Salmo del 3 dicembre 2024

Salvi la vita
Salmo 72 (71),12-13

"12 Perché egli libererà il misero che invoca
e il povero che non trova aiuto.

13 Abbia pietà del debole e del misero
e salvi la vita dei miseri".


Festa per il nuovo re! È questa l'aria che si respira nel Salmo 72, dove il re naturalmente è il Messia, glorioso per sempre.
Come per un governante saggio, per lui si chiedono doni di sapienza e discernimento per il buon governo, a vantaggio del popolo di Dio.
La pace che porta e la vittoria sui nemici non sono finalizzate solo a lui; benedizione, ricchezza e fama eterna si spandono sul popolo che a lui si rivolge nella preghiera e nella lode.

"Perché egli libererà il misero che invoca e il povero che non trova aiuto".
In questi giorni in cui le immagini della guerra in Europa e nel Medio Oriente riempiono i telegiornali, queste parole diventano l'unica consolazione del nostro cuore che si sente impotente davanti a tanto male.
La nostra speranza si esprime nell'invocazione per questi popoli martoriati che resistono circondati da macerie.
Una nazione di umili e poveri ha bisogno di un re-padre, che abbia cura dei figli, che sollevi gli ultimi e si impegni nella liberazione degli oppressi.
Nessuna invocazione deve andare perduta, nessuna richiesta sottovalutata.
In una società che non sa dare aiuto ai poveri se non ridurli in schiavitù lavorativa per la sopravvivenza, il Messia è l'unico barlume di speranza, il liberatore che scombina i piani dei potenti e libera dall'affrancamento economico e sociale.

"Abbia pietà del debole e del misero".
Caratteristica essenziale per riconoscere il re giusto che proviene dal Padre, è la carità, la pietà e la tenerezza.
Chi muove il cuore verso i più poveri e gli emarginati, salva dalla morte, risolleva gli insalvabili, ridona equità e giustizia a coloro che sono stati spogliati di tutto.
Il re Messia non si prepara a glorie di palazzo, ma cammina beneficando e condividendo la situazione di indigenza dei suoi figli.

"E salvi la vita dei miseri".
La preghiera dei Salmi precede di almeno 300 anni la venuta del Cristo. Anche se libro sapienziale, possiamo dire che sia anche uno scritto profetico.
In essi, nella preghiera e nella lode, ma anche nel conflitto e nell'angoscia che scorre senza blocchi morali, prende sempre più forma l'attesa di un Salvatore.
Il Re giusto per Israele è colui che salva, che combatte per chi non ha la forza di difendersi, che tira fuori da una fossa chi non ha più via d'uscita.
Lentamente lo sguardo si alza dalla miseria umana, all'evidenza che il Re Messia viene per la vita, per la completezza, per la salvezza.
Mettiamo nelle sue mani l'intera umanità lacerata dalle bombe e da meccanismi politici che non badano certo al bene comune, che non ha a cuore la salvezza dei bambini, che schiaccia la dignità di popoli che hanno diritto di vivere in una patria libera da macerie e dall'angoscia del domani.
Mettiamo nelle sue mani i nostri fratelli. Il Signore libera, ha pietà e salva tutti gli uomini e le donne di questo mondo.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Is 11,1-10
Commento del 05/12/2023

Salmo 72 (71),7- 8
Commento del 17/12/2022

Vangelo di Lc 10,21-24
Commento del 29/11/2022


Commenti

  1. "E salvi la vita dei miseri".
    Dio non dimentica i dimenticati.
    Dio non abbandona gli abbandonati.
    Dio salva gli insalvabili.
    È così il mio Dio.

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  2. Abbi pietà
    Di tutti
    Del martoriato,bistrattato,offeso,vilipeso
    Ma anche dei Caino............dona saggezza interpretativa quando agisce schiacciando l'ALTRO....
    fai prevalere il TE che è comunque in lui...
    Perdona le mie Cainate,,,,,,,
    Amen

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  3. Vieni Signore
    in Te la
    nostra speranza
    Cecilia

    RispondiElimina
  4. .
    Il Re giusto per Israele è colui che salva, che combatte per chi non ha la forza di difendersi, che tira fuori da una fossa chi non ha più via d'uscita.

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