Salmo del 12 marzo 2025

Se offro olocàusti, tu non li accetti
Sal 51 (50),18-19

"18 Tu non gradisci il sacrificio;
se offro olocàusti, tu non li accetti.

19 Uno spirito contrito è sacrificio a Dio;
un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi".


Pentimento, conversione, cuore nuovo, non sono semplici espressioni poetiche, hanno dietro una vita che passa dalla porta stretta e dolorosa, dalla sofferenza del peccato, per uscire dalle costrizioni e approdare alla pace data dalla riconciliazione.
Il Salmo 51 ha tutti i termini che ci servono per descrivere questo passaggio vitale.
È il canto di Davide, re e profeta, che sentendosi risollevato dal peso del peccato grazie alla misericordia di Dio, esprime in questa preghiera la fatica prima, la speranza poi e infine la gioia del ritrovarsi in dono un cuore nuovo, risollevato e curato perché libero dalle conseguenze del peccato.

"Tu non gradisci il sacrificio;
se offro olocàusti, tu non li accetti".

Un'esperienza spirituale profonda, che cammina sulle Parole evangeliche, ci fa scoprire che la libertà interiore non si compra e non si merita a forza di sacrifici e offerte, come era tipico credere nelle tradizioni antiche.
È la novità che Gesù Cristo ha inaugurato in un contesto religioso ebraico che insegnava tutt'altro.
Liberati dal giogo del merito che ci grava sulle spalle con sacrifici e offerte, la prima reazione è scoprirsi con le mani vuote, senza mezzi nostri, impossibilitati a ricambiare la benevolenza del Signore. Ma la leggerezza che il cuore acquista ad ogni passo di ascolto, porta ad una consapevolezza intima, personale e fa assaporare un centuplo di gioia e gratitudine già nell'oggi che mai ci saremmo aspettati.
Possiamo dirlo con certezza: il Padre non vuole cose, ma accoglie cuori di figli!

"Uno spirito contrito è sacrificio a Dio".
È una sofferenza utile quella che ci sveglia dalla nostra vita vissuta malamente, senza fiducia, senza futuro.
Lo spirito, la parte più profonda di me, si sente addolorato per la situazione in cui da peccatore mi trovo.
È un campanello d'allarme che sale da dentro, che mi spinge a trovare una via d'uscita: serve nuova vita, nuova forza, nuova gioia. È un punto di svolta fondamentale e prezioso da vivere nella preghiera e nella speranza, rinvigoriti dal conforto della Parola.

"Un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi".
Quando ci presentiamo da peccatori, colmi di vergogna per le cicatrici e le ferite delle nostre scelte contro la vita e contro l'amore, il Signore non butta sale sulle piaghe, non si comporta come certi castigatori di chiesa che non vedono l'ora per accanirsi su chi sbaglia e l'ammette.
Lui non disprezza mai nessuno, non ci caccia via, non si scandalizza, non alza la voce, non rifiuta il nostro cuore che giudichiamo sbagliato e insalvabile.
E' una scoperta meravigliosa sulla via della riconciliazione. Il Signore è pastore, medico, nutrimento, e guida. In lui ricomincia ogni volta la nostra avventura e ci lasciamo alle spalle il peccato, la durezza del giudizio, l'arroganza dell'egoismo.
Nel suo nome possiamo incamminarci sereni sulla via che il suo Spirito ci mostra.

Colpisce profondamente la Scrittura, ci sorprende ogni volta la schiettezza con cui demolisce pezzo per pezzo le nostre pretese di autosalvarci.
"Se offro olocàusti, tu non li accetti": fare di tutto per farsi accettare è prostituirsi a chi ha potere in quel momento sulla nostra vita. Il Signore rifiuta di entrare in questa logica, non accetta di lasciarci nella prostrazione, non gli serve avere davanti un succube, uno schiavo che fa di tutto per paura.
Ci rialza, ci fa sedere accanto a lui, ci riveste della veste del primogenito, quella del Figlio suo.
Il Padre non si aspetta sacrifici come un dio pagano, aspetta me, accoglie me!

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Gio 3,1-10
Commento del 09/03/2022

Salmo 51 (50),3-4
Commento del 21/02/2024

Vangelo di Lc 11,29-32
Commento del 01/03/2023

Commenti

  1. "Un cuore contrito
    e affranto tu, o Dio,
    non disprezzi".
    Non è divino il disprezzo.
    Non appartiene al mio.
    Compassione
    e misericordia
    sono del Signore.
    Guarda al cuore da padre.
    Accoglie un cuore da madre.
    "Un cuore contrito
    e affranto tu, o Dio,
    non disprezzi".

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  2. Lode e gloria a te mio Signore per la tua misericordia 🙏🙏

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