Prima lettura del 6 aprile 2021

Riceverete il dono dello Spirito Santo
At 2, 36-41

"[Nel giorno di Pentecoste,] Pietro diceva ai Giudei: «Sappia dunque con certezza tutta la casa di Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso».
All’udire queste cose si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Che cosa dobbiamo fare, fratelli?». E Pietro disse loro: «Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e riceverete il dono dello Spirito Santo. Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro». Con molte altre parole rendeva testimonianza e li esortava: «Salvatevi da questa generazione perversa!».
Allora coloro che accolsero la sua parola furono battezzati e quel giorno furono aggiunte circa tremila persone".


Il libro degli Atti non è un idilliaco e apologetico racconto delle prime comunità cristiane.
Al contrario, l'opposizione alla Chiesa nascente viene raccontata onestamente, senza nascondere le titubanze e le difficoltà dei testimoni di fronte all'avversione giudaica. Davanti alla persecuzione che dal Maestro adesso passa sui discepoli, cresce, però, in modo esponenziale, il coraggio dei testimoni e la propagazione della fede sotto l'azione dello Spirito.
Tutto il libro non è altro che la proclamazione degli Atti dello Spirito!

"Pietro diceva ai Giudei: «Sappia dunque con certezza tutta la casa di Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso»".
Il giorno di Pentecoste finalmente Pietro riesce a gridare al mondo la sua fede nel risorto.
Il giudizio su Gesù da parte dei capi dei giudei è stato ribaltato dal giudizio di Dio: loro lo hanno ucciso ma il Signore lo ha risuscitato, facendolo riconoscere come l'Unto, il Messia e il Signore su tutti e tutto.

"All’udire queste cose si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Che cosa dobbiamo fare, fratelli?»"
L'annuncio di Pietro è il vibrafono dello Spirito che penetra nei cuori degli ascoltatori. La Parola ascoltata trafigge i cuori; rende consapevoli i giudei di essersi messi contro la volontà di Dio.
Papa Francesco dice: "La grazia della vergogna è quella che sperimentiamo quando confessiamo a Dio il nostro peccato".
E' la grazia che rende coscienti i giudei del macigno che gravava sul loro cuore.
Si può essere assaliti dall'angoscia mortale quando il nostro peccato ci è davanti! Ma l'azione dello Spirito spinge a fare le domande vitali per cercare una soluzione, aiutati da coloro che prima erano visti come nemici, ma si rivelano come fratelli.
Che fare ora? Come rimediare? Come rientrare nella volontà del Signore che si è manifestata nella risurrezione di Gesù che era stato considerato un eretico?

"E Pietro disse loro: «Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e riceverete il dono dello Spirito Santo»".
Pietro mostra la via, perché dal cuore trafitto lui ci era passato.
Conversione e battesimo fanno immergere nella vita e nella morte del Cristo risorto, sono la chiave per ritornare ad essere figli e a partecipare della sua stessa eredità eterna.

"Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro»".
Discendenza di Abramo e portatori della sua benedizione: questa grazia non viene sconfitta neanche dal rifiuto del Messia!
Gli ebrei hanno ricevuto per primi la promessa indelebile di essere popolo di Dio. Da loro la benedizione si è spalmata su tutte le generazioni della terra. Loro i primogeniti della promessa, tutte le altre nazioni i figli chiamati a parteciparvi.

"Con molte altre parole rendeva testimonianza e li esortava: «Salvatevi da questa generazione perversa!»".
L'immagine che fa da sfondo a queste parole è quella di Noè, pronto a rispondere all'appello del Signore e a salvare poche persone dal mondo accecato dal male.
L'annuncio della vittoria pasquale di Gesù è la nuova arca di salvezza che trae dai flutti di morte e su cui Pietro invita i presenti a "salire".

"Allora coloro che accolsero la sua parola furono battezzati e quel giorno furono aggiunte circa tremila persone".
Comincia così la crescita della piccola comunità dei discepoli, che diventa in quel giorno numerosissima a Gerusalemme! La pentecoste si rivela una sorgente d'amore e di coraggio per i dodici e per una moltitudine di fratelli.
I testimoni del risorto annunciano quello che loro stessi avevano ricevuto: il perdono e la misericordia.

Si realizza a Pentecoste la profezia di Gesù sull'invio dello Spirito, l'altro Paraclito, che avrebbe convinto il mondo di peccato, e quindi bisognoso della giustizia e del giudizio del Padre (cfr. Gv 16, 8).
Lo Spirito del Risorto distrugge le tenebre, stana i cuori rintanati dalla paura con la certezza della misericordia e della grazia che non viene mai meno.
E' questo l'annuncio di cui l'umanità dopo 2000 anni ha ancora fame e la Chiesa, in una continua Pentecoste, ha il compito di proclamarlo a tutto il mondo.

Commenti

  1. "Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani". Parole di grande consolazione queste di Pietro. La promessa, fatta ad Abramo e rinnovata in modo definitivo nella Pasqua di Gesù, è per noi. Non c'è più nessun lontano irraggiungibile. Non c'è nessuno escluso dalla promessa. Per noi, per me, è la promessa di vita piena, di vita definitiva, di vita di figlio senza ombre.
    "Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani".
    Alleluia! Il fiume di compassione che sgorga dal cuore di Dio, oggi raggiunge e feconda la mia vita.

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  2. «Che cosa dobbiamo fare, fratelli?»"

    Sempre c'è questa domanda di fronte ad una scelta.Cosa fare?

    L'istinto ti trascina verso la più appetibile, il raziocinio verso quella più conveniente;lo Spirito verso quello che è sicuramente inaspettato:perdere per amore!
    Questo devo fare,amare!

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