Prima lettura del 2 settembre 2025

Figli della luce e figli del giorno
1Ts 5,1-6.9-11

"Riguardo ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; infatti sapete bene che il giorno del Signore verrà come un ladro di notte. E quando la gente dirà: «C’è pace e sicurezza!», allora d’improvviso la rovina li colpirà, come le doglie una donna incinta; e non potranno sfuggire. Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, cosicché quel giorno possa sorprendervi come un ladro. Infatti siete tutti figli della luce e figli del giorno; noi non apparteniamo alla notte, né alle tenebre. Non dormiamo dunque come gli altri, ma vigiliamo e siamo sobri. Dio infatti non ci ha destinati alla sua ira, ma ad ottenere la salvezza per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. Egli è morto per noi perché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui. Perciò confortatevi a vicenda e siate di aiuto gli uni agli altri, come già fate".

Cristo è sempre una sorpresa nella nostra vita. È sorprendente il suo amore immeritato per noi, è sorprendente ogni suo gesto di perdono, ogni Parola di luce che, ad ascoltarla, apre uno spiraglio nelle tenebre di questo mondo.
Se tutto ciò ci stupisce, quanto più sarà sorprendente il suo ritorno! Da qui l'invito alla vigilanza, a stare svegli, per cogliere con gioia l'esperienza del suo essere vivo e presente in mezzo a noi. 
Cristo non farà mai parte della nostra routine. Il nostro cuore deve essere pronto a lasciarsi sorprendere. 
Torna con insistenza questa convinzione nelle lettere di Paolo, sempre attento a scuotere i credenti dal letargo di una fede data per scontata che è lenta ad aprirsi alla luminosa novità del Vangelo. 

 "Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno possa sorprendervi come un ladro".

È un'affermazione che esce dal già detto, dal pessimismo imperante che vede tutto coperto da tenebre fitte.
Il nuovo stile di vita, sobrio e vigilante, rende capaci di vera attesa, di scorgere l'alba che arriva facendo retrocedere la notte.
I discepoli di Gesù sono coloro che camminano nella luce che ha fatto irruzione nel mondo, forse non accolta, forse non riconosciuta, forse non nel momento migliore, ma sicuramente con la potenza del Padre: "Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo" (Gv 1, 9). 
E il giorno del Signore non è più da temere, come se dovesse coglierci in errore. Sarà il giorno della pienezza, della gioia, della fine di ogni ombra!

"Voi tutti infatti siete figli della luce e figli del giorno". 

C'è già stato il passaggio dalle tenebre alla luce, in Cristo e nella sua Pasqua, e noi ci siamo dentro. Il Battesimo ne è il segno attualizzato. 
È bello il nostro nuovo modo di essere: "figli della luce e figli del giorno". Ce lo dovremmo ricordare più spesso!
I figli del giorno non dormono, non sono annebbiati per non affrontare la realtà. 
Essere coscienti e consapevoli del nuovo che si vive, è un compito a cui dobbiamo richiamarci a vicenda. E non solo nelle nostre riunioni, ma specialmente e più profondamente, davanti agli eventi tragici e per affrontare la morte di chi amiamo, che ci prova e ci prostra.

"Noi non siamo della notte, né delle tenebre". 

Una presa di distanza importante: luce e tenebre si evitano. La presenza di una esclude l'altra. Così è nella vita di chi ha dato la sua fiducia e il suo amore al Cristo e ha lui come orizzonte e meta.
Apparteniamo alla Luce, non siamo schiavi delle tenebre: questa certezza deve diventare un mantra che ci tiene attenti e capaci di discernere le cose fondamentali nella nostra vita.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di 1Ts 5,1-6.9-11
Commento del 31/08/2021

Salmo 27 (26),1
Commento del 25/03/2024

Vangelo di Lc 4,31-37
Commento del 03/09/2024

Commenti

  1. "Voi tutti infatti siete figli della luce e figli del giorno".
    Luce è vita.
    Giorno è incontro.
    Figli del Padre,
    figli della luce,
    figli del giorno.
    Meraviglioso
    essere figli così.

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    Risposte
    1. Si, meravigliosa la luce di Dio ! Tanto meravigliosa che la si vede anche nel buio più profondo!🙏

      Elimina
  2. Non dormiamo dunque come gli altri!
    Per me è evidente una esortzione a confrontarsi ogni giorno con la PAROLA!
    Da cui traggo SOLO benefici per il mio "cuore "e per chi incontro.......

    COME SI FA A SOPRAVVIVERE SENZA DI ESSA?
    Infatti le divisioni,sopraffazioni,litigi,soprusi,liti.............sono frutto del NON ASCOLTO.
    Signore ti prego;rivitalizza ilTUO seme,in ognuno di noi,sempre!
    Amen

    RispondiElimina

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