Vangelo dell'8 ottobre 2025

In un luogo a pregare
Lc 11,1-4

"Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
“Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione»".

Vedere Gesù pregare fa nascere nei discepoli il desiderio di imparare a pregare allo stesso modo, nello stesso spirito. C'è una differenza che salta subito ai loro occhi tra le tante preghiere che i discepoli conoscevano bene come pii ebrei, e il modo unico e nuovo del Maestro.
Gesù è rivolto costantemente al Padre e certamente nella preghiera questa relazione traspariva e si esprimeva al massimo. Nessuna paura, timore reverenziale, diffidenza o separazione, ma fiducia, tenerezza, accoglienza, familiarità, caratterizzano lo stile di preghiera di Gesù. Eliminata la solennità del tempio, la rispettosa distanza, il linguaggio alto e ben calibrato, l'osservanza pedissequa dei precetti, l'ossessione di sbagliare il culto, rimane la preghiera di chi si fida, di chi si mette in ascolto del Padre che sussurra amore.

"Gesù si trovava in un luogo a pregare". 
Interessante nota di Luca: Gesù è in un luogo, non importa quale, non importa dove. Non c'è solo il Tempio o i luoghi sacri per la preghiera. Qualunque luogo va bene per Gesù e questo è il primo insegnamento per noi.
Sembra un'annotazione da poco questa, ma Luca sposta l'epicentro del culto dal tempio al luogo di permanenza del Figlio, dai sacerdoti e Leviti separati dagli altri per la lode a Dio, all'uomo Gesù, né sacerdote né consacrato (come ad esempio i nazirei), né fariseo né scriba.
Egli si intrattiene e scandisce la sua giornata parlando faccia a faccia col Padre.
La preghiera si fa accessibile, il rapporto quotidiano, la possibilità di parlargli è  aperta a tutti i figli.
Un'indicazione del genere traspare dal detto di Gesù: "Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro" (Mt 18,20). 
Il nuovo luogo sono i discepoli in preghiera e  Gesù nel mezzo!
"Quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare»". 
Questa è una buona notizia: a pregare si può imparare! 
Torna in mente il grido di Paolo: "Lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente" (Rm 8,26).
Gesù figlio del Padre ci insegna a pregare da figli, a rivolgerci non ad un Dio sconosciuto, ma al Padre, con fiducia, in modo familiare.

"Come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli".
Ogni maestro aveva il compito di insegnare ai suoi discepoli; l'arte della preghiera è un riflesso di ciò in cui si crede. 
Il Battista, maestro dell'attesa, precursore del Messia, avrà insegnato a pregare in questo senso, come gli antichi profeti, con pazienza e speranza. 
Ma la preghiera di Gesù va' oltre, segna uno spartiacque tra l'antico modo di intendere Dio e la Buona Notizia. Non è  solo il volto di Dio a cambiare in quello di Abbà, alla lettera papà, ma cresce un nuovo volto per noi che passiamo da seguaci in un tempio, a figli, considerati, amati, ascoltati nel luogo del riposo e della nostra gioia.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Gio 4,1-11
Commento del 11/10/2023

Salmo 86 (85),5-6
Commento del 25/02/2023

Vangelo di Lc 11,1-4
Commento del 06/10/2021

Commenti

  1. "Gesù si trovava in un luogo a pregare".
    Vedere Gesù pregare.
    Immaginare Gesù pregare.
    È scuola di preghiera.
    I suoi sentimenti di figlio.
    Scoprirsi fratello di tutti.
    La sua esperienza del Padre.
    È bello guardare Gesù pregare.

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  2. Insegnare............a pregare!
    Si
    Ma è bello ,travolgente;
    fermarsi,appartarsi,trovare un momento di "raccolta"....delle proprie vicissitudini e trasformale inBello,in Fiducia,in Speranza ;con davanti SOLO TE!
    Fallo sempre,con me!
    Amen

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