Salmo di domenica 18 aprile 2021

Fiducioso mi fai riposare.
Sal 4

"1 Al maestro del coro. Per strumenti a corda. Salmo. Di Davide.

2 Quando t'invoco, rispondimi, Dio della mia giustizia!
Nell'angoscia mi hai dato sollievo;
pietà di me, ascolta la mia preghiera.

3 Fino a quando, voi uomini, calpesterete il mio onore,
amerete cose vane e cercherete la menzogna?

4 Sappiatelo: il Signore fa prodigi per il suo fedele;
il Signore mi ascolta quando lo invoco.

5 Tremate e più non peccate,
nel silenzio, sul vostro letto, esaminate il vostro cuore.

6 Offrite sacrifici legittimi
e confidate nel Signore.

7 Molti dicono: «Chi ci farà vedere il bene,
se da noi, Signore, è fuggita la luce del tuo volto?».

8 Hai messo più gioia nel mio cuore
di quanta ne diano a loro grano e vino in abbondanza.

9 In pace mi corico e subito mi addormento,
perché tu solo, Signore, fiducioso mi fai riposare."


Invocazione fiduciosa di un credente al suo Dio: è quello che ci testimonia nella notte della lotta questa intensa preghiera.
Letto in questa terza domenica di Pasqua, le parole rimandano alla fiducia, che supera ogni persecuzione, sulla bocca di Gesù.
"Tutto questo salmo si riferisce a Cristo”, afferma San Girolamo.

"Quando t'invoco, rispondimi, Dio della mia giustizia!
Nell'angoscia mi hai dato sollievo;
pietà di me, ascolta la mia preghiera".

La preghiera è sostenuta dalla certezza che il Signore, come ha fatto in passato, giustifica e consola chi si rivolge a lui. La preghiera stessa è esperienza di consolazione nei tempi di angoscia, il sentimento drammatico davanti alla morte.

"Fino a quando, voi uomini, calpesterete il mio onore,
amerete cose vane e cercherete la menzogna?"

La fatica del momento fa chiedere al salmista che la fine della sofferenza profonda finisca presto. Quanto durerà l'arroganza dei nemici che sembrano avere la meglio? Le armi di coloro, che osteggiano in ogni modo l'innocente accusato ingiustamente, sono violenza e menzogna e l'amore per "cose vane", cioè dedicare la propria vita agli idoli.
Contro queste forze il salmista chiede aiuto al Signore che certamente ascolta il suo grido, distruggendo la falsità che non viene certo da Dio vero.

"Sappiatelo: il Signore fa prodigi per il suo fedele;
il Signore mi ascolta quando lo invoco".

Tutti devono sapere che il Signore fa cose meravigliose per i suoi fedeli; li ascolta, prende sul serio le loro invocazioni, interviene in difesa. L'orecchio è proteso ad intercettare ogni preghiera di aiuto, anche profonda e non espressa sulle labbra.

"Tremate e più non peccate,
nel silenzio, sul vostro letto, esaminate il vostro cuore.
Offrite sacrifici legittimi
e confidate nel Signore".

E' la preghiera che si alza nella notte, per il fedele che si accinge a ritrovare la forza del suo agire. Il giorno è stato un combattimento senza tregua, ma la fede fa riporre tutto nelle braccia del Signore.
Gli oppressori sono chiamati a convertirsi, a tremare consapevoli del proprio peccato, a riflettere sulla loro assurda condotta, nelle tenebre, con un profondo esame delle proprie opere e a rimettersi al mattino sulla via della fiducia nel Signore.

"Molti dicono: «Chi ci farà vedere il bene,
se da noi, Signore, è fuggita la luce del tuo volto?»"

Sono le domande brucianti di chi è perseguitato ingiustamente, di chi tentenna nella speranza, pensando che il Signore non sia più favorevole e abbia rivolto lo sguardo altrove.
Il volto di Dio è ciò a cui anela chi lo ama, chi non ha paura dell'essere sempre accompagnato dalla sua premurosa presenza. Se molti dubitano, chi ha fiducia non la perde anche camminando su sentieri oscuri (cfr. Sal 23,4).

"Hai messo più gioia nel mio cuore
di quanta ne diano a loro grano e vino in abbondanza".

Il salmista che ha sperato nel Signore si scopre rivestito di una grande gioia, che sovrabbonda anche quella della festa del raccolto. Non è rimasto deluso per essersi fidato e ora il suo cuore è in festa, ricolmato di ogni benedizione e della gioia che è stabile e dono per sempre.

"In pace mi corico e subito mi addormento,
perché tu solo, Signore, fiducioso mi fai riposare."

Ci viene in mente Gesù, addormentato sulla barca che solca il lago di Tiberiade, mentre i discepoli si disperano per la tempesta che sembra inghiottirli. "Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva" (Mc 4, 38).

Ho recitato migliaia di notti questa preghiera nella compieta. Se le prime parole davano voce all'angoscia che covava ma faticava ad essere espressa, le ultime parole arrivavano sempre alla fine come un balsamo, un vero esorcismo alla paura e allo sconforto.
E' vero: affidarsi al Padre è il modo sicuro per dormire sereni, nonostante tutto.

Tutta la vita di Gesù è stata sballottata dai venti avversi, dalla riprovazione di coloro che avrebbero dovuto fare la volontà di Dio e invece servivano un idolo muto e vano.
Eppure ogni momento della sua vita era aggrappata alla roccia della salvezza. Anche la discesa nel sepolcro non è altro che il culmine del suo completo abbandono al Padre.
Come Gesù, ogni fedele si può addormentare sicuro: la vita non ha come ultima meta una tomba e il risveglio nel giorno pieno è vicino.

Commenti

  1. "Hai messo più gioia nel mio cuore
    di quanta ne diano a loro grano e vino in abbondanza".
    La gioia profonda nel mio cuore l'hai messa tu Signore. La gioia profonda è opera tua. Una gioia che nessuno può rubare e niente può turbare. Il mio cuore danza al tuo ricordo e al risuonare della tua Parola. Memoria di te e ascolto: così coltivo la gioia. Gioia che non è paragonabile con nessun'altra. È l'impronta della tua presenza, è traccia tuo amore, è segno della tua benevolenza.

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  2. Il Signore mi ascolta quando lo invoco... Quante notti di buio pesto e sentieri faticosi ho attraversato chiedendomi se il Signore vede e sente le mie paure, le mie sofferenze e la continua tristezza nel cuore. Sono certa che il Signore mi ascolta, mi aggrappo a questa speranza con fiducia perché a lui interessa il mio bene, solo lui fa prodigi per i suoi fedeli, solo lui mette la vera gioia nel mio cuore, solo lui è la roccia forte e il sicuro rifugio dove io mi posso appoggiare per riposare quando sono stanca e non ho più forza.

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  3. Signore, a noi, che mettiamo nelle tue mani la cura della nostra difesa, concedi di superare tutte le avversità della vita e di godere le pacificanti gioie dello spirito, che soltanto da Te, fonte d’eterno gaudio, ci possono venire.

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  4. "In pace mi corico e subito mi addormento,
    perché tu solo, Signore, fiducioso mi fai riposare."

    Grazie Signore
    mai sarò sazio di questa affermazione così benevola,brezza che mi alita tutta la mia persona,mi inonda di una pace immensa e ne scaturisce la speranza di avere TE al mio fianco per il giorno successivo.
    SEMPRE!
    Grazie signore

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