Salmo del 23 maggio 2022

Facciano festa
Salmo 149, 4- 5

"4 Il Signore ama il suo popolo,
incorona i poveri di vittoria.

5 Esultino i fedeli nella gloria,
facciano festa sui loro giacigli".

Il Salmo 149 ha l'esultanza di un canto di guerra che si innalza per la liberazione del popolo. L'Israele biblico ha vissuto a più riprese questa situazione nella sua storia.  
Il canto si innalza anche quando la possibilità di vincita è remota perché il salmista è certo che il Signore combatte per il suo popolo e lo salverà dai nemici.

"Il Signore ama il suo popolo".
Tutti i popoli avevano degli dei "nazionali", a cui rivolgersi per difendere i confini.
Ma la certezza che sta a fondamento della fede del popolo dell'Alleanza si discosta da quella dei popoli confinanti perché Israele ha fatto esperienza di una liberazione quando ancora non era popolo, quando nessuno si sarebbe preso cura di un gruppo di schiavi, strappandoli dalla mani del più potente del tempo, il faraone.
L'amore di Dio per il suo popolo è un'esperienza concreta, di salvezza, di accompagnamento, di cura.

"Incorona i poveri di vittoria".
Nonostante la mancanza di forza e di mezzi, i poveri del Signore vincono; la vittoria che il Dio dei padri realizza per loro innalza ogni credente dalla polvere facendolo figlio.
Il Signore è forza e speranza del povero. È il suo rifugio, è il suo liberatore.
È il Signore che desiderano, giusto quello che serve a noi, perché quando siamo forti e sicuri non chiediamo aiuto a nessuno. È nel bisogno, nella povertà e nel limite che cerchiamo una mano che ci risollevi, e la fede biblica ci assicura che è già lì ad attenderci.

"Esultino i fedeli nella gloria".
Ecco come il salmo parla a me oggi: la guerra che mi lacera ogni giorno non è esterno, non è il conflitto con i fratelli ma contro i nemici del mio cammino spirituale: il peccato, la morte, la paura, i problemi mai risolti.
Nella fede posso cantare vittoria: certamente la fedeltà di Dio sarà mio scudo e mia corona.

"Facciano festa sui loro giacigli".
Il momento del banchetto corona la festa. Il giaciglio indica la classica posizione degli antichi che mangiavano sdraiati su particolari divani. Il salmista, fiducioso, invita già da subito a prepararsi alla festa.
Il Regno dei cieli, ripete continuamente il Vangelo, è un banchetto festoso, a cui tutti siamo invitati.
La fede di oggi mi fa pregustare nel presente la festa che il Signore prepara. Già lo gusto come Padre e Madre e mi ritrovo ad essere nutrita da questo amore.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di At 16, 11-15
Commento del 27/05/2019

e Commento del 10/05/2021

Salmo 149
Commento del 26/08/2019

Vangelo di Gv 15, 26-16,4
Commento del 18/05/2020

Commenti

  1. "Il Signore ama il suo popolo,
    incorona i poveri di vittoria".
    Il Signore è la mia forza.
    Il Signore è il mio canto.
    Il Signore è la mia vittoria.
    "Il Signore ama il suo popolo,
    incorona i poveri di vittoria".
    Il Signore ama.
    Il Signore incorona i poveri.
    Il Signore mi fa vincitore.
    "Il Signore ama il suo popolo,
    incorona i poveri di vittoria".
    È Signore del suo popolo.
    Il popolo appartiene al Signore.
    I poveri sono suo popolo.
    "Il Signore ama il suo popolo,
    incorona i poveri di vittoria".

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  2. Questo è un onore per tutti i suoi fedeli.
    L'appartenenza,il lodare,avere sempre nel cuore e professare il SUO nome è garanzia di qualità e perseveranza nell'Ascolto della SUA Parola.
    E' garanzia di qualità di vita,quella vera!
    Fa che possa sempre prestarti ASCOLTO!
    AMEN

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