Prima lettura del 27 dicembre 2024

Noi lo annunciamo anche a voi
1Gv 1,1-4

"Figlioli miei, quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita - la vita infatti si manifestò, noi l'abbiamo veduta e di ciò diamo testimonianza e vi annunciamo la vita eterna, che era presso il Padre e che si manifestò a noi -, quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. E la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo. Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia piena".


Giovanni inizia questa sua prima lettera colmo di meraviglia per il sorprendente annuncio di un amore fatto carne, vicino, prossimo e umano come noi. Il Verbo è entrato nella sua esperienza, non è un sentito dire o un'intuizione. Giovanni è testimone di prima mano e si sente!
La sorpresa e l'emozione mi coglie sempre leggendo questa lettera perché trasmette un'esperienza fisica, corporea, di colui che ha udito, veduto, toccato. È una vera esperienza umana eppure profondamente spirituale, che è fondamento della nostra fede.

"Vi annunciamo la vita eterna".
È bello leggere queste parole che ci hanno la freschezza del primo annuncio della resurrezione, evento forse ormai assodato per noi ma, se mi metto nei panni degli apostoli, credo che per loro sarà stato novità assoluta e sconvolgente!
Una cosa è certa: Gesù ha reso visibile nella sua carne e nelle sue parole la vita che supera quella che sperimentiamo quotidianamente, il nostro definitivo destino, che riceviamo in dono così, gratis, senza condizioni!
Annunciare la vita eterna è compito di una comunità credente e Giovanni se ne fa portavoce in prima persona.

"Che era presso il Padre e che si manifestò a noi".
La vita di Dio, quella inavvicinabile, impossibile da meritare, lontana da noi come la terra dal cielo, si è manifestata, rivelata, fatta presente.
I discepoli Pietro, Giacomo e Giovanni per la prima volta ne avevano avuto una visione sul monte Tabor e ne erano rimasti folgorati e intimoriti (cfr. Mt 17,1-2). Dopo la resurrezione, dopo averlo visto trafitto, esangue e deposto nel sepolcro, tutte le parole che gli aveva detto, che parlavano del suo legame con il Padre e della nuova vita che lo aspettava, diventano chiare e confortanti.
Questo ci annunciano: ciò che da sempre era presso il Padre ora è alla nostra portata, è donato alla nostra esistenza, è toccabile e vedibile.

"Quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi".
Tutti sensi sono coinvolti, anima e corpo, cuore e mente, tutto è orientato alla scoperta del mistero del Verbo fatto carne!
Da carne a carne, da cuore a cuore, da mani a mani: così avviene l'incontro col Signore! E' una metodologia che più umana non si può! La vita del Figlio si è fatta carne e da altre "carni", dai fratelli ci viene trasmessa!

"Perché anche voi siate in comunione con noi".
Non è un annuncio teorico quello di Giovanni o una semplice comunicazione di idee, di concetti.
L'apostolo contagia vita, trasmette comunione, fa sperimentare l'amore che lo ha avvinto e conquistato.
Tra chi annuncia e chi ascolta si crea una relazione vera, che permette al Vangelo di essere trasmesso ad ogni cuore umano, che fa tornare in vita perché rianima speranza, desiderio di vicinanza, possibilità di comunione e salvezza.
La Buona Novella che Giovanni ci ha lasciato è una grande grazia, è il dono della chiesa che continua a trasmettere e vivere d'amore.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di 1Gv 1,1-4
Commento del 27/12/2022

Salmo 97 (96),11-12
Commento del 27/12/2023

Vangelo di Gv 20,1-9
Commento del 17/04/2022


Commenti

  1. "Quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi".
    Questa è la più vicina testimonianza
    Hanno toccato con mano,la fonte della vita ,tutta.
    Grazie per questo annuncio basilare per il nostro cammino-

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  2. "Vi annunciamo la vita eterna".
    L' annuncio più atteso:
    la Vita,
    la Vita eterna,
    la vita divina.
    È il dono duraturo.
    È il dono luminoso
    che apre alla più alta
    speranza.
    Vita eterna,
    annunciata,
    promessa,
    donata.
    "Vi annunciamo la vita eterna".

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  3. Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia piena".La gioia dono ed esperienza vissuta non è possibile tenerla x sé stessi,quindi è condivisibile, non x ns volere ,ma è movimento dettato dallo Spirito.Eccezionale, tutto gratis, affinché nessuno uomo possa farsene vanto.

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