Prima lettura del 4 maggio 2022
Andarono di luogo in luogo
At 8, 1-8
Uomini pii seppellirono Stefano e fecero un grande lutto per lui. Sàulo intanto cercava di distruggere la Chiesa: entrava nelle case, prendeva uomini e donne e li faceva mettere in carcere.
Quelli però che si erano dispersi andarono di luogo in luogo, annunciando la Parola.
Filippo, sceso in una città della Samarìa, predicava loro il Cristo. E le folle, unanimi, prestavano attenzione alle parole di Filippo, sentendolo parlare e vedendo i segni che egli compiva. Infatti da molti indemoniati uscivano spiriti impuri, emettendo alte grida, e molti paralitici e storpi furono guariti. E vi fu grande gioia in quella città".
"Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi" (Gv 15, 20): con queste parole Gesù preparava il cuore dei discepoli al loro destino di seguaci, non di un uomo arrivato ed esaltato da tutti, ma del crocifisso, di uno scomunicato dalla religiosità ebraica del tempo.
E' necessario fare un passaggio per seguire il Risorto: accettare il fallimento e la riprovazione degli altri, rischiare la sua persecuzione e la morte.
Nel libro degli Atti degli Apostoli sono raccontati tanti processi e persecuzioni che sembrerebbero la fine della comunità primitiva, ma diventano l'inizio di una nuova consapevolezza e di una fecondità donata dallo Spirito. Infatti persecuzione e missione evangelizzatrice vanno di pari passo.
"Sàulo intanto cercava di distruggere la Chiesa: entrava nelle case, prendeva uomini e donne e li faceva mettere in carcere".
Abituati a pensare a Paolo come al più grande missionario del cristianesimo, ci viene difficile soffermarci sul prima, sul suo inizio di persecutore feroce.
Il suo nome ebraico è Saulo, e quello greco è Paolo, essendo di doppia cittadinanza, di doppia cultura; insomma, un vero e proprio ponte tra i due mondi!
Ebreo osservante, fariseo radicale, Saulo vede nella nuova fede un pericolo per la religione dei padri e con zelo, che rasenta il fanatismo, si butta in prima persona nella persecuzione dei nuovi credenti.
Sarà il Signore stesso a conquistarselo e a rimetterlo in cammino sulla via che lui gli avrebbe indicato.
"Quelli però che si erano dispersi andarono di luogo in luogo, annunciando la Parola".
Luca ci mostra l'altro lato della medaglia: persecuzione e dispersione sono occasione provvidenziale per diffondere il Vangelo.
Paolo ancora non si è convertito ma la sua azione persecutoria diventa insolitamente la causa per predicare il Cristo lontano da Gerusalemme.
Molto bella l'intuizione di Silvano Fausti, gesuita e biblista, che traducendo la parola "dispersione", parla di "disseminazione".
Per non rimanere solo, Gesù era stato il seme caduto in terra affinché il frutto della vita nutrisse l'umanità (cfr. Gv 12, 24-26).
I discepoli, pronti a perdere tutto, vengono seminati dallo Spirito che si serve della persecuzione per vincere le loro paure e per fare arrivare al mondo la bella notizia dell'amore di Dio.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di At 8, 1-8
Commento del 08/05/2019
Salmo 66, 1- 9
Commento del 22/04/2021
Vangelo di Gv 6, 35-40
Commento del 22/04/2021
Sarà il Signore stesso a conquistarselo e a rimetterlo in cammino sulla via che lui gli avrebbe indicato.
"Quelli però che si erano dispersi andarono di luogo in luogo, annunciando la Parola".
Luca ci mostra l'altro lato della medaglia: persecuzione e dispersione sono occasione provvidenziale per diffondere il Vangelo.
Paolo ancora non si è convertito ma la sua azione persecutoria diventa insolitamente la causa per predicare il Cristo lontano da Gerusalemme.
Molto bella l'intuizione di Silvano Fausti, gesuita e biblista, che traducendo la parola "dispersione", parla di "disseminazione".
Per non rimanere solo, Gesù era stato il seme caduto in terra affinché il frutto della vita nutrisse l'umanità (cfr. Gv 12, 24-26).
I discepoli, pronti a perdere tutto, vengono seminati dallo Spirito che si serve della persecuzione per vincere le loro paure e per fare arrivare al mondo la bella notizia dell'amore di Dio.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di At 8, 1-8
Commento del 08/05/2019
Salmo 66, 1- 9
Commento del 22/04/2021
Vangelo di Gv 6, 35-40
Commento del 22/04/2021
"Quelli però che si erano dispersi andarono di luogo in luogo, annunciando la Parola".
RispondiEliminaDispersi per annunciare.
Perseguitati perché la Parola
non di fermi.
È la storia missionaria
dei discepoli di Gesù.
"Quelli però che si erano dispersi andarono di luogo in luogo, annunciando la Parola".
Precari in questo mondo,
in cammino verso il meglio promesso.
Pellegrini di luogo in luogo per seminare speranza.
Annunciatori della Parola
per portare ovunque la scoperta di un Amore ricevuto in dono.
"Quelli però che si erano dispersi andarono di luogo in luogo, annunciando la Parola".
Dispersi ma fiduciosi.
In cammino gioiosi.
Annunciatori instancabili.
"Quelli però che si erano dispersi andarono di luogo in luogo, annunciando la Parola".
E vi fu grande gioia in quella città
RispondiEliminaSempre quando si vive di Cristo c'è solo,si solo Gioia!
Ma com'è duro inchioccarselo,
quasi a volerci far male;
aiutiamo,aiutiamoci,siamo aiutati a fare il bene
SOLO QUESTO
è gioia!
"...E vi fu grande gioia..."
RispondiEliminaOgni giorno è un giorno nuovo con Te Signore:
una presenza da godere,
una grazia da vivere come figli amati e liberati