Prima lettura del 7 settembre 2023

Ci ha trasferiti nel regno del Figlio
Col 1, 9-14

"Fratelli, d al giorno in cui ne fummo informati, non cessiamo di pregare per voi e di chiedere che abbiate piena conoscenza della sua volontà, con ogni sapienza e intelligenza spirituale, perché possiate comportarvi in maniera degna del Signore, per piacergli in tutto, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio.
Resi forti di ogni fortezza secondo la potenza della sua gloria, per essere perseveranti e magnanimi in tutto, ringraziate con gioia il Padre che vi ha resi capaci di partecipare alla sorte dei santi nella luce.
È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre
e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore,
per mezzo del quale abbiamo la redenzione,
il perdono dei peccati".


Pregare per una comunità, pregare per una persona, è un moto del cuore e una cura pastorale. È questo che ci insegna Paolo con le preghiere che percorrono come una trama tutte le sue lettere.
"Non cessiamo di pregare per voi e di chiedere": si può essere pastori anche da lontano e in prigione, niente può bloccare la comunione dei santi e l'azione dello Spirito!
Nell'amore per i fratelli non ci sono limiti per servire, per stare vicini, per sostenere e confortare.
La certezza che sostiene è sempre una: il Padre è fedele, ascolta, libera e porta alla salvezza.

"È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre".
Le tenebre sono quelle forze che tutti nell'angoscia abbiamo subito. Ci sono schiavitù che hanno un potere opprimente sul nostro cuore, che trascinano lontano dalla luce e tengono nella morte.
Il Padre libera i suoi figli, anzi li ha già liberati! Liberando il Figlio dai legami del sepolcro ha decretato la fine di un potere che sembrava ucciderci tutti.
Non dobbiamo temere: l'amore di Dio vince, la luce si spalanca e le tenebre sono distrutte (cfr. Gv 1, 5).

"E ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore".
Liberati e custoditi: questo Paolo annuncia ai colossesi, per questo prega, per traghettarli nella sua stessa fede, per rendere presente in loro la gioia della risurrezione di Cristo.
Nel regno dell'amore di Dio nella speranza già ci siamo, già apparteniamo a questo Regno. È di grande consolazione e dà grande forza vivere sapendo che nulla potrà separarci dall'amore del Signore (cfr. Rm 8, 38-39).

"Per mezzo del quale abbiamo la redenzione,
il perdono dei peccati".

Non solo veniamo liberati dalle tenebre e dalle forze che sembrerebbero in un primo momento sopraffare il bene, ma veniamo redenti, mondati, risollevati da ciò che ci offusca gli occhi, che non ci fa godere dei doni del Padre.
Il nostro peccato personale e il limite che ci costituisce sono un intralcio perché non ci fanno credere all'amore incondizionato, alla misericordia infinita di Dio.
La buona notizia che Paolo e tutta la chiesa non si stancheranno mai di annunciare è la redenzione totale in Cristo, la liberazione dalla schiavitù del peccato e della morte, il perdono dei peccati per sempre.
Non c'è condanna, non c'è cammino a perdere, non c'è merito da spendere per conquistarsi i doni: tutto di noi vuole il Padre, tutto di noi lo ha, oggi, ora e sempre, nel perdono e nell'amore.
Mettiamoci in cammino felici e senza bagagli inutili: siamo stati trasferiti nel Regno del Figlio!

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Col 1, 9-14
Commento del 02/09/2021

Salmo 98 (97), 2-3
Commento del 06/05/2023

e Salmo 98 (97), 3b-4
Commento del 18/05/2023

Vangelo di Lc 5, 1-11
Commento del 03/09/2020

Commenti

  1. Per mezzo del quale abbiamo la redenzione
    TU
    hai questo potere,ci fai dono di questa grazia
    Grazie papà buono e misericordioso

    RispondiElimina
  2. "È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre
    e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore".
    Liberati dalle tenebre
    e trasferiti nel regno della Luce.
    La buona notizia risuona ancora nella mia vita.
    Le tenebre avevano un potere
    su di me.
    Ora non più.
    Ero lontano dal Regno del Figlio.
    Ora non più.
    Ero nelle tenebre.
    Ora non più.
    Ero incapace di entrare nel Regno.
    Ora non più.
    "È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre
    e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore".
    Alleluia!

    RispondiElimina

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