Salmo del 20 aprile 2021

Ma io confido in te
Sal 31 (30),10-17

"10 Abbi pietà di me, Signore, sono nell'affanno;
per il pianto si consumano i miei occhi,
la mia gola e le mie viscere.

11 Si logora nel dolore la mia vita,
i miei anni passano nel gemito;
inaridisce per la pena il mio vigore
e si consumano le mie ossa.

12 Sono il rifiuto dei miei nemici
e persino dei miei vicini,
il terrore dei miei conoscenti;
chi mi vede per strada mi sfugge.

13 Sono come un morto, lontano dal cuore;
sono come un coccio da gettare.

14 Ascolto la calunnia di molti: «Terrore all'intorno!»,
quando insieme contro di me congiurano,
tramano per togliermi la vita.

15 Ma io confido in te, Signore;
dico: «Tu sei il mio Dio,

16 i miei giorni sono nelle tue mani».
Liberami dalla mano dei miei nemici
e dai miei persecutori:

17 sul tuo servo fa' splendere il tuo volto,
salvami per la tua misericordia."


Continuiamo la meditazione della preghiera del credente, che, nella prova, fa uscire tutta la sua angoscia verso l'unico che possa ascoltarlo.
Pure nella fatica del momento, non smette di guardare alla roccia della sua salvezza: il Signore è fedele, ascolta attento il grido di questo pover'uomo e accoglie nelle sue mani tutte le angosce.

"Abbi pietà di me, Signore, sono nell'affanno;
per il pianto si consumano i miei occhi,
la mia gola e le mie viscere".

Affanno, pianto, grida: la situazione è di grande sofferenza, si consumano le forze, sembra spegnersi ogni lotta. Con gli ultimi sospiri però il salmista si rivolge al Signore in una fervente preghiera.

"Si logora nel dolore la mia vita,
i miei anni passano nel gemito;
inaridisce per la pena il mio vigore
e si consumano le mie ossa".

Non è la prova di un solo momento. Anni di dolore stanno stremando le forze di questo uomo dedito all'ascolto. Sta invecchiando nella sofferenza e nello svuotamento di ogni sua possibilità. La fede è seriamente provata ma proprio in questi momenti si rivela come una forza inaspettata.

"Sono il rifiuto dei miei nemici
e persino dei miei vicini,
il terrore dei miei conoscenti;
chi mi vede per strada mi sfugge".

Nel corso degli anni quest'uomo ha sperimentato lo sguardo di disprezzo di amici e nemici. Tanti anni di diffidenza portano ad una grande solitudine.
Nell'antichità un malato o un sofferente erano considerati rigettati da Dio, maledetti, condannati per peccati che forse anche loro ignoravano!

"Sono come un morto, lontano dal cuore;
sono come un coccio da gettare".

Come un morto o come un vecchio rottame, così si sente nel profondo della sua sofferta solitudine il salmista.
Oltre ad essere solo, un senso di fallimento completa la descrizione di ciò che prova nelle tenebre dei suoi giorni; tutto gli è franato intorno e sente andare in rovina il suo spirito.

"Ascolto la calunnia di molti: «Terrore all'intorno!»,
quando insieme contro di me congiurano,
tramano per togliermi la vita".

Il disprezzo dei nemici cresce sempre di più, fino a diventare desiderio di sbarazzarsi di lui. Aumenta il senso di minaccia per la propria vita.
Il quadro che se ne delinea è veramente di solitudine sociale, pericolo di essere annientato, abbandono da parte di tutti.
Diremmo che è spacciato e, leggendo cosa prova quest'uomo, ci carichiamo anche noi di sofferenza e compassione.

"Ma io confido in te, Signore;
dico: «Tu sei il mio Dio,
i miei giorni sono nelle tue mani»".

Non lo avremmo detto, ma nel salmista provato in tutto rimane accesa una fiammella, quella della fede nel suo liberatore. La vita può essere misera e senza pace, ma è sicuramente nelle mani del Signore.
"Solo in Dio riposa l'anima mia, da lui la mia speranza" (Sal 61, 6) recitiamo con un altro Salmo che ci porta ad affidare tutto al Signore.
Finalmente su tanta sofferenza risplende la luce che solo la fede intravede.

"Liberami dalla mano dei miei nemici
e dai miei persecutori:
sul tuo servo fa' splendere il tuo volto,
salvami per la tua misericordia."

Non è stato vano pregare anche se nell'angoscia più profonda.
Gesù esortava sulla "necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai" (Lc 18,1), perché la preghiera stessa accompagna fuori dal tunnel che si pensava infinito.
La richiesta è fondata, il slamista sa a chi si affida: il volto di Dio splende e illumina come un sole coloro che lo guardano. E' lo splendore della pace, dell'amore fedele per sempre; coloro che lo desiderano, lo trovano.

Penso che la profonda sofferenza del Cristo, tradito da coloro che amava, condannato dal popolo in cui era sceso per rivelare l'Amore, sia rispecchiata in questo Salmo scritto centinaia di anni prima.
E' un Salmo con cui possono pregare tutti; Gesù ha abbracciato "la nostra condizione umana" che ha un minimo comun denominatore da cui nessuno è escluso: la sofferenza, la solitudine e la morte.
Con fiducia impariamo a riporre nelle mani di chi ci ama le nostre preoccupazioni quando sono troppo pesanti da portare.
Il Liberatore, il Misericordioso, ci condurrà fuori da ogni notte facendo splendere il suo volto su di noi.

Commenti

  1. Ma io confido in te, Signore;
    dico: «Tu sei il mio Dio,
    i miei giorni sono nelle tue mani»".

    Nelle mani di chi,altrimenti?
    TU che sei UNICO;IRRIPETIBILE;A SENSO UNICO;BENEVOLO;RICONCILIANTE,MISERICORDIOSO,ACCHIAPPA SCHIAFFI per me!!!!
    Meno male che sono nelle TUE
    mani
    Grazie Signore!

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  2. "I miei giorni sono nelle tue mani". Pace profonda nella certezza di questa Parola. Le tue mani il posto sicuro in cui mettere la mia vita, preziosa ai tuoi occhi. Ogni mio giorno è nelle tue mani. Tutti i miei giorni sono nelle tue mani. I giorni che benedico e i giorni in cui non ne ho la forza per farlo.
    " I miei giorni sono nelle tue mani", lo ripeto per la mia gioia. I miei giorni, faticosi e belli, di speranza e di delusione, di amore ricevuto e donato, di successi e fallimenti, di gioia e di dolore, di allegria e di depressione, tutti i miei giorni sono nelle tue mani. Tutti i miei giorni affido alle tue mani. Tienimi stretto a te mio Signore.

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  3. "..I miei giorni sono nelle tue mani .."
    Nelle Tue mani Padre,mi sento al sicuro, tranquilla:
    da Te vita e
    resurrezione.

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  4. io confido in te, Signore;
    dico: «Tu sei il mio Dio,

    16 i miei giorni sono nelle tue mani».
    Liberami dalla mano dei miei nemici
    e dai miei persecutori:

    17 sul tuo servo fa' splendere il tuo volto,
    salvami per la tua misericordia."

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