Salmo del 29 aprile 2021

Quanto è in me benedica
Sal 103 (102), 1- 12

"1 Di Davide.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.

2 Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.

3 Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,

4 salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia,

5 sazia di beni la tua vecchiaia,
si rinnova come aquila la tua giovinezza.

6 Il Signore compie cose giuste,
difende i diritti di tutti gli oppressi.

7 Ha fatto conoscere a Mosè le sue vie,
le sue opere ai figli d'Israele.

8 Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all'ira e grande nell'amore.

9 Non è in lite per sempre,
non rimane adirato in eterno.

10 Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe.

11 Perché quanto il cielo è alto sulla terra,
così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono;

12 quanto dista l'oriente dall'occidente,
così egli allontana da noi le nostre colpe".


Chi scopre l'amore di Dio lo deve condividere e trasmettere. Dono troppo grande per tenerlo nascosto, dolcezza che rende le giornate possibili da vivere nella gioia.
Noi come il salmista, consapevoli di essere fragili e peccatori, ci scopriamo continuamente perdonati e guarirti dalle tante ferite che sopportiamo con i fratelli.

"Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici".

L'invito a benedire il Signore è il senso prezioso di questo salmo perché è il senso profondo della vita.
Tutto ciò che è in noi, di positività, bellezza, armonia e dignità, si scopre proveniente da colui che ha il Nome al di sopra di ogni altro.
La profondità del nostro io trova, nel ricordo dei suoi benefici, un fruttuoso e appagante desiderio di lode.
Dall'esperienza personale sale l'invito a tutti, affinché si uniscano e amplifichino la lode.

"Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità".

Per quali opere lodare il Signore? Il salmo elenca le fondamentali, quelle vitali.
Egli riceve male dalla nostra vita complicata e spaventata, eppure ci mostra comprensione e ci perdona, guarisce le nostre paure, fascia e lenisce la nostra fragilità che ferisce a doppio taglio, noi e gli altri.
Il perdono non dimentica la sofferenza, ma riconosce nell'altro un'incapacità di amare che va sanata, una ferita profonda che impedisce di essere per l'altro, in comunione e armonia.
Questo fa il Signore: davanti al peccato colma ciò che manca, si prende cura di cuori lacerati, riversa amore dove non ce n'è.

"Salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia".

Altro impedimento che ci confonde e terrorizza è la paura della morte, che, anziché farcene allontanare, ci butta dentro più velocemente!
Benedetto il Signore che non ci lascia nella fossa, non ci abbandona tra le grinfie della morte e ci protegge con una siepe fatta di bontà e misericordia! Noi, sempre a rischio di inciampate e cadere, siamo tratti con forza, risollevati e riportati in vita.

"Sazia di beni la tua vecchiaia,
si rinnova come aquila la tua giovinezza".

La vecchiaia, altro orizzonte spaventoso, sembra coglierci in ogni stanchezza, in ogni impossibilità. L'integratore giusto che ridà vigore e vitalità alla nostra esistenza proviene dal Forte, da colui che rinnova l'entusiasmo della giovinezza.
Penso alle parole di Paolo: "Per questo non ci scoraggiamo, ma, se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore invece si rinnova di giorno in giorno" (2 Cor 4, 16).

"Il Signore compie cose giuste,
difende i diritti di tutti gli oppressi".

Solo il Signore fa veramente giustizia perché non ci condanna per le nostre evidenti mancanze e colpe.
Colpevoli eppure difesi, meritevoli di punizioni eppure assolti!
Un giudice strano questo Signore, ma è quello di cui abbiamo bisogno, perché siamo oppressi dal nostro stesso male, arroganti che spesso non vedono quanto distruggere gli altri è penalizzare sé stessi.

"Ha fatto conoscere a Mosè le sue vie,
le sue opere ai figli d'Israele".

La storia del popolo Israele è messa lì ad insegnarci che nel passato il Signore si è mostrato sempre come Padre. Prima di donare la Legge a Mosè, ha dato la sua presenza, il suo braccio teso per fronteggiare il male che schiacciava gli israeliti.
In quella storia l'umanità di tutti i tempi può attingere alla certezza di essere amata e condotta con opere di bene.

"Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all'ira e grande nell'amore".

L'ira è lenta, l'amore è grande. Queste due differenti velocità sono la nostra salvezza!
E' frenato il castigo, parte troppo tardi in confronto alla svelta misericordia. Non ce la fa ad arrivare in tempo, si perde per strada perché la grazia lo ha preceduto!
Solo l'amore rimane.
E' un'immagine che ho già visto e che mi fa sentire figlia. Mi ricorda la rabbia mista a spavento di mio padre quando ne combinavo una grossa.
Avrebbe voluto punirmi, ma la gioia di vedermi salva gli si leggeva negli occhi e io allora sapevo di non aver perduto il suo amore.

"Non è in lite per sempre,
non rimane adirato in eterno".

Questo versetto è una vera medicina per il nostro cuore di peccatori.
Il salmista scopre che per l'Eterno due cose sono limitate: tenere lo sguardo cupo su di noi e persistere nell'ira.
Non ci riesce proprio a rinfacciarci continuamente il nostro peccato perché ci conosce bene e ci tiene a fare il Padre più che il giudice o il giustiziere.

"Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe".

Meriteremmo la sua lontananza, il suo disprezzo, condanne rapportate alle nostre colpe.
Ma il Signore non è un ovvio giudice umano. Conosce solo una sentenza davanti ai nostri fallimenti: amore gratuito, grazia su grazia!

"Perché quanto il cielo è alto sulla terra,
così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono;
quanto dista l'oriente dall'occidente,
così egli allontana da noi le nostre colpe".

Ecco una meravigliosa immagine da custodire negli occhi e nel cuore.
Abbiamo un protettore dal nostro peccato perché egli sa, molto più di noi, quanto ci potrebbe distruggere.
Allontana le colpe, perché il loro peso non ci schiacci e non diventino un ostacolo tra noi e lui. Non ci condanna a portare ogni giorno il peso del nostro male, ma ci libera da tutto questo continuamente.

Il Signore lo abbiamo scoperto dalla lode di questo uomo riconoscente e colmo di gratitudine come colui che perdona, guarisce, salva, protegge, sazia, rinnova, giustifica, difende.
In una parola ama!
Questo salmo è buona notizia, il Vangelo nell'Antico Testamento! L'arrivo del Figlio mostrerà che, tutte queste parole "esagerate", sono vere e rivelate nella loro concretezza. La fedeltà al suo amore e al suo patto saranno evidenti nella grazia del Figlio, donato al mondo come castigo non inferto ma subìto, condanna su uno solo per salvare tutti gli altri.
Benedizione infinita al Signore, nostro medico e liberatore!

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Salmo 103 (102)
Commento del 01/07/2019

Commenti

  1. "Come è tenero un padre verso i figli,
    così il Signore è tenero".
    La tenerezza di Dio mi riempie di stupore. Faccio fatica a tenerla vicino alla onnipotenza. La tenerezza lo rende materno, vicino, legato, più "per me". Come un padre e come una madre Dio ha tenerezza per i suoi figli. Con questo occhi padri e madri guardano i figli che sbagliano, che non riescono, che vanno fuori strada, che finiscono in galera, che non hanno coraggio, che non sono riconoscenti. Con tenerezza il Signore guarda ogni uomo e ogni donna in questo mondo. Nessuna resistenza verso i figli, amati teneramente. Più guardo nella tenerezza di Dio più aumenta lo stupore, più mi sorprendo a pensare al Signore con tenerezza. Tenerezza chiama tenerezza.

    RispondiElimina
  2. "Non ci tratta secondo i nostri peccati
    e non ci ripaga secondo le nostre colpe".

    QUESTO E' VERAMENTE LIBERANTE
    Chi mi tratta bene così come sono?
    Grazie mio aiuto ,mio sostegno,mio tutto!

    RispondiElimina
  3. "Benedici il Signore anima mia,
    non dimenticare
    tutti i suoi benefici."

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Perché un blog con questo titolo?!

Vangelo del 12 gennaio 2019

Vangelo dei domenica 13 gennaio 2019

Salmo 23 per il mio papà

Prima lettura del 21 agosto 2019