Vangelo del 13 settembre 2025
"In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo.
L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda.
Perché mi invocate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico?
Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia. Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene.
Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la distruzione di quella casa fu grande»."
La vita non è una teoria, né uno spettacolo da guardare di sfuggita, stando comodi su un divano. La vita è composta di fatti, di scelte, di decisioni, spesso faticose perché ci toccano profondamente e determinano il benessere di chi ci sta vicino.
La pagina del Vangelo di Luca che meditiamo ci dà una direzione prioritaria perché non tutto è saggio percorrere.
Purtroppo siamo bombardati da parole vuote e senza vita, da un turbinio di opinioni che tirano da una parte all'altra, secondo la convenienza politica ed economica di chi ci manovra.
Il discepolo di Gesù costruisce mattone su mattone sulla roccia di una Parola vera e sperimentata: quella di Dio.
"Perché mi invocate: «Signore, Signore!» e non fate quello che dico?".
Parlare e non fare, non è nello stile di Gesù, perché non è il modo di fare del Padre.
Il Logos del Padre sono le Parole che, al solo pronunciarle, hanno creato l'universo, hanno reso possibile la nascita di un giardino che accogliesse la vita nostra e di tutte le creature.
Così per Gesù la Parola è vita in potenza, seme che fa frutto, lievito che fermenta la pasta, acqua viva che porta fecondità, verità che sostiene scelte e decisioni per il bene. Proclamare e non fare, usare parole per camuffare la volontà di non impegnarsi per i più deboli, è falsità di politici, è ipocrisia che uccide.
La fede è per la vita, è alzare la voce e gridare per realizzare la pace, per fermare le guerre, per denunciare genocidi e violenze, per smascherare ipocriti ragionamenti, così come faceva Gesù.
"Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia".
Parole messe in pratica, cioè incarnate nella vita semplice di ogni giorno, diventano sostegno e forza al nostro faticoso cammino in questo mondo.
A cosa è simile chi ascolta la Parola? A Gesù stesso! Questo scavare "molto profondo" è quello che lui ha fatto sintonizzandosi continuamente col Padre, in un vero ascolto accogliente della sua volontà.
Egli ci mostra nei suoi gesti, nelle sue parole quanto essere ancorati alla roccia della salvezza sia la sola strada per sopportare persecuzioni, fallimenti, accuse ingiuste e addirittura la morte.
Lui, casa stabile in cui tutti trovano rifugio e sicurezza, ha scavato molto profondo, ed è fondato nell'intimità, nel cuore del Padre.
In quel profondo, che ci è stato rivelato in "gesti e parole intimamente connessi" (Dei Verbum), troviamo la certezza che non vacilla, radichiamo il nostro vissuto sapendo che nessuna tempesta potrà strapparci dalla dimora della Vita.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di 1Tm 1,15-17
Commento del 16/09/2023
Salmo 113 (112),5-6
Commento del 14/05/2025
Vangelo di Lc 6,43-49
Commento del 10/09/2022
Uomo esprime ciò che dal cuore sovrabbonda.
RispondiEliminaSempre.
Ira o docilità.
Lotta
Fai prevalere il buono,il bello
Quello che edifica...un saluto caloroso,un consiglio, una pacca sulle spalle,un dare...la mano
Amen
"Perché mi invocate: «Signore, Signore!» e non fate quello che dico?".
RispondiEliminaDonami Signore unità di cuore e di bocca.
Apri le mie labbra all'invocazione sincera.
Apri il mio cuore all'amore sincero, che sceglie di fare il bene.