Salmo del 14 dicembre 2024
Facci rivivere
Sal 80 (79),18-19
sul figlio dell'uomo che per te hai reso forte.
19 Da te mai più ci allontaneremo,
facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome".
Il Salmo 80 si fa preghiera su un nodo difficile del nostro cuore: la chiusura al piano del Signore e la nostra risposta che ci getta in balia di noi stessi e dei nostri nemici.
Qui il salmista parla d'Israele come di una vigna abbandonata, in cui nessuno gode dei suoi grappoli. La speranza è la ricostituzione di un'identità filiale che solo il Signore nella sua misericordia può realizzare.
Egli non si arrende davanti alla durezza di cuore del popolo. Alla sua ribellione e durezza, risponde con la zappatura costante del contadino, alla sua malattia esistenziale provvede con la cura amorosa del pastore.
"Sia la tua mano sull'uomo della tua destra".
Il salmista è di fronte ad un tempo difficile nella relazione tra Dio e il suo popolo. Prega prima di tutto per il re, perché sia guida efficace sulla via di Dio.
Il re è posto simbolicamente alla destra di Dio, è il suo braccio operativo a favore dei fratelli che deve servire.
La mano del Signore lo guida al bene, lo fa capace di condurre il suo popolo secondo la volontà bene-dicente e bene-facente.
"Sul figlio dell'uomo che per te hai reso forte".
Il re è salvatore del suo popolo, scelto, allevato e preparato per affrontare il combattimento della fede.
Il Signore dà forza e rende capaci di affrontare ogni avversità, di superare le tentazioni che mettono a dura prova la fede.
"Da te mai più ci allontaneremo".
È la promessa dopo ogni caduta, è il proposito di chi sa di morire lontano dall'amore del Padre.
Il popolo riconosce che il suo Dio c'è sempre stato. E' Israele che si è allontanato, che vuole voltare pagina e trova il Signore sempre accanto, presente come amico fedele.
"Facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome".
Il Signore della resurrezione, della vita che non muore, è invocato nella sua potenza.
"Facci rivivere" è il grido dell'umanità che si vede già sepolta, è il desiderio di coloro che hanno toccato con mano fallimento, sofferenza e morte.
Si invoca una nuova possibilità, ancora vita per fare esperienza della bontà misericordiosa del Signore.
L'uomo rivive per glorificarne il Nome, per fare della vita una lode perenne al Salvatore.
Paolo afferma con certezza: “Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato” (Rm 10,13).
La morte, attraversata e vinta del Figlio, ha finito di essere il nostro unico orizzonte perché "se moriamo con lui, vivremo anche con lui" (2Tim 2,11).
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Sir 48,1-4. 9-11
Commento del 10/12/2022
Salmo 80 (79),15-20
Commento del 19/12/2021
Vangelo di Mt 17,10-13
Commento del 16/12/2023
"Sia la tua mano sull'uomo
RispondiEliminadella tua destra".
La tua mano Signore
da sicurezza e forza.
La tua mano
sostiene e guida.
La tua mano
accompagna e da forza.
"Sia la tua mano sull'uomo
della tua destra".
Ci fai bere lacrime in abbondanza
RispondiElimina(Nei versetti iniziali ...)
Coprimi all'ombra delle TUE ali,non quelle degli altri...
Sostieni chi in TE confida
Amen