Prima lettura del 7 maggio 2025
At 8,1-8
"In quel giorno scoppiò una violenta persecuzione contro la Chiesa di Gerusalemme; tutti, ad eccezione degli apostoli, si dispersero nelle regioni della Giudea e della Samarìa.
Uomini pii seppellirono Stefano e fecero un grande lutto per lui. Sàulo intanto cercava di distruggere la Chiesa: entrava nelle case, prendeva uomini e donne e li faceva mettere in carcere.
Quelli però che si erano dispersi andarono di luogo in luogo, annunciando la Parola.
Filippo, sceso in una città della Samarìa, predicava loro il Cristo. E le folle, unanimi, prestavano attenzione alle parole di Filippo, sentendolo parlare e vedendo i segni che egli compiva. Infatti da molti indemoniati uscivano spiriti impuri, emettendo alte grida, e molti paralitici e storpi furono guariti. E vi fu grande gioia in quella città".
La persecuzione disperde i credenti di Gerusalemme. Sembra un dramma eppure era il colpo di provvidenza che ci voleva. Finalmente i discepoli si mettono in cammino verso gli estremi confini della terra!
Comincia così il cammino della Chiesa in missione, in uscita dallo stretto cortile del tempio, dalla ristrettezza di vedute della religione ebraica che non aveva compreso la veridicità della Parola di Gesù.
E' la chiesa che non si ferma nei confini tranquilli dell'ortodossia, che va per il mondo, che si lascia interrogare e mettere in discussione. E' la chiesa che ci ha insegnato a vivere Papa Francesco. E dove arriva l'annuncio della riconciliazione in Cristo, dell'amore senza limiti di Dio per noi, arriva la vita, la fecondità, la benedizione.
L'amore ha bisogno di essere annunciato, contagiato, secondo il bisogno che Gesù trasmette ai suoi prima della morte e dopo la risurrezione. Dalla sua Pasqua parte da Gerusalemme un fiume di compassione e benedizione che raggiunge tutte le terre del mondo.
"Filippo, sceso in una città della Samarìa, predicava loro il Cristo".
Per questo Filippo è in cammino, e per questo raggiunge le varie città.Centro della predicazione è il Cristo, manifestazione universale dell'amore gratuito ed immeritato per tutti.
L'annuncio è il compito e la gioia per ogni apostolo del Signore, che ama Dio e l'umanità sinceramente.
"E le folle, unanimi, prestavano attenzione alle parole di Filippo, sentendolo parlare e vedendo i segni che egli compiva".
Parola e segni accompagnano la nascita della fede di chi ascolta l'annuncio del Vangelo. Parola e segni sono la via di ogni evangelizzazione autentica.
La fede nasce e si nutre nell'ascolto attento, nella sequela dei testimoni, nel verificare i segni che la Parola profetica indica nel cammino.
"Infatti da molti indemoniati uscivano spiriti impuri, emettendo alte grida, e molti paralitici e storpi furono guariti".
Il Vangelo libera i cuori dal male, da ogni angoscia, dalla paura della morte. Quello che faceva Gesù, beneficando e guarendo da ogni condizione paralizzante gli uomini e le donne che incontrava, continuano a farlo i suoi discepoli.
Gli spiriti impuri, quelli che vorrebbero impedire l'azione di grazia, sono estirpati dall'umanità, impediti nella loro azione di morte sui figli di Dio.
"E vi fu grande gioia in quella città".
Grande gioia in chi ritrova la vita, in coloro che sono liberati da infermità e morte, in chi ha la possibilità di rimettersi in cammino sicuro della misericordia e del perdono di Dio.
La gioia incontenibile, che cambia il sapore dei giorni, è uno dei segni che accompagnano la Parola.
In "quella città" abitiamo noi, felici di aver ritrovato benedizione e benevolenza. La chiesa in uscita, estroflessa verso i bisognosi, gli insalvabili, i piagati dal male, continua l'azione del Cristo e a predicare lui, per offrire ristoro e gioia all'intera umanità.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di At 8,1-8
Commento del 04/05/2022
Salmo 66 (65),5-6
Commento del 17/04/2024
Vangelo di Gv 6,35-40
Commento del 26/04/2023
🙏🙏🙏🙏
RispondiEliminaSignore Gesù , fa che io non mi stanchi mai di bere la tua benevolenza affinché non mi stanchi mai di trasmetterla ai miei simili. Ti rendo grazie Signore! 🙏🙏🙏
Elimina"E vi fu grande gioia in quella città".
RispondiEliminaÈ detto per il passaggio di chi con Parola e segni annuncia il Vangelo.
Hanno bisogno
di questa gioia
il mio cuore,
la mia città,
i cuori di tutti,
tutte le città.