieme perché è venuto nel mondo, perché è stato consegnato ad ogni uomo dal Padre e come ci ha salvato mostrandone il volto, tanto desiderato, ma mai visto da alcun uomo.
La volontà grande di donarsi del Padre diventa trasparente nei doni del Figlio, che, rivolto verso l’abbraccio del Padre, ce lo mostra finalmente come Amore! (Gv 1,18).
Nel dono totale sulla croce proprio tutto ciò che è donato conferma che il testimone dell"amore del Padre è attendibile!
E finisco col versetto di 1 Gv 5,10: "Chi crede nel Figlio di Dio, ha questa testimonianza in sé. "
Il Figlio testimonia l'amore che è nel Padre; il Padre testimonia che il Figlio proviene da lui proprio con i tre doni totali; noi, che crediamo all'Amore, (cfr.1 Gv 4,16) abbiamo questa testimonianza che sgorga dal di dentro come acqua viva!
Non più desiderio di prove esterne, non più necessità di testimoni umani: la Vita donata che ci abita e che abita ogni carne è prova certa che vince su ogni logica del mondo!


Commenti

  1. È spiazzante questa idea di "testimoni". Ma Giovanni è così... Dal battesimo alla croce Gesù è testimone dell'Amore e i tre segni testimoniano di lui che "testimone fedele" come lo definisce l'Apocalisse.
    Fedele fino alla morte, fedele fino al "tutto è compiuto". Il testimone Spirito è quello che mi colpisce di più. È lo Spirito che mi convince che "Noi sappiamo che siamo da Dio". In Cristo, il Padre ci ha detto e dato tutto.

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  2. SPIRITO DEL PADRE E DEL FIGLIO
    Tu che vivi silenzioso nel fondo del cuore, rivelaci l' immensa tua realtà, fa che viviamo la tua viva presenza.
    Liberarci dalle catene del desiderio, dalla schiavitù dei nostri meschini scopi, dal miraggio del nostro limitato egoismo.
    Rivestici della tua luminosa saggezza, infiammaci del tuo ardente amore che avvolge e abbraccia le tenebre.
    Come la luce che custodisce il
    punto oscuro della fiamma, come
    l'amore materno che avvolge la vita che cresce nell' oscura matrice.
    Come la terra che difende il germe sepolto nel cuore del seme.
    Fa che siano il germe da cui nascerà la tua luce, che possiamo rompere il guscio del nostro egoismo.
    Come il seme che muore per ritrovare la vita, fa che passiamo senza paura la soglia della morte iniziatica.
    Che ci risvegliamo ad una vita più vasta e differente, la vita del tuo amore che tutto abbraccia, l' amore della tua sapienza cui niente è nascosto.
    Amen, Alleluia.

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    1. Sì, che lo Spirito ci risvegli ad una vita più vasta e differente e apra gli occhi su quello che abbiamo sempre intuito e non ancora incontrato!

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    2. È dolcemente stupenda questa preghiera dello Spirito del Padre e del Figlio, ogni riga è vera e consolante, la frase che dice: come il seme che muore per ritrovare la vita e risvegliarsi ad una vita nuova ,vasta e differente che tutto abbraccia, è semplicemente fantastica😊

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  3. Le letture di questi giorni sono un ondata di amore di Dio per noi, mi colpisce come Egli abbia pensato di arricchire, illuminare, cambiare e inondare di luce la mia vita donandomi Gesù il suo figlio prediletto.È un dono grande, unico e prezioso e accoglierlo come tale non può che darmi gioia immensa , con Lui è tutto nuovo e bello Signore allarga il mio cuore a Te a Te che sei il mio re, pastore e agnello.

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    1. Si Gilda, è vero, la Parola di questi giorni, goccia a goccia, ci riempie di luce. Il Signore si prende cura di noi a 360°. Il riferimento al "Re, pastore e agnello", mi fa tuffare nella luce festosa dell'Apicalisse! Grazie

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  4. La bella preghiera allo "Spirito del Padre e del Figlio" è un mio libero adattamento da un testo di Anagarika Govinda. È un aiuto ad entrare nella preghiera. Lo Spirito che vive e rimane in noi è la vera guida alla preghiere e al nostro essere nel mondo ma non del mondo.

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  5. Lo spirito prevale quando faccio memoria di quello che ho beneficiato!
    Ed opero di conseguenza!
    Signore fammi sempre essere desto!

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  6. Leggo dall'hotel alta badia https://www.savoy-altabadia.it/it

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