Salmo del 21 maggio 2022
"1 Salmo. Per il rendimento di grazie.
2 Acclamate il Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza.
3 Riconoscete che solo il Signore è Dio:
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo".
Il titolo di questo cantico già parla:
"Salmo. Per il rendimento di grazie".
È stato scritto per rendere grazie al Signore, per restituire grazie alla Grazia che raggiunge e ci fa nuovi!
Rendere grazie porta bene e felicità. Rendere grazie è il modo più profondo per dirigere il proprio cuore verso la vita.
Ed è esperienza di bellezza e pace entrare nella riconoscenza di ciò che si è.
Iniziare a pregare con parole così apre il cuore a riconoscersi graziati e ripieni di doni, che un attimo prima non vedevamo.
Grazie allo Spirito che ci suggerisce la riconoscenza e la lode!
"Acclamate il Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza".
Acclamare, cioè vivere con entusiasmo la presenza del Signore. Che bella cosa essere coinvolto con entusiasmo in una esperienza spirituale.
È un dono che voglio chiedere al Signore specie per i giorni grigi o quelli nei quali la routine vorrebbe spegnere la luce e tutto ricade in un non senso che stanca prima di tutto me.
Servire nella gioia è il modo liturgico di fermarsi alla presenza del Signore e dei fratelli e scoprirli parte di me, importanti, necessari, familiari.
Servire, prendersi cura, dare attenzione: sono tutti sinonimi concreti dell'amore. Stare alla presenza del Signore esultando per il suo amore e la sua tenerezza è il modo più vero di incontrare il Dio Padre e Madre che ha a cuore la mia vita.
"Riconoscete che solo il Signore è Dio".
Io non sono Dio, io posso solo rimettere nelle sue braccia i pesi che oggi mi soffocano, che avevo pensato di accollarmi, ma che non riesco più a sopportare.
Tutto è nelle mani del Signore: questo dico quando la fede sovrasta le mie paure, quando mi arrendo al Dio vero che distrugge i miei idoli.
L'abbandono filiale non è scontato, anzi è ben difficile per noi "adulti" abituati a farcela da soli, a rimboccarci le maniche sempre, anche quando le forze sono al lumicino.
"Egli ci ha fatti e noi siamo suoi".
È uno dei versetti più belli di tutto il salterio. Lo ripeto spesso per trovare conforto e coraggio.
Ci ha fatto non per opprimerci da pesi enormi, per abbandonarci a noi stessi, come se dovesse forgiarci alle difficoltà. Che aguzzino farebbe questo?
Dio è Padre, sa bene i nostri limiti e l'angoscia che affievolisce le nostre possibilità.
Siamo suoi!
Mi sento in compagnia e custodita sapendo di essere così legata al Signore.
"Suo popolo e gregge del suo pascolo".
Non solo io, tutti i miei fratelli sono suoi! E la sofferenza che mi circonda, che sento nelle viscere come madre di tanti amici e a cui non posso dare sollievo, diventa un giogo più leggero da portare.
Il Signore è il mio pastore. Il Signore ha cura di noi suo "gregge".
Da questa preghiera nasce il rendimento di grazie, nuova preghiera finalmente più serena. Tutto rimettiamo nelle mani dell'unico che è Dio, Padre e Pastore della nostra vita.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di At 16,1-10
Commento del 08/05/2021
Salmo 100 (99)
Commento del 25/05/2019
Vangelo di Gv 15,18-21
Commento del 16/05/2020
"Riconoscete che solo il Signore è Dio:
RispondiEliminaegli ci ha fatti e noi siamo suoi".
Silenzio accogliente per questa Parola.
Passa tra le mie labbra, si ferma nel cuore, ed è pace.
La ripeto assaporandola.
"Riconoscete che solo il Signore è Dio:
egli ci ha fatti e noi siamo suoi".
Il Signore è Dio.
Il Signore è Padre e Madre.
Il Signore è Vita.
"Riconoscete che solo il Signore è Dio:
egli ci ha fatti e noi siamo suoi".
Il suo amore ci ha fatti.
Noi siamo suoi.
Ora so.
"Riconoscete che solo il Signore è Dio:
egli ci ha fatti e noi siamo suoi".
--servite il Signore nella gioia--
RispondiEliminaSempre
anche quando è brutto tempo,le cose vanno contro le mie previsioni
sempre
Il Signore mi guida e mi dà forza ,mi devìa dai miei propositi e mi conduce verso lidi piani e mi fa toccare con mano,la SUA presenza in chi ha bisogno di me e di quello che posso dare,fare!
Grazie
Mi basterebbe un granello di senape di fede per poter spostare le montagne....
RispondiEliminaPorgi a me l’orecchio,
vieni presto a liberarmi.
Sii per me la rupe che mi accoglie,
la cinta di riparo che mi salva. Mi affido alle tue mani Signore.(salmo 31)