Salmo del 14 agosto 2025

Non respingere il volto

Sal 132 (131),9-10


"9 I tuoi sacerdoti si rivestano di giustizia

ed esultino i tuoi fedeli.


10 Per amore di Davide, tuo servo,

non respingere il volto del tuo consacrato".


Il Salmo 132 è memoriale della promessa fatta dal Signore a Davide, una promessa messianica che non investe solo il re, ma tutta la generazione che diventa regale, attingendo alla regalità di Dio stesso. 

L'occasione di questo canto di lode è data dal portare in processione l'arca dell'Alleanza che racchiude tutti i segni dell'accompagnamento di Dio nel deserto.

Il popolo rinnova la sua fiducia nel Dio fedele: è questo il significato anche del Tempio e di Gerusalemme, città santa. Non sono fini a sé stessi ma testimoniano la consacrazione del popolo al Signore e la sua presenza fedele che non verrà mai meno. Questo è il punto di partenza di una preghiera di ringraziamento e di lode.


"I tuoi sacerdoti si rivestano di giustizia

ed esultino i tuoi fedeli".

Le vesti sacerdotali di ogni epoca hanno tutte un preciso significato nei decori, nei colori, nella scelta dei tessuti. Il salmista sceglie il significato più bello, che li comprende tutti: la giustizia, cioè l'opera di Dio che giustifica i peccatori, che salva chi la salvezza l'ha persa. 

Ecco allora che la liturgia, in tutta la cura che viene messa nella preparazione, nelle suppellettili, nei paramenti sacri, diventa segno di una giustizia più grande, quella che giustifica dal peccato, che libera dalla colpa, che riveste l'umano, fragile e peccatore, della dignità stessa di Dio.

Possiamo esultare di gioia per tanta grazia!


"Per amore di Davide, tuo servo,

non respingere il volto del tuo consacrato".

La fedeltà che Dio dimostra verso Davide e alla sua discendenza è di incoraggiamento e conforto per chi prega. 

Davanti al Signore e alla sua santità, tutti meriteremmo di essere respinti per quello che facciamo e diciamo. Anche il salmista lo sa, ma è convinto che per amore di Davide e per la fedeltà alle promesse, non solo non veniamo rigettati, ma siamo unti e consacrati al Signore!
Non è la mia fedeltà (sempre in crisi) a salvarmi. Nella preghiera grata e nella lode scopro che Dio è fedele e non mi abbandona, egli è la mia speranza di salvezza. 
Davide peccatore e credente è testimone di questa relazione inaffondabile per aver scoperto che Dio si mischia con la sua carne, con la sua storia, con i figli che verranno.
Tra il mio cuore peccatore e la santità c'è un baratro: l'amore fedele del Signore è il ponte che rende possibile la salvezza. 

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:


Prima lettura di 1Cr 15,3-4.15-16; 16,1-2 

Commento del 15/08/2023


Salmo 132 (131),6-8 

Commento del 07/02/2022


Vangelo di Lc 11,27-28 

Commento del 08/10/2022


Commenti

  1. "Non respingere il volto
    del tuo consacrato".
    Tu Signore
    sei un Dio
    attraente.
    Attiri tutti a te.
    In Gesù nessuno
    è stato respinto.

    RispondiElimina
  2. Esultano i TUOI fedeli
    Si
    Esultano tutti, nel TUO NOME.
    Tutti
    Aiuta chi non lo vive,non si smuove da "terra".
    Amen

    RispondiElimina

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