Vangelo del 23 settembre 2025
"In quel tempo, andarono da Gesù la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla.
Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti».
Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica»".
Gesù ha una idea di famiglia basata sulla realtà dello Spirito: ciò che rinsalda i legami è l'ascolto della Parola di Dio.
Il popolo della Bibbia nasce e cresce come comunità se l'ascolto sta alla base del suo cammino. Così i discepoli di Gesù possono dirsi tali se si sintonizzano su una Parola che li fa uscire dall'egoismo e li apre all'altro da sé.
L'ascolto è la via maestra per entrare nel Regno, sintonizza su una preghiera di comunione, è il nutrimento del discernimento per la ricerca del bene comune.
Questo compito si era scelto Gesù: annunciare l'amore a tutti, indirizzare lo sguardo dei discepoli sul Padre, mostrare le sue opere che da profezie si fanno miracoli quotidiani.
"In quel tempo, andarono da Gesù la madre e i suoi fratelli".
Gesù ha lasciato la sua casa di Nazareth in Galilea per vivere la sua missione di predicatore itinerante in ogni luogo della Palestina e dei territori confinanti.
È un cammino determinato e instancabile, volto ad una famiglia più grande, una comunità fatta di esclusi dalla religione, di malati allontanati dalla società civile, di poveri e sofferenti che cercano conforto e aiuto.
La madre e i suoi familiari lo cercano, forse ancora non coscienti di questa missione allargata. Ma anche in Maria, che secondo il vangelo di Luca è la prima degli ascoltatori di Gesù, la discepola perfetta, si nota questo desiderio di capire, di ascoltare, di entrare in una mentalità che non è la nostra, ma affascinante per l'annuncio del mistero di Dio.
"Ma non potevano avvicinarlo a causa della folla".
La folla spesso diventa un ostacolo intorno a Gesù, un'onda che sembra travolgerlo. Eppure il Maestro non evita gli affamati e gli oppressi e promette ristoro a tutti (cfr. Mt 11,28).
Grandi masse accorrono a lui per aver sentito che finalmente c'è chi dimostra grande misericordia verso quelli che lo avvicinano e anche perché la sua Parola porta vita, luce, gioia.
Così Maria e i fratelli di Gesù devono dimenticare il loro ruolo parentale, mischiarsi alla folla, diventare semplici ascoltatori.
Mettersi alla sequela del Maestro è la via per entrare nel Regno. Questa è la nostra grande consolazione: non apparteniamo alla sua famiglia d'origine, ma siamo tutti invitati, tutti accolti nella grande comunità dei figli, dal Figlio del Padre e fratello dell'umanità.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Esd 6, 7-8.12b.14-20
Commento del 26/09/2023
Salmo 122 (121),4-5
Commento del 08/11/2024
Commento del 08/11/2024
Vangelo di Lc 8,19-21
Commento del 20/09/2022
“Quando i non-credenti vedono che anche noi desideriamo quello che loro desiderano e che aspiriamo alle stesse cose, e cioè comandare ed essere onorati, come potranno ammirare il cristianesimo"?
RispondiEliminaStamattina mi è capitato di leggere quest'affermazione di S.Giovanni Crisostomo......e la dice lunga sul nostro modo di rapportarci con le cose che passano...quelle del mondo...direbbe S.Paolo.
Bene strigliate di testa.....
Bene fare mea culpa.....poi!?
Fa che io sia permeato dai TUOI insegnamenti,funzionali a me stesso,non a TE!
Amen
"Ma non potevano avvicinarlo a causa della folla".
RispondiEliminaGesù e la folla.
Non è uno snob.
Non fugge la folla.
Non si sente superiore.
Non disprezza la folla.
Gesù e la folla.
Cerchiamo
RispondiEliminaTe Signore
per trovare
un Padre
ed essere consolati