Seconda lettura di domenica 21 settembre 2025
"Figlio mio, raccomando, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio. Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità.
Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti. Questa testimonianza egli l’ha data nei tempi stabiliti, e di essa io sono stato fatto messaggero e apostolo – dico la verità, non mentisco –, maestro dei pagani nella fede e nella verità.
Voglio dunque che in ogni luogo gli uomini preghino, alzando al cielo mani pure, senza collera e senza contese".
Il bene di tutti è al centro del volere di Dio e della preghiera della comunità dei discepoli di Gesù. Al cuore del brano della prima lettera a Timoteo che oggi meditiamo c'è questa verità che risponde ai nostri dubbi, alla paura che Dio non possa interessarsi di tutti noi.
Chiedere che "possiamo condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio", significa che il bene comune è necessario ad un autentico spirito di pace e di fede.
Non possiamo rimanere sereni se i fratelli soffrono, se una parte del mondo subisce un genocidio, se si uccidono e affamato, per interessi aberranti, civili di ogni età, senza colpa, senza ragione.
Chiedere al Signore sapienza per chi governa le nazioni è sempre più urgente, è una preghiera gridata da cuori colmi d'angoscia per l'impotenza che incatena le nostre mani.
Chiedere al Signore sapienza per chi governa le nazioni è sempre più urgente, è una preghiera gridata da cuori colmi d'angoscia per l'impotenza che incatena le nostre mani.
"Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore".
Paolo aggiunge un'affermazione di una forza teologica straordinaria: non è solo anelito del nostro cuore, è desiderio di Dio che si unisce al nostro grido e lo muove per mostrare la sua salvezza.
La preghiera perché la guerra smetta, per la pace vera nel mondo, è voce sola che sentiamo riecheggiare nel Signore.
Non è solo pregare ma sentire nostra la sua volontà.
"Il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità".
Ecco rivelata in modo meraviglioso la volontà di Dio Padre: vuole tutti salvi e illuminati dalla forza della verità, cioè dal suo amore fedele ed eterno per noi.
Espressa così la volontà di Dio è una chiave di lettura per decifrare il senso della storia, la dignità dei popoli, il loro posto nella comunità dei salvati in cui tutti, proprio tutti sono voluti e amati.
Non comprendiamo disastri mondiali come quelli che viviamo, ci si stringe la gola anche ad esprimere preghiere per chi soffre. Eppure Paolo, che viveva tra persecuzioni e catture, ci spinge ad alzare al Signore "domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti" per tutti.
È per non perdere mai di vista che la salvezza dipende dal Signore, che nella sua volontà tutti giungano alla Vita e al suo Regno.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Am 8,4-7
Commento del 18/09/2022
Salmo 113 (112),5-6
Commento del 14/05/2025
Commento del 14/05/2025
Seconda lettura di 1Tm 2,1-8
Commento del 13/09/2021
Commento del 13/09/2021
Vangelo di Lc 16,1-8
Commento del 10/11/2023
Commento del 10/11/2023
Pregare è la porta necessaria, per formare un ❤️ docile.
RispondiEliminaLa contesa non esisterà....?!
Preghiamo sempre,apriamo il cuore alla mansuetudine.
Amen
"Dio vuole che tutti
RispondiEliminagli uomini
siano salvati".
Sia fatta la tua volontà,
come in cielo così un terra.
Tutto ciò che il Signore
vuole, lo compie.
Alleluia!