Prima lettura del 2 agosto 2025

Nessuno di voi opprima

Lv 25,1.8-17


"Il Signore parlò a Mosè sul monte Sinai e disse:

«Conterai sette settimane di anni, cioè sette volte sette anni; queste sette settimane di anni faranno periodo di quarantanove anni. Al decimo giorno del settimo mese, farai echeggiare il suono del corno; nel giorno dell’espiazione farete echeggiare il corno per tutta la terra. Dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nella terra per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo; ognuno di voi tornerà nella sua proprietà e nella sua famiglia.

Il cinquantesimo anno sarà per voi un giubileo; non farete né semina né mietitura di quanto i campi produrranno da sé, né farete la vendemmia delle vigne non potate. Poiché è un giubileo: esso sarà per voi santo; potrete però mangiare il prodotto che daranno i campi.

In quest’anno del giubileo ciascuno tornerà nella sua proprietà. Quando vendete qualcosa al vostro prossimo o quando acquistate qualcosa dal vostro prossimo, nessuno faccia torto al fratello. Regolerai l’acquisto che farai dal tuo prossimo in base al numero degli anni trascorsi dopo l’ultimo giubileo: egli venderà a te in base agli anni di raccolto. Quanti più anni resteranno, tanto più aumenterai il prezzo; quanto minore sarà il tempo, tanto più ribasserai il prezzo, perché egli ti vende la somma dei raccolti.

Nessuno di voi opprima il suo prossimo; temi il tuo Dio, poiché io sono il Signore, vostro Dio»".


Nella Scrittura il periodo giubilare è la rivelazione del valore che Dio dà ai beni da commercializzare, compresi i terreni. 
La terra è di Dio: questa affermazione fa cadere tutte le rivendicazioni di chi si sente padrone di un bene universale, creato per tutti, dono di vita per ogni popolo e nazione.
Sembra che ai tempi dell'Israele biblico il giubileo non sia mai stato attuato del tutto, che per varie ragioni storiche non si possa registrare un anno in cui il popolo si sia fermato per un lungo ringraziamento al Signore di 365 giorni.
I mezzucci farisaici di cui tutti siamo esperti evadono i precetti che non piacciono, ma penso che nessuna rivoluzione politica o culturale abbia mai pensato una tale equità sociale e di ripartizione delle proprietà come questo brano del Levitico.

"Regolerai l’acquisto che farai dal tuo prossimo in base al numero degli anni trascorsi dopo l’ultimo giubileo: egli venderà a te in base agli anni di raccolto".
Quanto vale un terreno? Si calcola in base agli anni di raccolto che lo separano dal giubileo, cioè vale tutto il frutto che darà prima di tornare al proprietario iniziale.

Apro la bocca con stupore davanti ad una legislazione guidata da una simile saggezza!

Ciò che si può vendere è la previsione di un lavoro umano che porta benessere, non la terra che è di Dio e quindi di tutti!
Nei tempi antichi chi era debitore di grosse somme non perdeva solo i suoi beni, ma la sua stessa vita che finiva schiava del creditore.  La regola giubilare ristabiliva l'equità, ridava dignità alle persone, limitava lo strapotere dei latifondisti.

"Quanti più anni resteranno, tanto più aumenterai il prezzo; quanto minore sarà il tempo, tanto più ribasserai il prezzo, perché egli ti vende la somma dei raccolti".

La vendita dipende dal numero di anni che mancano fino a liberare da ogni vincolo la terra.

Penso alle guerre che si fanno per una striscia di terra, penso alle occupazioni forzate e armate che orrendamente distruggono popoli e mietono vittime senza nessuno scrupolo. Dov'è andata a finire la saggezza antica?

In nome di un diritto su un luogo si distruggono i diritti dei deboli che in quel luogo risiedevano da millenni!

È un delitto orrendo perseguire i propri interessi scacciando gli indigeni di una terra, togliere le dimore, impedire la sopravvivenza di popolazione intere.
Questo sta succedendo a Gaza e in tutta la Palestina. Non è volontà di Dio, non è umano!

"Nessuno di voi opprima il suo prossimo; temi il tuo Dio, poiché io sono il Signore, vostro Dio".
Ecco la conclusione di questa grande catechesi vissuta in una memoria liturgica. È il senso più alto del giubileo, spesso ridotto a qualche preghiera "speciale" o alla visita in qualche chiesa.
È la proclamazione della necessità di una liberazione permanente e la testimonianza che "del Signore è la terra e quanto contiene: il mondo, con i suoi abitanti" (Sal 24,1).
In questo anno giubilare stiamo assistendo all'esatto contrario della volontà del Signore proprio nella terra in cui il Figlio si è fatto uomo. È un delitto atroce, un genocidio che grida vendetta al Padre. 
"Nessuno di voi opprima il suo prossimo" è l'imperativo dato al popolo ebraico e non solo prima di Cristo, ma per sempre! Ed è imperativo vincolante per tutta l'umanità, specialmente per chi dice di avere un Dio unico e Santo come le grandi religioni mondiali. Questo è il primo passo per celebrare il Giubileo!
Preghiamo che finisca al più presto la carneficina di inermi, che i bambini martoriati da ogni guerra possano vedere un futuro nella loro terra.
È illuminante e consolante meditare la Parola, scoprire quale sia la volontà del Signore per tutti i popoli, fino ai confini bombardati e rasi al suolo di tutto il globo terrestre. Che si compia presto la sua salvezza!

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:


Prima lettura di Lv 25,1.8-17

Commento del 05/08/2023


Salmo 67 (66),1-3

Commento del 01/01/2024


Vangelo di Mt 14,1-12

Commento del 03/08/2024

Commenti

  1. "Nessuno di voi opprima il suo prossimo"
    SI
    C'é una disobbedienza biblica oggi.
    Perchè?
    Per il cuore indurito,vero;ma perchè ,a mio modesto parere,NON C'è più dedizione piena,qualità nel rapportarsi all'ALTRO.
    Ognuno coltiva il proprio orticello.
    Ma alla base c'è purtroppo,la LONTANANZA,forse il rinnegamento (lo spiega la condotta operata);dalla PAROLA.
    Chi la studia,la coltiva,la vive?

    RispondiElimina
  2. "Nessuno di voi opprima
    il suo prossimo".
    Difficile da capire?
    Problemi di interpretazione?
    Questa Parola va dritta
    al mio cuore,
    illumina la mia mente,
    mi mostra l'unica via.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Perché un blog con questo titolo?!

Prima lettura del 31 ottobre 2019

Salmo 23 per il mio papà

Vangelo del 12 gennaio 2019

Vangelo dei domenica 13 gennaio 2019