Salmo del 18 maggio 2023

Tutti i confini hanno veduto
Sal 98 (97),3b-4

"3 Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.

4 Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!"


Nonostante l'infedeltà del suo popolo, il Signore è fedele e la sua bontà si estende su tutte le generazioni: questo è il motivo che spinge alla lode e all'esaltazione del Dio salvatore di tutti. Il suo popolo Israele diventa parabola d'amore sotto gli occhi degli altri popoli.
Il Dio con tutti, da tutti va lodato e benedetto: questo è l'invito universale del Salmo 98.

"Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio".

Gli antichi pensavano che le loro divinità avessero potere solo entro i confini della loro nazione e riservassero solo ad una luogo le loro grazie.
E' un po' l'idea arcaica d'Israele, geloso del proprio Signore che riconosce come "Signore dei signori", dominante sulla miriade di dei adorati nei territori confinanti.
Ma la riflessione di fede porta il popolo biblico a riconoscere che egli è l'unico Dio vivo e vero di tutta la terra.
Chi ha creato tutto è il Signore di tutti ed ha autorità su tutti. Nessun confine può contenere e limitare Dio. Il suo amore è senza paletti, senza dogane, senza cittadinanza.
Inoltre il Salmo ci ricorda che la salvezza è evidente, è luce che rischiara la confusione, i dubbi, la diffidenza verso il Padre.
In tanti brani della Bibbia i pagani diventano testimoni della sua forza che non ha confini.
Non c'è nemico esterno o interno al cuore dei figli che possa prevalere.
Da tutti libera il Dio di Abramo, d'Isacco e di Giacobbe.

"Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!"

È l'invito di ogni credente che scopre di essere amato, è lode corale di una comunità: da ogni parte, fino alle estremità della terra, considerata piatta, la lode e la benedizione si innalzi nel nome del Signore.
La festa, per aver scoperto che il Signore è favorevole, investe l'intera umanità.
Il Signore non è nemico di nessun popolo, non libera Israele a discapito dei popoli vicini; è liberatore e datore di vita cosmico.
Nel nome del vero Signore non si fa guerra, perché lui stesso ha rinunciato a prevalere, ha deposto le armi della condanna per attrarre tutti a sé.
Ricordarcelo ogni giorno è il modo vero per aprirsi al dialogo interreligioso, per riconoscersi fratelli con ogni persona della terra e desiderare che l'acclamazione divenga festa universale.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di At 18,1-8
Commento del 13/05/2021

Salmo 98 (97)
Commento del 09/05/2021

e Commento al Salmo 98 (97),2-3a del 06/05/2023

Vangelo di Gv 16,16-20
Commento del 26/05/2022


Commenti

  1. Tutti i confini hanno visto
    Si
    Tutti
    Anch'io,vedo continuamente la TUA opera apportatrice di SEGNI di amore,letizia,pace,immensità nello sguardo verso l'altro,proeittato su di esso,per aiutarlo.
    QUESTO ed altro SEI.....
    Opera ancora in me,non lasciarmi col mio IO
    Amen

    RispondiElimina
  2. "Tutti i confini della terra
    hanno veduto
    la vittoria del nostro Dio".
    Senza confini:
    l'amore di Dio,
    la sua misericordia,
    la sua presenza,
    il suo Spirito,
    la sua salvezza.
    Tutti i confini vedono
    la vittoria del Signore.
    Ogni confine è superato.
    "Tutti i confini della terra
    hanno veduto
    la vittoria del nostro Dio".

    RispondiElimina

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