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Vangelo del 31 dicembre 2024

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Era prima di me Gv 1,1-18 "In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l'hanno vinta. Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si...

Vangelo del 30 dicembre 2024

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Si mise anche lei a lodare Dio Lc 2,36-40 "[Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore.] C'era una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme. Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui". Il racconto di Luca che meditiamo oggi ci ricorda i nomi dei protagonisti, e sono nomi che "parlano": Anna vuol dire "grazia di Dio" , Fanuele significa "volto di Dio" , la tribù di As...

Vangelo di domenica 29 dicembre 2024

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Devo occuparmi delle cose del Padre mio Lc 2,41-52 "I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mi...

Salmo del 28 dicembre 2024

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Le acque ci avrebbero travolti Sal 124 (123),4-6 "4 Allora le acque ci avrebbero travolti, un torrente ci avrebbe sommersi; 5 allora ci avrebbero sommersi acque impetuose. 6 Sia benedetto il Signore, che non ci ha consegnati in preda ai loro denti". Dopo un grande pericolo, a cui si è scampati, lentamente meraviglia e gratitudine sostituiscono l'ansia e la paura. Il cuore ritorna al suo battito normale, ma la vita è totalmente diversa da prima. Un'esperienza di morte apre alla gratitudine, riconosce il Signore come Salvatore e si inizia a camminare con passo più consapevole verso una meta che si è fatta radiosa. Come un uccello in trappola o come un naufrago tra onde terribili, il salmista descrive la situazione di grande rischio risolta dal Signore. Dalla morte solo lui può liberarci! "Allora le acque ci avrebbero travolti, un torrente ci avrebbe sommersi; allora ci avrebbero sommersi acque impetuose". Acque tumultuose e torrenti impetuosi dicono bene la si...

Prima lettura del 27 dicembre 2024

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Noi lo annunciamo anche a voi 1Gv 1,1-4 "Figlioli miei, quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita - la vita infatti si manifestò, noi l'abbiamo veduta e di ciò diamo testimonianza e vi annunciamo la vita eterna, che era presso il Padre e che si manifestò a noi -, quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. E la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo. Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia piena". Giovanni inizia questa sua prima lettera colmo di meraviglia per il sorprendente annuncio di un amore fatto carne, vicino, prossimo e umano come noi. Il Verbo è entrato nella sua esperienza, non è un sentito dire o un'intuizione. Giovanni è testimone di prima mano e si sente! La sorpresa e l'emozione mi coglie sempre leggendo que...