Vangelo del 26 aprile 2023
Tutto verrà a me
Gv 6, 35-40
"In quel tempo, disse Gesù alla folla:
«Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! Vi ho detto però che voi mi avete visto, eppure non credete.
Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno»".
Dopo il segno dei pani e dei pesci che, distribuiti, bastano ad una moltitudine, la folla accorre a Gesù chiedendo di avere "sempre questo pane" (Gv 6, 34).
Le Parole di Gesù sono il cibo vero che sazia la fame di vita dell'umanità in cerca di un nutrimento che sia per sempre.
Gesù è Salvatore perché il Padre è Salvatore.
"Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me".
Il Padre è la sorgente di ogni dono, l'autore di ogni cosa che vive e porta vita. Nelle sue mani è la vita di ogni vivente. Lui è il Creatore e lui se ne prende cura.
Per questo dà ogni cosa al Cristo. Dal Padre al Figlio affinché tutto venga attirato a lui.
La missione del Figlio è quella di essere calamita di ogni cosa, ago magnetico per ogni uomo e ogni donna in tempesta che in lui trova l'approdo.
Abbiamo bisogno di un Salvatore che ci tolga dalla dispersione per essere rialzati dalla morte.
È vera grazia l'essere attratti da Cristo, avere la possibilità di ascoltarlo, riconoscere la sua voce nella notte e ritrovare la rotta verso di lui.
"Colui che viene a me, io non lo caccerò fuori".
Com'è confortante la Parola! Davanti a questa affermazione di accoglienza totale e per tutti, il cuore si rigenera, riprende a battere normalmente, si riposa al sicuro.
Se avessimo temuto di non trovare un posto, Gesù conforta assicurandocelo (cfr. Gv 14, 2) perché il suo compito non è respingere, ma attrarre e custodire. Così si mostra l'inviato, così è il Padre. A lui si va con fiducia, con piena certezza di essere accolti, sempre e in ogni situazione.
"Perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato".
Senza timore di essere sminuito o non preso in considerazione, Gesù rivela la verità che lo abita. Egli non porta sé stesso, non vuole promuovere "il suo marketing", ha solo una meta: annunciare la volontà del Padre.
L'intenzione del Padre, la sua volontà, è sempre stata la stessa, sin dal primo giorno della Creazione ma nel Figlio tutto diventa palese, tutto "si spiega" davanti ai nostri occhi.
Chi guarda e ascolta Gesù vede la salvezza che si realizza senza condanne, senza rimproveri.
Attirati dall'Amore, veniamo portati al Padre che ci salva gratis. "Attirami, dietro te corriamo" (Ct 1, 4).
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di At 8, 1-8
Commento del 04/05/2022
Salmo 66, 1-9
Commento del 22/04/2021
Vangelo di Gv 6, 35-40
Commento del 21/04/2021
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di At 8, 1-8
Commento del 04/05/2022
Salmo 66, 1-9
Commento del 22/04/2021
Vangelo di Gv 6, 35-40
Commento del 21/04/2021
"Tutto ciò che il Padre mi dà,
RispondiEliminaverrà a me".
Io ti appartengo.
Noi ti apparteniamo.
Tutto ti appartiene.
Di tutti hai cura.
Di ognuno sei Padre.
"Tutto ciò che il Padre mi dà,
verrà a me".
chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete-
RispondiEliminaMi ha colpito la differenza ;
Chi VIENE non avrà fame
Chi CREDE non avrà sete
VENIRE E CREDERE
Venire da te mi sazia
Crede in TE non mi fa abbeverare ad altre fonti
Mi basti TU
Grazie