Salmo del 16 settembre 2025

Non lo posso sopportare 
Sal 101 (100),3-5

"3 Non sopporterò davanti ai miei occhi azioni malvagie,
detesto chi compie delitti: non mi starà vicino.

4 Lontano da me il cuore perverso,
il malvagio non lo voglio conoscere.

5 Chi calunnia in segreto il suo prossimo
io lo ridurrò al silenzio;
chi ha occhio altero e cuore superbo
non lo potrò sopportare".


Il Salmo 101 celebra amore e giustizia, segni inconfondibili della presenza del Signore in mezzo al popolo. Essere capaci di vedere e gestire la propria vita e il benessere dei fratelli alla luce dell'amore e della giustizia, è il massimo della sapienza. Per questa via è ovvio tenersi alla larga da chi agisce per solo tornaconto, che lede i diritti degli altri con violenze e soprusi.  
Sullo sfondo del Salmo si intravede il Messia, l'unico vero Re che realizzerà con fedeltà il progetto del Padre a favore dell'umanità intera. 

"Non sopporterò davanti ai miei occhi azioni malvagie,
detesto chi compie delitti: non mi starà vicino".

Come il salmiista davanti ad efferatezze che spezzano vite già fragili e indifese, bisogna esprimere la propria distanza, romoere con malvagità che vengono perpetrate alla luce del sole.
Un triste proverbio ci ricorda che chi va con lo zoppo alla fine zoppica anche lui. Detestare il male è necessario per non farsi sedurre ed irretire, evitando che l'occasione ci renda ladri. 

"Lontano da me il cuore perverso,
il malvagio non lo voglio conoscere
".
In fondo il Salmo stigmatizza chi fa affari con gente tutt'altro che onesta. 
Tenersi lontano da chi opera il male è parte dell'attenzione necessaria al credente, già suggerita dal Salmo 1, l'incipit al cammino di ascolto e sapienza che la ricchezza dei 150 Salmi trasmettono.
Non si può stare con un piede in due staffe, non è possibile appoggiare chi uccide e violenta la dignità umana, senza farsi complice di guerrafondai e tiranni.

"Chi calunnia in segreto il suo prossimo
io lo ridurrò al silenzio;
chi ha occhio altero e cuore superbo
non lo potrò sopportare".

Non partecipare al chiacchiericcio, che sfocia in calunnia, bullismo e fango su chi viene distrutto socialmente e interiormente, ha la stessa portata distruttiva di un'uccisione, lenta e inesorabile.
Fare gesti concreti che vanno anche contro governi iniqui, con coraggio e determinazione, protegge la dignità di ogni persona, fa crescere la fraternità umana e la consapevolezza che il mio bene personale non può prescindere da quello di un altro essere umano come me.
Oggi, per la grande diffusione di notizie, siamo subissati da valanghe di crimini contro intere popolazioni, assistiamo sgomenti alla più cruda determinazione a distruggere popoli inermi, ad affamare bambini che hanno solo il demerito di essere nati in uno stato tiranno.
La Scrittura sveglia le coscienze offuscate dalla propaganda dei potenti e il Salmo diventa quanto mai attuale nel richiamarci alla responsabilità civile e religiosa, a farci dire unanimi: "non lo posso sopportare"!
La Chiesa tutta, e personalmente i cristiani, che in Gesù rifiutano la violenza e il male, devono alzare la voce per la difesa di ogni persona.
Tutti i sofferenti non sono estranei a noi, ma fratelli, sorelle, figli e madri, da salvaguardare, difendere e portare alla vita.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Salmo 101 (100),1-2
Commento del 18/09/2023

Vangelo di Lc 7,11-17
Commento del 13/09/2023

Commenti

  1. Chi calunnia in segreto il suo prossimo!
    Ti prego per chi non sa,non ha consapevolezza di quanta sofferenza arreca facendo chiacchiericcio su un fratello.............
    Sembra poco,come atto(sono solo parole)...ma è latente e fa male...penetra!
    Ti prego

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  2. "Lontano da me il cuore perverso,
    il malvagio non lo voglio conoscere".
    Per non cadere nella logica
    del "fanno tutti così".
    Per chiamare il male
    con il suo nome.
    Per fuggire l'illusione
    di inventarsi una propria giustizia.

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