Seconda lettura di domenica 22 dicembre 2024
Un corpo invece mi hai preparato
Eb 10,5-10
"Fratelli, entrando nel mondo, Cristo dice:
«Tu non hai voluto né sacrificio né offerta,
un corpo invece mi hai preparato.
Non hai gradito
né olocausti né sacrifici per il peccato.
Allora ho detto: "Ecco, io vengo
- poiché di me sta scritto nel rotolo del libro -
per fare, o Dio, la tua volontà"».
Dopo aver detto: «Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né offerte, né olocausti né sacrifici per il peccato», cose che vengono offerte secondo la Legge, soggiunge: «Ecco, io vengo per fare la tua volontà». Così egli abolisce il primo sacrificio per costituire quello nuovo. Mediante quella volontà siamo stati santificati per mezzo dell'offerta del corpo di Gesù Cristo, una volta per sempre".
Ripetere qualcosa che risulta inefficace è frustrante. È l'esperienza che ci capita di frequente nella vita. Il dono di Dio è differente: fatto una volta ed efficace per sempre!
Il brano della lettera agli Ebrei che meditiamo ci annuncia la bellezza e la forza del dono fedele del Signore.
Dopo i sacrifici offerti nel tempio e ripetuti ogni anno con la sensazione che non servano alla salvezza, si apre il tempo del Messia che compie ogni sacrificio nel suo corpo e soprattutto facendo tutto a nostro vantaggio.
"Fratelli, entrando nel mondo, Cristo dice".
È lo stesso Cristo a rivelare il suo mistero. La lettera agli Ebrei ce ne rende partecipi con la parola profetica che ci apre gli occhi sul significato profondo della vita e della morte del Messia.
Pur facendone parte da sempre, il Cristo entra nel mondo, si rivela e prende la carne di ogni uomo e donna. E' una volontà di unione sponsale che supera le nostre aspettative che non finirà mai di stupirtci e rallegrarci.
"Tu non hai voluto né sacrificio né offerta,
un corpo invece mi hai preparato".
Il culto antico che si svolgeva nel Tempio, aveva la sua espressione più forte nell'offerta sacrificale che aveva la funzione di riconciliare i fedeli con il loro Dio.
La profezia ci rivela che il Signore non ha interesse per le offerte materiali. Invece attira la nostra attenzione sul corpo del Cristo, unica offerta gradita, preparata da lui stesso, concretezza di chi dona tutto per chi ama.
"Non hai gradito
né olocausti né sacrifici per il peccato".
Penso che su questo versetto non ci siano dubbi. Allora come è possibile che ancora oggi c'è chi esalta i nostri sacrifici mostrandoli come voluti dal Signore, cioé "indispensabili" per la salvezza? Sono discorsi che hanno una parvenza di sapienza, ma, come afferma Paolo, rendono vana la croce di Cristo! (cfr. 1Cor1,17)
"Fratelli, entrando nel mondo, Cristo dice".
È lo stesso Cristo a rivelare il suo mistero. La lettera agli Ebrei ce ne rende partecipi con la parola profetica che ci apre gli occhi sul significato profondo della vita e della morte del Messia.
Pur facendone parte da sempre, il Cristo entra nel mondo, si rivela e prende la carne di ogni uomo e donna. E' una volontà di unione sponsale che supera le nostre aspettative che non finirà mai di stupirtci e rallegrarci.
"Tu non hai voluto né sacrificio né offerta,
un corpo invece mi hai preparato".
Il culto antico che si svolgeva nel Tempio, aveva la sua espressione più forte nell'offerta sacrificale che aveva la funzione di riconciliare i fedeli con il loro Dio.
La profezia ci rivela che il Signore non ha interesse per le offerte materiali. Invece attira la nostra attenzione sul corpo del Cristo, unica offerta gradita, preparata da lui stesso, concretezza di chi dona tutto per chi ama.
"Non hai gradito
né olocausti né sacrifici per il peccato".
Penso che su questo versetto non ci siano dubbi. Allora come è possibile che ancora oggi c'è chi esalta i nostri sacrifici mostrandoli come voluti dal Signore, cioé "indispensabili" per la salvezza? Sono discorsi che hanno una parvenza di sapienza, ma, come afferma Paolo, rendono vana la croce di Cristo! (cfr. 1Cor1,17)
Il nostro testo dice chiaramente che il Signore non gradisce sacrifici e olocausti. È un'affermazione importante, direi una svolta nel modo di intendere la religione e una strada chiara nell'esperienza di fede.
La nostra non sarà mai un'auto-salvezza, frutto delle nostre capacità religiose o dei sacrifici grandi e piccoli che possiamo offrire.
La salvezza è un'esperienza di grazia, è dono gratuito opera della mani del Signore.
Salvati gratuitamente, siamo liberati dall'incombenza di culti misterici e incomprensibili, che gravano come gioghi opprimenti sulle nostre vite.
La salvezza è un'esperienza di grazia, è dono gratuito opera della mani del Signore.
Salvati gratuitamente, siamo liberati dall'incombenza di culti misterici e incomprensibili, che gravano come gioghi opprimenti sulle nostre vite.
Possiamo goderci il Signore nella sua immensa misericordia, gioire per il suo entrare nel mondo da bambino che ha bisogno di noi e delle nostre carezze ed esultare perché il nostro peccato è annullato dalla grazia del Signore.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Mic 5,1-4
Commento del 08/09/2023
Salmo 80 (79),18-19
Commento del 14/12/2024
Seconda lettura di Eb 10,1-10
Commento del 24/01/2023
Vangelo di Lc 1,39-45
Commento del 21/12/2023
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Mic 5,1-4
Commento del 08/09/2023
Salmo 80 (79),18-19
Commento del 14/12/2024
Seconda lettura di Eb 10,1-10
Commento del 24/01/2023
Vangelo di Lc 1,39-45
Commento del 21/12/2023
RispondiElimina"Non hai gradito
né olocausti né sacrifici
per il peccato".
Non cose in dono.
Una vita in dono:
quella del Figlio.
Offerta gradita
al Padre e anoi.
Offerta efficace,
fonte di riconciliazione,
vera, definitiva.
"Non hai gradito
né olocausti né sacrifici
per il peccato".
Non hai gradito
RispondiEliminaSudore,ansia,preoccupazione
Litigi,alterchi,sopraffazione
E tante lotte intestine..............
TU
regali!
Punto,il resto è solo spreco di energie.
Fammi stare sempre,alla scuola TUA,quella del dono!
Amen