Seconda lettura di domenica 17 settembre 2023

Viviamo per il Signore
Rm 14,7-9

"Fratelli, nessuno di noi vive per se stesso e nessuno muore per se stesso, perché se noi viviamo, viviamo per il Signore, se noi moriamo, moriamo per il Signore.
Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore.
Per questo infatti Cristo è morto ed è ritornato alla vita: per essere il Signore dei morti e dei vivi".

Nella lettera ai Romani traspare la luce che viene dalla fede matura di Paolo, che ha fatto suo l'annuncio del Cristo incarnato. Si sente come ogni istante lo viva pienamente, quanto il presente sia per lui rivelazione dell'amore fedele del Padre.
Vita e morte, gioia e tristezza, fatica e riposo, pace e inquietudine: tutto l'esistente è degno di essere attraversato serenamente perché in esso si rivela preziosa la presenza dell'Amato.
Per il credente Paolo, la gloria dell'eterno trasfigura il presente rendendolo divino.

"Fratelli, nessuno di noi vive per se stesso e nessuno muore per se stesso".
Sarà che a sessant'ani si scopre che la cosa più bella della vita è vivere per chi si ama, ma mi fanno sempre rabbrividire quegli slogan sui social che sbandierano la necessità di "vivere per se stessi" o "Sii egoista: la persona più importante sei tu".
C'è bisogno pure di essere incitati a farlo!
E' una follia non riconoscere quando il nostro ego tenda ad azzerare chiunque altro, a rinchiudersi nell'illusione mortale di una solitaria comfort zone!
Al giorno d'oggi viene esaltato questo modo di vivere, ma ogni volta provo compassione per la solitudine e la miseria di chi si è arreso alla difficoltà di relazionarsi con i suoi simili.
La mia vita non può essere solo il mio ego soddisfatto. Non ha senso campare solo per questo.
L'apostolo lo afferma chiaramente: nessuno può veramente vivere così!
Tutta la foga dell'evangelizzazione di Paolo, la sua corsa verso il prossimo, l'instancabilità di annunciare la salvezza universale, è la prova che lui ci credeva veramente e non ha vissuto per se stesso, e non è morto per se stesso!

"Perché se noi viviamo, viviamo per il Signore, se noi moriamo, moriamo per il Signore".
Scrivendo ai cristiani di Roma, amati da Dio e che a loro volta amano Dio in Gesù Cristo, Paolo esalta la bellezza del vivere per chi "si" ama e per chi "ci" ama. Un padre e una madre vivono per i figli, l'innamorato vive per l'amata e viceversa.
L'essere per l'altro è ciò che dà forza alla nostra vita, quel gusto che non si trova in nient'altro, il senso che ci sfugge se guardiamo altrove. Chi ha conosciuto Gesù e l'amore di Dio per noi, vive pienamente e muore serenamente.

"Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore".
Paolo mi ha regalato con questo suo annuncio la forza che mi sradica da ogni paura, angoscia, depressione e ansia per chi amo.
Vivo per il Signore e non ho paura della morte perché rimarrò sempre sua, gli appartengo e mi ama per sempre.
E questa certezza mi consola se penso a coloro che io amo: anche loro nelle mani del Padre, al sicuro in ogni fase della vita, che sia la più bella ma anche la più difficile da affrontare.
"Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con me" (Sal 22, 4).
Sapere di appartenere al Padre, come gli appartiene il Figlio alla sua destra, è una delle cose più gioiose e felici della vita. Siamo suoi: è sapienza che rende beati!

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Sir 27,33- 28, 9
Commento del 13/09/2020

Salmo 103 (102),1-12
Commento del 29/04/2021

Seconda lettura di Rm 14,7-12
Commento del 07/11/2019

Vangelo di Mt 18,21-35
Commento del 22/03/2022

Commenti

  1. "Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore".
    La Bella Notizia: gli appartengo!
    Nella vita sono del Signore.
    Nella morte sono del Signore.
    "Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore".
    La vita è ancora più preziosa.
    La morte è ancora più preziosa.
    Il Signore è il mio Signore.
    "Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore".

    RispondiElimina
  2. Nessuno di noi vive o muore per se stesso!

    Tutto questo nel NOME SUO ,amando i fratelli.
    Solo questo rigo stamattina
    Ma è UN GRANDE IMPEGNO,da desiderare dal di dentro per realizzarlo;
    esercitarsi nell'amore vicendevole.......

    RispondiElimina

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